Francesca Fioretti sul suo profilo Instagram pubblica un post per ricominciare a vivere.
Il 4 marzo 2018 Davide Astori, il suo compagno e papà di sua figlia Vittoria, l’ha lasciata per sempre e all’improvviso. Con la morte di Astori, il suo viaggio è stato interrotto, parafrasando un verso di Alda Merini che Francesca ha ripreso sui social. Ma ora è il tempo di reagire. E lei ricomincia dal teatro.
Sulla sua pagina Instagram posta per la prima volta una foto che guarda al presente, anzi al futuro. Lei seduta in platea del teatro Delfino di Milano dà appuntamento per il suo debutto con Lungs, lo spettacolo del drammaturgo inglese Duncan Macmillan. E commenta: “CI SIAMO QUASI “.
Il calore e l’affetto dei follower si fanno sentire:
Ti auguro tutto il bene del mondo.
Bentornata!! Meriti tranquillità serenita ❤️
Francesca Fioretti è tornata a vivere, ma non vuole dimenticare. In un’intervista a Vanity Fair, racconta il suo dolore:
Gli amici mi domandano: “Ma il 4 marzo hai dormito?” e io penso che per me è 4 marzo ogni giorno. Quattro marzo quando mangio, 4 marzo quando vado a dormire, 4 marzo quando compro un biglietto di treno, organizzo un viaggio e penso che accanto a me Davide non ci sarà più. Mi è caduta addosso una tragedia, una disgrazia così grande da cambiare per sempre la mia prospettiva sulle cose. È stato un anno straziante, difficile e impegnativo. Non credevo di essere così forte.
Prima che il destino le rubasse il suo Davide, lei era soltanto Frà, ora è diventata Francesca, una donna capace di affrontare sfide inimmaginabili. Per lei quel 4 marzo non è mai finito. Per lei Davide non è mai un ricordo passato. Continua la Fioretti nella stessa intervista:
Per me parlare di Davide al passato è impossibile.
All’inizio, avevo paura di tutto. Per molti mesi non ho acceso la tv né ho dormito nella nostra stanza. Mi facevo accompagnare in bagno per lavarmi i denti, temevo di non essere più in grado di gestire mia figlia, ero terrorizzata dall’idea di volerle meno bene. Mi ha aiutato una psicologa infantile.
Francesca ha ripreso in mano la sua vita, ha ritrovato la sua stabilità. Nel ricordo, nell’amore per Davide.
Davide, il ricordo di Davide, è diventato un po’ di tutti e io sono contenta che la sua memoria sia viva. Sento dire da tutti che era un uomo eccezionale ed è vero, lo era.