Sembra proprio che tutto si stia bloccando intorno alla figura di Morgan. Professionalmente parlando, infatti, nell’arco di 24 ore sono accaduti numerosi eventi. Si è tornati a parlare della denuncia ai suoi danni presentata da parte di Angelica Schiatti. Sul web sono comparse delle ricostruzioni, con tanto di messaggi inviati a dir poco problematici. Per quanto il comunicato stampa del suo legale parli di fatti non corrispondenti al vero, il mondo dello spettacolo sta agendo in una direzione ben precisa. È giunta conferma che il lancio di un brano scritto e composto da Morgan è stato sospeso. Facile comprendere la ragione ma di seguito riportiamo tutti i dettagli.
Cuore in polvere, lancio sospeso
Non si tratta di un brano per sé. Morgan lo ha infatti scritto e composto per Federico Paciotti. Come detto, il titolo è Cuore in polvere. Ecco la nota ufficiale diramata: “Federico Paciotti e il suo staff hanno deciso, di comune accordo, di sospendere l’uscita prevista per domani, venerdì 12 luglio, del brano “Cuore in polvere”, scritto e composto da Morgan, dati i recenti sviluppi della vicenda giudiziaria che vede coinvolto quest’ultimo”.
Anche in questo caso, però, occorre precisare come la reazione risulti tardiva. Non ci sono infatti stati sviluppi in merito alla vicenda giudiziaria. Quest’ultima era pregressa, e non di poco. L’avvio del procedimento risale infatti al 2020 e da allora c’è stato soltanto un rinvio a giudizio per il cantautore. Ciò che è accaduto, però, è il sollevamento di un polverone mediatico, decisamente giustificato.
Angelica Schiatti e Calcutta, suo compagno, sono per un attimo usciti dall’ombra. Un grido per non sentirsi più soli in questa battaglia che va avanti da anni. Al tempo stesso, una richiesta ad accelerare i tempi di una giustizia che, a volte, è tanto lenta da sembrare immobile.
Del brano in questione erano stati diffusi dei dettagli, come ad esempio il focus del testo. Mira a esplorare l’inevitabilità del dolore, legato alla perdita. Un’esperienza che segna tutte le nostre vite, prima o poi. Una canzone che vuole invitare a riflettere sull’evoluzione stessa del nostro esistere.
Ecco come si esprimeva in merito lo stesso Morgan: “Questa è una canzone molto importante per me. È nata quando aveva 15 anni e ho perso mio padre. Si è trasformata nel tempo, aggiungendo una parte nuova ad ogni abbandono che ho vissuto nella vita. Non l’ho mai pubblicata ufficialmente. L’ho custodita e protetta. È una delle cose più importanti della mia vita da musicista”.
Warner e Rai, addio contratti
Come detto, si tratta di una reazione al clamore mediatico, sulla scia di quanto fatto da Warner Italia. L’etichetta discografica è stata travolta dalle critiche dopo l’annunciato addio di Calcutta. Il cantante li ha accusati di assoluta mancanza di sensibilità, avendo proposto un contratto a Morgan, sapendo cosa stesse accadendo in tribunale. L’etichetta avrebbe potuto spiegare di non volersi schierare, attendendo la risposta dei giudici, ma così non è stato. È stata scelta una via ibrida che ha generato solo grande imbarazzo e frustrazione. Il contratto con Morgan è stato interrotto, o almeno è stato dato mandato ai legali di procedere in tal senso.
Difficile pensare che si possa giustificare la scelta, in assenza di ulteriori sviluppi giudiziari. Tutto era nelle carte depositate da quattro anni e, come detto da Calcutta, l’etichetta sapeva. Warner però nega e ribadisce d’aver scoperto il tutto tramite i giornali, evidenziando dunque un’azione repentina. Nessuna solidarietà è stata però espressa nei confronti di Schiatti, perché si intende “lasciare che la questione sia dibattuta nelle giuste sedi”.
Un passo indietro infine anche dalla Rai, che non procederà con il programma su Rai 3 che Morgan aveva di fatto annunciato tempo fa. La rete ha sottolineato come al momento non ci sia un contratto in essere (dunque nessun licenziamento necessario) e che il programma, per quanto discusso, non era stato ultimato e non sarebbe stato presentato il 19 luglio al lancio dei Palinsesti 2024-25.