Non dovrebbe stupire poi così tanto il fatto che Alfonso Signorini abbia un libro in un’uscita. Il celebre conduttore e giornalista, però, è pronto per una delle sue sfide più importanti. Il 25 novembre, infatti, arriva in libreria il suo primo romanzo, dal titolo Amami quanto io t’amo, edito da Mondadori. Un testo in grado di raccontare l’amore nella sua forma più sincera e coraggiosa.
La trama
Un netto cambio di rotta per Alfonso Signorini che, ovviamente, non rinuncia al proprio percorso televisivo. Non sarà un romanziere a tempo pieno, ma l’esito di questo esperimento editoriale potrebbe di certo indirizzare i suoi prossimi anni.
Il suo libro parla di quell’amore che non vuole definizioni, ma pretende sincerità. I protagonisti sono Alvise e Leonardo. Si tratta di due ragazzi che crescono ai lati opposti della società. Il primo è un figlio perfetto, erede di una famiglia che si potrebbe definire storica, il cui cognome è ben noto e rispettato. Nel corso delle generazioni, la loro casa, villa Acero Rosso, è divenuta ben più di una dimora. Si è trasformata in una metafora del loro prestigio. La sua vita è priva di crepe, in apparenza, ma il mondo in cui è cresciuto è colmo di silenzio e aspettative.
Leonardo è invece un figlio del popolo. Il suo mondo è essenziale e spontaneo, privo di facciate fasulle. Il loro incontro è casuale. Avviene durante una di quelle estati che segnano chiaramente il confine tra infanzia e adolescenza. La curiosità verso l’altro li spinge a compiere delle scelte, in un momento in cui tutto sembra poter cambiare. Da quel giorno nasce un legame che non conosce definizioni Un filo invisibile che resiste al tempo e alle distanze.
Un’amicizia colma di complicità e sentimenti, che però Alvise non osa pronunciare. Alfonso Signorini racconta così il silenzioso processo dell’amore vero nella vita delle persone. Non avvisa, non suona alla porta e non chiede mai permesso. Lascia però delle tracce, evidenti e indelebili, che nessun obbligo sociale o familiare è in grado di cancellare.
Chi ama in silenzio
C’è una frase che attraversa tutto il romanzo e, di fatto, lega ogni sua fase: “La vita non perdona le verità ignorate”. Un filo rosso che Signorini inserisce tra le pieghe di ogni capitolo. Ricorda ai suoi lettori che i sentimenti non si volatilizzano, soltanto perché si sceglie di non guardarli e affrontarli.
Nel tempo, Alvise è in grado di costruire la vita perfetta che altri volevano per lui. Eppure cos’è quel nodo alla gola che lo attanaglia. La perfezione no basta a un cuore ferito, che sanguina. Nella sua menta campeggia un solo nome e così Leonardo diventa la sua verità taciuta. Quella strada verso la libertà che teme di percorrere. Dopo anni di autoinganni, però, deciderà di rischiare tutto per non tradire se stesso.
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