L’addio a Evan Delogu, Andrea stretta al padre Walter ai funerali: “Ora è un angelo”

In centinaia per l'ultimo saluto a Evan Delogu a Bellaria Igea Marina: la sorella Andrea, chiusa in un silenzio composto, accanto al papà Walter e alla mamma di Evan

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Alle 15 del 31 ottobre, a Bellaria Igea Marina, si è tenuto l’ultimo saluto a Evan Delogu, fratello – anzi, quasi un “figlio” – di Andrea Delogu, il diciottenne scomparso mercoledì 29, alla presenza di centinaia di persone, a testimonianza di quanto raccontato dal padre Walter in questi giorni di dolore. Tanti i presenti, dai compagni dell’istituto alberghiero dove faceva il serale, fino a Nikita Perotti, maestro di ballo di Andrea a Ballando con le Stelle.

I funerali di Evan Delogu, l’ultimo saluto della famiglia e degli amici

L’atmosfera sospesa, irreale, perché a 18 anni, proprio no, non si dovrebbe morire: secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, cinquecento persone hanno preso parte all’ultimo saluto di Evan Delogu, figlio di Walter e fratello di Andrea, conduttrice. Mercoledì pomeriggio, Evan ha perso il controllo della sua moto, quel “bolide” che aveva pagato con il frutto del suo sudore e dei sacrifici, e che ora il padre venderà.

IPA
Il cartellone per l’ultimo saluto a Evan

La comunità si è subito stretta attorno alla famiglia Delogu: presenti amici, volti noti, vip, la gente del posto, che aveva visto crescere Evan, con valori forti e saldi. La cerimonia si è svolta con rito ortodosso, celebrata da padre Marcian Claudiu Bucurenciu. Oltre a Nikita Perotti, il maestro di ballo di Andrea Delogu a Ballando con le Stelle, non è mancato l’ex fidanzato, con cui ha chiuso la relazione da poco, Luigi Bruno.

In tanti hanno lasciato dei biglietti vicino alla bara bianca, e tutti si sono stretti nel dolore di Walter, di Andrea e della mamma di Evan, Livia Avram. La funzione, durata circa un’ora, ha visto i familiari vicini, uniti nel dolore di un vuoto che non si potrà mai colmare. “Evan non è morto ma è vivo con Gesù. Ora è insieme alla sorella e alla mamma e le aiuta per fare di più per questo mondo. Ora è un angelo pronto ad aiutare la sua famiglia, che lotta per tutti noi. Ma di più per i giovani, per fargli prendere la strada giusta e lui è chiamato per questa missione“, queste le parole del sacerdote.

Per Andrea Delogu era come “un figlio”

Durante la funzione, i parenti si sono stretti l’uno al fianco dell’altro, senza proferire parola. Andrea stessa ha, per il momento, rilasciato solo una dichiarazione a Repubblica: “È un momento devastante, non mi sento di dire nulla”. Per Andrea, Evan era quasi un figlio: 25 anni di differenza, e quel sogno di portarlo a Roma, di vederlo raggiungere i traguardi agognati. Al fianco di Andrea, in lacrime dopo aver salutato il fratello in ginocchio sulla bara, l’amica di sempre, Ema Stokholma: “Oggi Andrea non se la sente proprio di parlare, è veramente distrutta”.

In questi giorni, il padre ha raccontato chi era Evan: “Voglio che si ricordi così il nostro bambino. Faceva le serali all’Alberghiero, si allenava, cucinava per noi, lavorava d’estate e non ci ha mai chiesto un euro. Si comprava tutto da solo, anche quella maledetta moto. Non beveva, non fumava, mi aiutava nelle mie conferenze contro le droghe traducendo articoli in inglese. Lo prendevo in giro chiamandolo talebano o angelo. Ora ho capito che eri davvero un angelo“.

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