Lapo Elkann sembra davvero fare sul serio. Di Joana Lemos, sua fidanzata presto moglie, non perde occasione per dirsi innamorato pazzo e di come la campionessa portoghese di rally gli abbia cambiato la vita. Soprattutto, e lo dichiara esplicitamente nell’ultima intervista al Corriere della Sera, quanto sia diversa da tutte le sue ex. La prima, e unica finora, che non sta per lui per visibilità o soldi. Per buona pace, e senza rancore di tutte le altre, da Martina Stella a Bianca Brandolini D’Adda, da Marie De Villepin all’attrice cinese Zhu Zhu e Moran Atias. Per tacere dei flirt.
Intervistato da Candida Morvillo, dice che il Lapo di prima aveva bisogno di riconoscimenti esterni. Oggi non gli interessa nessun riconoscimento, gli interessa ricostruire con l’esterno e per l’esterno: “Un tempo ero insicuro e la mia donna doveva piacere prima agli altri. Quasi, quasi non piaceva a me. Joana, invece, piace a me. È probabilmente la prima volta che non sono birichino, non guardo altrove e non ho più il complesso del seduttore. Con lei, voglio costruire. Se arrivassero dei figli sarei felice”
Con Joana ha creato anche un’associazione di beneficenza, fondata in Portogallo. Descrive così la sua compagna:
Ha vinto la Parigi-Dakar. Sa che vuole dire cavalcare le dune e quindi avere a che fare con una persona non facile: io non sono molle, non sono inattivo. Durante il lockdown, abbiamo fatto la campagna Never Give Up per la Croce Rossa, abbiamo portato gli igienizzanti a Locri, due ambulanze per i disabili in Sicilia, abbiamo distribuito le pizze a Napoli, i pasti a Milano, le mascherine negli ospedali, siamo andati ad aiutare in Spagna e in Portogallo
Lapo racconta il loro primo incontro e di come inizialmente gli avesse dato “buca”
Ero in un ristorante e ho visto uno sguardo che era una forza della natura. Poi, ho visto anche il resto e mi è piaciuta in tutto. Ci ho provato subito in modo “lapesco” e mi è andata male. Le ho scritto un messaggio: ti voglio. La volevo molto prima che lei volesse me. Non ha risposto. Ho dovuto ricominciare in modo “lapesco-romantico”: costruire un rapporto dove ci si conosce, si vedono nello sguardo passioni, valori, la voglia di presente e di futuro
Lei ha molte cose mie: determinazione, costanza, caparbietà, bontà, generosità. Come me, dà così tanto agli altri che a fine giornata può essere sfinita. È una donna che mi porta su ed è la prima che non sta con me per la visibilità o i soldi. Non ci nascondiamo niente. Abbiamo i codici del telefono l’uno dell’altra. È probabilmente la prima volta che non sono birichino, non guardo altrove e non ho più il complesso del seduttore. Prima, ero insicuro e la mia donna doveva piacere agli altri. Con lei voglio costruire una vita, vedo una prospettiva lunga. Gran parte del mio successo e della mia vitalità sono merito suo