Diego Dalla Palma a Verissimo: “Rinuncio a una parte finale della mia vita”. Toffanin: “Presuntuoso”

Diego Dalla Palma racconta a "Verissimo" la sua scelta di programmare la sua morte prima degli 80 anni. Toffanin: "C'è anche la speranza nella vita"

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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“Geniale, sregolato, esteta”. Di quella luccicanza che arriva solo dopo una vita dolorosa, è rimasto tutto: Diego Dalla Palma è stato ospite nella puntata di Verissimo del 30 novembre 2025. Da Silvia Toffanin, ha parlato della vecchiaia, della serenità finalmente raggiunta, di quel tormento che ormai appartiene al passato.

Diego Dalla Palma a Verissimo: “Vivo malissimo perché devo giustificarmi”

Dopo le sue parole affidate al Corriere della Sera, dove ha affermato di aver programmato la sua morte, Diego Dalla Palma è stato ospite a Verissimo per raccontare meglio la sua scelta. “Il numero 70 è infame. A me non piace la vecchiaia: è la somma di tutte le malattie, ma la peggiore delle malattie, quando si è vecchi, è la paura di perdere la dignità. Tengo a dire questo: io sto bene, non sono mai stato così bene in tutta la mia vita. Sono sempre stato un uomo tormentato, con una catena di dolori forti, improvvisi, inattesi. Io non pensavo di trovare la gioia e la serenità del tempo che mi resta da vivere”.

Negli ultimi tempi sta “vivendo malissimo” perché molte persone gli chiedono di “giustificare” la sua scelta. “Chi mi conosce sa che è da tanto che io vengo affascinato dalla morte, avendola incontrata in coma a 6 anni. Io ho già programmato, senza squilli di trombe, di sparire. Non voglio onorificenze, proclami, nemmeno lasciare particolari significati o messaggi. Ho già scelto un posto dove andrò, ci sono due professionisti che si stanno occupando del testamento, perché qualche mese prima voglio concedermi la piacevolezza dell’ultimo tempo della vita. Non ho mali incurabili, ho problemi di artrosi, di legamenti”.

Il dibattito con Silvia Toffanin

Diego Dalla Palma ha parlato apertamente del tema della morte: non un argomento facile, ma spesso quello che genera pareri discordanti, emozioni negative. E in effetti Dalla Palma ne ha discusso con Silvia Toffanin, che ha provato a sottolineare che l’alternativa è vivere. “Forse hai paura della malattia, di stare male? La vecchiaia fa parte del ciclo della vita”. Ma Dalla Palma non la pensa esattamente così: “Io rinuncio a una parte finale della mia vita che è quella che mi porterà in una strada drammatica”. Ha ammesso di essere stato comunque influenzato dalle storie dei genitori e dalle difficoltà che hanno avuto per via della malattia.

La Toffanin, però, ha un altro pensiero e ha voluto esprimerlo, anche perché non ha la “sfera di cristallo”: “Sei presuntuoso, come fai a sapere che starai male? C’è anche la speranza nella vita, le persone che stanno male e sperano di stare bene: esistono tante interpretazioni e sfumature. Esiste la fede, così è gettare la spugna: io non ti giudico, sto cercando di raccontare la tua storia e di interpretarla”. Il suo, secondo Dalla Palma, è un discorso carico di personalità e di intelligenza, però ormai sente di aver superato quella fase e ha aggiunto di essere capito da poche persone.

In realtà si è anche detto felice al pensiero di passare i suoi prossimi anni bene, magari tornando a fare i costumi in teatro o scrivendo un altro libro. “Però voglio morire vivo, non umiliato, stanco, deriso”. Al momento non sa se cambierà idea. “Boh. Ho cambiato idea quando avevo 50 anni, e non avevo di fronte a me un periodo che mi privasse della mia… quando vedo che la vecchiaia ti umilia nel corpo, poi ti accorgi che in certi momenti ti dimentichi i nomi, cominci a vedere il risolino spietato delle persone malvagie, io ho avuto una vita meraviglia, non voglio essere umiliato da vecchio in una società che è un ring“.

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