Barbara Alberti: “Mio marito? Separati da 40 anni. Mi innamorai di un gay”. Le parole sul GF e Tinto Brass

Barbara Alberti tra il matrimonio e il Grande Fratello racconta anche di quella volta che insegnò l’eros a Tinto Brass

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Redazione

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L’ironia tagliente e lo sguardo lucido sulla vita non l’hanno mai abbandonata. A 82 anni Barbara Alberti torna a raccontarsi in occasione dell’uscita del suo ultimo libro, Gelosia (edito da Piemme), e lo fa come sempre senza mezzi termini. A partire proprio dal suo matrimonio fuori dagli schemi.

Separata, ma a modo suo: “Mio marito mi chiama fin troppo spesso”

Separati da almeno 40 anni, Barbara Alberti e Amedeo Pagani mantengono ancora oggi un legame fortissimo. “Per essere separati da quarant’anni mio marito mi telefona anche troppo spesso”, confida la scrittrice al Corriere della Sera, con il suo inconfondibile humor. Poi spiega la loro relazione: “Viviamo ancora insieme ma abbiamo messo le cose in chiaro: io dormo col gatto, lui col cane”. Un equilibrio invidiabile, affettuoso e libero, fondato sulla complicità. What else? direbbe George Clooney.

“Ci siamo separati perché mi innamorai di un gay”. Per chi se lo stesse chiedendo, questo è il motivo dietro la separazione (ma non troppo) tra i due. Alberti lo confessa con la naturalezza di chi non teme il giudizio. Nella sua vita, aggiunge, c’è stato anche un legame profondo con una donna, “un sentimento delicato, che non è erotico, ma è piuttosto un’amicizia forte, desiderio di stare insieme, grande affetto”.

Il Grande Fratello? “Lo rifarei subito”

Nella sua lunga carriera, Barbara Alberti ha partecipato anche alla quarta edizione del GF Vip nel 2020 e non solo non rinnega quella scelta, ma la rivendica con un certo entusiasmo. “Non ho fatto niente per settimane” – afferma – “da vecchia avevo preteso uno spazio privato per potermi cambiare, me ne stavo tranquilla a scrivere e chiacchieravo con i giovani. E tutto questo con un compenso. Un sogno”. Anticonformista, lontano dai cliché e senza peli sulla lingua: la scrittrice non delude mai.

E su Tinto Brass: “Gli ho insegnato io l’eros”

Tra i tanti episodi curiosi del suo percorso, spicca il rapporto con Tinto Brass, regista simbolo dell’erotismo italiano. “Lui è un pagano, io sono cattolica. E secondo voi chi dei due vede il peccato nelle gambe nude di una ragazza?”, così Barbara Alberti confida di essere stata lei a insegnargli l’eros, un certo tipo di sguardo che punta tutto sulla malizia, sulla seduzione. “Lavorammo assieme al film Monella. Mi accorsi che Tinto aveva il culto di una sensualità niente affatto morbosa”, dice, e sulle gambe nude aggiunge: “Lui ci vedeva la natura, in senso lucreziano, io ci vedevo il desiderio più conturbante”.

Così sintetizza, da grande scrittrice qual è, il suo modo di guardare al desiderio. Non come qualcosa di volgare, al contrario, come un’espressione vitale profondamente umana.

Barbara Alberti e il coraggio di dire la verità

Non manca una riflessione tagliente sulla vecchiaia, affrontata con la consueta schiettezza: “Com’è? Fa schifo”. Poi argomenta: “Da quando i vecchi hanno cominciato a consumare, si è iniziato a santificare la vecchiaia. Si può viaggiare, fare progetti, persino sesso. Ma due centenari che fanno sesso, anche no”. Nonostante l’età, Barbara Alberti mantiene una lucidità e un’ironia che la rendono unica. La sua può sembrare l’ennesima provocazione, ma dietro c’è la consapevolezza di chi ha vissuto tutto con passione e oggi sceglie di guardare la vita per ciò che è, senza finzioni.

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