Gianni Morandi è uno dei pilastri della nostra musica. È però anche un amorevole padre di tre figli bellissimi che lo adorano, nonostante la sua carriera l’abbia spesso portato lontano da loro. Marco, Marianna e Pietro sono nati dai suoi due matrimoni, il primo con Laura Efrikian e il secondo con l’attuale moglie Anna Dan, e sono molto uniti tra loro. In modi diversi, tutti i fratelli Morandi hanno seguito le orme paterne e fanno quindi parte del mondo dello spettacolo dove sono conosciuti per le loro qualità e non solo per il cognome importantissimo che portano e che onorano brillando in tutto quello che fanno.
Chi sono Marianna e Marco Morandi
Gianni Morandi ha avuto i suoi due figli maggiori da Laura Efrikian, l’attrice che all’epoca del loro matrimonio, negli anni ’60, era una vera star famosa e ammirata quanto il marito, protagonista con lui di tanti ‘musicarelli’. Da una tale coppia non potevano che nascere Marianna e Marco, due ragazzi meravigliosi con l’arte nel sangue.
La primogenita, Marianna, è nata nel 1969 e ha presto intrapreso la strada del mondo dello spettacolo. Dopo il suo esordio, giovanissima, nella canzone del padre Sei forte papà, ha scelto di seguire le orme della madre e ha studiato recitazione all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma. Dopo diverse e importanti esperienze in teatro, i telespettatori hanno potuto apprezzarla in tv, sempre a fianco di papà Gianni, nella miniserie di Canale 5 La Forza dell’Amore.
Il motivo per cui però Marianna Morandi è nota al grande pubblico non è legato tanto alle sue esperienze professionali quanto al suo lungo legame sentimentale con il cantante Biagio Antonacci. I due si sono conosciuti nel 1993 e, dopo tanti anni d’amore e due figli – Paolo e Giovanni – si sono lasciati nel 2002. Sono comunque rimasti in ottimi rapporti e non perdono occasioni per dichiararsi stima reciproca, soprattutto per il bene dei loro figli.
Paolo Antonacci è oggi un figlio e nipote d’arte. È infatti un apprezzatissimo paroliere ed è l’autore di alcuni dei maggiori successi degli ultimi anni. Si è mosso da solo, senza mai fare leva sul nome del padre e su quello del nonno, e oggi può vantare una carriera personale di tutto rispetto che è in continua ascesa. Per suo nonno ha scritto Stasera gioco in casa, il brano con il quale Gianni Morandi ha aperto gli spettacoli della tournée stanziale che ha tenuto al Teatro Duse di Bologna.
Marco, classe 1974, è il secondogenito di Gianni Morandi e Laura Efrikian e anche lui è un artista Ha iniziato giovanissimo a calcare i palcoscenici come musicista e cantante, ma ora lavora anche come attore, soprattutto in teatro. Ha studiato violino per molti anni e ha esordito negli anni ’90 come nuova proposta insieme al gruppo Percentonetto sul palco di Sanremo.
Marco Morandi ha poi continuato a coltivare la sua passione per la musica pubblicando album con brani originali ma anche dedicandosi a reinterpretare in modo contemporaneo grandi cantautori del passato come Rino Gaetano. All’attività di musicista, ha affiancato quella di attore e showman. Ha lavorato al cinema ma ora si dedica soprattutto al teatro. Uno dei suoi testi preferiti s’intitola Nel nome del padre e ironizza sulla condizione che, inevitabilmente, ha segnato tutta la sua vita: quella di figlio d’arte. Marco è anche un papà orgoglioso di tre dei cinque nipoti di Gianni Morandi: Tommaso, Leonardo e Jacopo.
I tre fratelli sono molto uniti nonostante la grande differenza d’età che intercorre tra i due figli maggiori e l’ultimo, che è nato e cresciuto velocemente ed è ormai un ragazzo indipendente con una carriera appena iniziata. È comunque abbastanza raro vederli tutti insieme anche se non mancano le belle foto insieme al padre che ama riunirli quando gli impegni di tutti glielo consentono.
Chi è Pietro, il terzo figlio di Gianni Morandi
Come i figli maggiori, anche il più piccolo degli eredi di Gianni Morandi ha aspirazioni artistiche. Pietro è il figlio che Morandi ha avuto dalla sua attuale moglie Anna Dan e ha già imboccato la strada della musica. Nelle interviste racconta di un rapporto un po’ burrascoso con il padre durante l’adolescenza e dice che, pur essendo figlio d’arte, punta a farcela con le sue sole forze. Per questo ha scelto un genere musicale lontanissimo da quello del padre, la trap, e si è scelto un nome d’arte, Tredici Pietro con cui ha firmato il suo primo album, Assurdo.
“Io ho sempre dribblato il lavoro di papà perché ho sempre voluto cercare la mia identità. Mi rendo anche contro però che non è che si può scappare da certe cose, anzi. Da bambino mi chiedevo perché i ragazzini mi guardassero un po’ storto, mia madre mi diceva: ‘Mica sei figlio di un criminale, devi andar fiero di questa cosa’. Lì ho capito che non avevo intorno amici veri, ma persone che volevano solo vivere non so neanche io cosa”, aveva raccontato in un’intervista.