X Factor, terzo Live a tema dance: buona – solo – la seconda (manche). Perché davvero se la diretta si fosse fermata a metà, sarebbe stato un disastro totale: mai si era assistito ad esibizioni una peggiore dell’altra, tra stonature e assegnazioni sbagliate, tanto che il mondo social l’ha subito ridefinita “puntata stonata”. Per fortuna i concorrenti della seconda hanno risollevato le sorti e salvato il lavoro.
Resta però un fatto indiscutibile e ormai, alla terza puntata dei Live, assodato: la giuria, mai tanto coesa e complice come quest’anno, se fino alle Audition aveva fatto pensare al miracolo (finalmente dei giudici in sintonia che si divertono e ci divertono), con i live comincia ad annoiare. Troppo buonismo e gentilezza tra loro fa rima con poca sincerità. Non è possibile che non ci siano mai critiche e stroncature. Passi l’amicizia, l’armonia al tavolo, ma dove è finita la sana e costruttiva cattiveria di una volta, intesa come critica obiettiva e costruttiva? “Tutta sta serenità annoia”, scrivono su Twitter. “Noia…comincio ad avere nostalgia delle parolacce della Maionchi e delle stron@@ di Morgan”.
“Quest’anno noi giudici siamo una squadra” dice ad un certo punto Lauro. Forse è proprio questo il problema di fondo. Loro non devono essere una squadra, devono saper gestire quattro squadre in gara e in corretta competizione tra loro. Altrimenti il pathos va farsi benedire, come l’armocromia per Manuel o l’estetica per Jake. Ieri sera, tra le tonnellate di glitter in faccia a Paola, il look da Boss delle Cerimonie di Lauro, il capello-tappo di Jake e il contrasto capelli-camicia di Manuel anche gli outfit sono stati un disastro. Ma andiamo con i voti:
GIORGIA, PER FORTUNA CHE ESISTI: 9
Ormai per lei i complimenti si sprecano: brava, precisa, sul pezzo, preparata, materna, simpatica. Aggiungiamoci “figa” – ieri sera anche il look spaccava – e abbiamo esaurito gli aggettivi.
PAOLA– LAURO– JAKE– MANUEL, IL BUONISMO ANNOIA: 5
Il voto lo diamo alla giuria nella sua totalità, perché come già detto è impossibile che in una manche disastrosa come la prima nessuno abbia avuto il coraggio e l’onestà di stroncare nessuno. Stiamo per dire una cosa che farà venire i peli dritti a molti, ma lo dobbiamo fare: “Morgan, ci manchi”.
MIMI-BLACK MAMBA, ANCORA NON INGRANA: 6
Arriva con la katana in mano e vestita come Uma Thurman in Kill Bill per cantare I Will Survive di Gloria Gaynor in una versione eccessivamente lenta. Mimì è bravissima, ma ai Live qualcosa si è inceppato. O sono le assegnazioni del suo giudice o lei che non riesce ancora a imboccare la strada giusta.
MANUEL, FRECCIATA ALLA MUSICA: LODE
Manuel imbraccia la katana e spiega il suo intento: “Mimì è la risposta alla discografia fatta di culi e Auto-Tune, io vi sto coltivando una magnifica serpe in seno”. Touché. Peccato che Jake spieghi perché tanto non riuscirà mai: “Vorrei spezzare una Katana a favore non dell’Auto-Tune mai dei culi..”
PATAGARRI, QUESTA VOLTA È NO: 5
Come mettere Buscaglione al Cocoricò: non si può. Il loro stile, unico, non riesce a snaturarsi troppo. Con Staying Alive dei Bee Gees il cantante (non ce ne voglia, normalmente lo amiamo) abbaia e stona dall’inizio alla fine. Primo disastro della serata, che pure i giudici fanno finta di non vedere o meglio sentire. Manuel dice “Avete fatto una figata”. Certo, la musica è andata benissimo, il problema è stata la parte cantata.
SALVATE IL SOLDATO LOWRAH: 5
L’unico concorrente rimasto in gara di Paola, l’ex spocchiosa Lawra diventata un topolino spaventato, alle Audition sfoderava sicurezza e padronanza, adesso sembra completamente disorientata. La sua versione degli Ace of Base, All that she wants, è il secondo disastro. Stecca tutto il tempo e a questo punto, visti i complimenti dei giudice, monta il sospetto che l’audio da casa arrivi distorto. O che loro vivano nel sottosopra di Stranger Things. Alla fine viene salvata, ma solo perché c’è chi ha fatto peggio di lei.
THE FOOLZ INASPETTATAMENTE STUPISCONO: 7
In una manche tutta sbagliata e stonata, alla fine loro – boni come il pane è già stato detto? – con la loro versione di Hot Stuff di Donna Summer se la cavano benone. A parte l’inglese del front man (dice asta, pasta o basta?) cui però si perdona tutto.
DANIELLE, SALIRO’ (sul taxi per andare a casa) 4
È tra i nostri preferiti per particolarità ma questa sera malissimo proprio. “Ieri sera alla corrida cantavano meglio”. “Non stonare dovrebbe essere la base di un talent basato sulla voce e stasera hanno stonato tutti”. “Ok la voce particolare, ma ha stonato tutta la canzone. Era inascoltabile, c’è un verso in cui non ha steccato?” tra i commenti più soft di Twitter. Non aggiungiamo altro.
E così alla fine della prima manche il Senato, per dirla alla Laura, ha emesso la sua sentenza: “Manche tragica”; “Si può eliminare tutta la prima manche?” “Ma come facciamo ad eliminare tutti?”. Passiamo, per fortuna, alla seconda:
PUNKCAKE, RIVELAZIONE DEL PROGRAMMA: 10
Geniali, pazzi, scatenati, simpaticissimi (“Ma chi ci vota: ma ancora siamo passati, ma basta!”), una band di matti totali. Non ci credono nemmeno loro e per questo di divertono e vincono. La loro versione di Da Ya Think I’m Sexy con Damiano in tutina adamitica è la cosa più riuscita della serata. Manuel: “I punkcake sono artisti, fanno spettacolo senza recitare. Non pensano alla gara, questo è il segreto”.
ELMA, LA PRIMA CHE NON STONA (e va al ballottaggio): 7
Porta Madonna e finalmente non stecca come tutti gli altri, però paga il fatto di essere ancora acerba e di essere finita nella manche sbagliata perché alla fine arriva al ballottaggio con Danielle. E incredibilmente, vista la performance della serata, esce.
LORENZO SALVETTI, CAREZZA PER LE ORECCHIE: 8
Anche lui, dopo tanto abbaiare, è una carezza per le orecchie, come la sua Non succederà più, di Claudia Mori e Adriano Celentano. Unico appunto alle assegnazioni della serata, che – molte- di dance avevano ben poco. “Ma la dance qui dove sarebbe? Manco mi madre l’ ha mai ballata questa”. Licenza poetica dei giudici, va detto.
FRANCAMENTE, LA MIGLIORE DELLA SERATA: 10
Immenso Gigi D’Agostino, immensa Francamente. Che salva la serata. Applausi.
LES VOTIVES, DI UN ALTRO PIANETA: 9
Anche loro stanno dimostrando di essere ad un livello superiore rispetto alle altra band. Alla fine della puntata, una sola cosa vorremmo sapere: chi ha composto le manche, lo scienziato pazzo? Confidiamo nel buon senso della prossima puntata.