Gerry Scotti si è confidato in una lunghissima intervista nel podcast Muschio Selvaggio, con Fedez e Luis Sal. Tra chicche inedite e retroscena divertenti, non è mancato spazio per la serietà e un ricordo intenso dei suoi genitori, scomparsi lo stesso giorno a poche ore di distanza. Il conduttore, scherzando sul suo “essere milionario”, ha sottolineato come i soldi non possano nulla davanti alle tragedie, raccontando il suo rimpianto verso la mamma e il papà.
Gerry Scotti: “Non ho potuto fare niente per i miei genitori”
Il più amato della tv italiana, lo zio di tutti noi, Gerry Scotti, è stato ospite del podcast di Fedez e Luis Sal, Muschio Selvaggio dove, oltre a momenti esilaranti, si è lasciato andare a confidenze del suo rapporto con i genitori.
“Ho avuto la fortuna, nonostante il padre operaio, di fare il liceo classico” ha raccontato Gerry, parlando dei tanti sacrifici fatti dai suoi genitori per lui e per la famiglia. “I miei sono stati testardi, i professori a quei tempi mi dicevano di trovare un lavoro, ma loro mi hanno fatto fare anche l’università. Sognavo architettura, ma per l’obiettivo di un posto in banca alla fine mi spinsero su giurisprudenza”.
Scotti si dice ancora orgoglioso di ciò che i suoi genitori, un operaio e una casalinga, hanno fatto per lui. Per questo un terribile rimpianto, riguardo la loro scomparsa, lo tormenta da sempre.
“I miei genitori sono morti lo stesso giorno” spiega il conduttore. “Una il giorno, l’altro la notte, e non ho potuto fare nulla per loro. Nonostante fossi già famoso e benestante, il rimpianto è di non averli potuti aiutare”.
Gerry non ha rivelato cosa sia accaduto alla madre e il padre, ma voleva esprimere un concetto più profondo: si può essere ricchi ma si resta pur sempre impotenti davanti alla vita.
“Ho letto molte tue interviste dopo la malattia” ha detto lo zio della tv italiana a Fedez “e mi sono ritrovato nelle tue parole. I soldi non cambiano la vita quando avvengono queste tragedie. Puoi toglierti lo sfizio che desideri, ma niente più.”
Non solo, Gerry sente di aver dato anche ai suoi genitori la delusione di non aver mai completato gli studi, seppur avendoli resi orgogliosi con la sua carriera. “Il legame con loro è dentro di me, non è solo dna” ha chiosato.
Gerry Scotti: gli esordi in tv
Gerry Scotti si è lasciato andare anche a rivelazioni più leggere, come lo scherzo della caduta a Striscia la Notizia (lo avevano avvisato ma non sapeva che il tavolo si sarebbe sfondato), i meme su di lui, la brevissima carriera da politico, l’inizio della collaborazione con una nota marca di riso che il suo stesso cognome, e gli esordi in tv.
“Ho lavorato tanti anni come sapete in radio con Claudio Checcetto” ha raccontato Gerry “quando sono arrivato in tv mi hanno definito l’erede di Mike Buongiorno, di Corrado, di Raimondo Vianello. Ma io mi ispiravo a Johnny Dorelli. Quando faceva la radio e la televisione era inarrivabile. Faceva lo spettacolo come gli americani. Mi sarebbe piaciuto diventare come lui.”