Israele all’Eurovision, fischi durante le prove di Eden Golan: “Palestina libera”

Caos alla manifestazione musicale per via del conflitto in Medio Oriente: a rischio la diretta della seconda semifinale

Pubblicato: 9 Maggio 2024 19:19

Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

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L’Eurovision Song Contest 2024 al centro della polemica per via della partecipazione di Israele alla 68esima edizione della manifestazione musicale. In molti hanno chiesto l’esclusione dello Stato per via del conflitto in Medio Oriente ma l’organizzazione della competizione non ha fatto dietrofront. E così nelle ultime ore la giovane cantante israeliana Eden Golan è stata fischiata e contestata durante le prove per la semifinale.

Eden Golan all’Eurovision 2024: fischi e urla per Israele

Nel corso delle prove per la seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2024 Eden Golan, la cantante che rappresenta Israele, è stata duramente contestata dal pubblico. Dopo l’esibizione sulle note di Hurricane, brano approvato dall’EBU che aveva inizialmente scartato October Rain, canzone che conteneva riferimenti impliciti alla strage di Hamas dello scorso 7 ottobre, dagli spalti dell’Arena di Malmo si sono sentiti fischi e urla. Ma anche ‘buu’ e ‘Free Palestina’, ovvero ‘Palestina libera’.

Gli addetti alla sicurezza hanno invitato al silenzio ma nessuno ha obbedito e per Eden Golan non è stato semplice concentrarsi. La ventenne, insieme al suo team, si è poi allontana dal palco dopo l’esibizione. “L’atmosfera all’interno dell’Arena era orribile. Potevamo sentire la tensione. C’erano anche tante persone che discutevano”, ha raccontato un testimone su X. Le contestazioni ruotano attorno alla decisione di far partecipare Israele all’ESC, nonostante le azioni militari su Gaza.

Nel 2022 la Russia era stata esclusa per la guerra in Ucraina e a tal proposito EBU ha risposto alle polemiche nate chiarendo: “Non spetta a noi comparare due guerre differenti. Nel caso della Russia, l’emittente stessa era stata sospesa da EBU a causa del continuo venir meno agli obblighi della membership e alle violazioni dei valori del servizio pubblico”.

Ma una situazione analoga potrebbe verificarsi durante la diretta della seconda semifinale dell’Eurovision in onda su Rai2 giovedì 9 maggio. E questa volta l’organizzazione non potrà fare nulla per evitarla visto che il regolamento della manifestazione sottolinea l’importanza della libertà di parola: “L’EBU è una ferma sostenitrice della libertà di parola e del diritto delle persone di esprimere i propri punti di vista e opinioni profondamente radicati. Comprendiamo che le persone potrebbero voler far sentire la propria voce e sostenere il diritto di coloro che desiderano manifestare pacificamente”.

Tra i cantanti in gara alla seconda semifinale dell’Eurovision 2024, oltre a Eden Golan, ci saranno i norvegesi Gate, la band di San Marino Megara, lo svizzere Nemo e la danese Saba, che – in una dichiarazione congiunta – hanno chiesto un cessate il fuoco a Gaza e il “ritorno sicuro” degli ostaggi israeliani. Gli artisti hanno respinto le richieste dei gruppi palestinesi di boicottare il concorso musicale, affermando di “credere fermamente nel potere unificante della musica”.

Dal canto suo Eden Golan, che canta e balla fin da quando era una bambina, ha dichiarato di essere fiera di rappresentare il suo paese proprio quest’anno. Israele è stato un forte contendente all’Eurovision Song Contest negli ultimi anni, vincendo l’ultima volta con la canzone Toy di Netta nel 2018 (per un totale di quattro volte) e qualificandosi per la finale dodici volte a partire dal 2003.

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