Feud: Capote Vs The Swans, la vera storia dello scrittore incubo delle signore di New York

La storia vera che ha ispirato la nuova serie dedicata a Truman Capote e ai “cigni” dell’alta società

Pubblicato: 31 Gennaio 2024 18:29

Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

Sulla piattaforma di streaming Disney+ è arrivata una delle serie più attese dell’anno. Si tratta della seconda stagione di Feud, “faida”, serie antologica diretta dal noto regista Gus Van Sant. La prima serie raccontava della rivalità tra le dive della vecchia Hollywood, questa si concentra sulle signore dell’alta borghesia della New York degli Anni ’60, dette The Swans, “i cigni”.

Protagonista assoluto è Truman Capote, giornalista, scrittore e gran viveur, che si inimicò irrimediabilmente le donne più in vista della grande mela spiattellandone tutti i segreti su una rivista prima e in un libro poi. È appassionante e ricca di glamour la vera storia di Feud: Capote Vs The Swans.

Truman Capote e il tradimento ai “cigni”

Truman Capote, l’autore di capolavori della letteratura moderna come A sangue freddo e Colazione da Tiffany, fu un uomo a dir poco affascinante. Brillante, ironico, sarcastico e senza peli sulla lingua, piaceva a tutti, soprattutto alle donne, che se lo contendevano come amico del cuore. E lui fu il miglior amico di tutte le signore più in vista, ricche ed eleganti della New York in cui visse.

Diciamo amico perché, in realtà, più che le signore in questione, Capote apprezzava i loro segreti, gli scandali e gli intrighi che si impegnavano a tener nascosti. Li prese e li raccontò tutti, senza omettere nomi né dettagli, nel racconto intitolato La Côte Basque, 1965, pubblicato su Esquire nel 1975. E per non farsi mancare nulla, approfondì ulteriormente la questione nel romanzo Preghiere Esaudite.

Tradimenti, storie di sesso, voltafaccia: Capote sapeva tutto e tutto spiattellò a tutti. I cosiddetti cigni si infuriarono, seguirono liti violente, ulteriori scandali e persino un suicidio. Naturalmente, lo scrittore fu bandito per sempre da qualsiasi salotto della New York che conta.

I veri “cigni” della New York degli Anni ‘60

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Barbara “Babe” Paley

Barbara “Babe” Paley

Barbara Paley, chiamata (più o meno teneramente) da tutti semplicemente Babe, fu una delle donne più eleganti del secolo scorso. Il suo nome finì per oltre dieci volte in cima alla lista delle donne meglio vestite del Paese e nel 1958 fu inserita nella Hall of Fame of Fashion.

Fu merito dell’esperienza accumulata da giovane lavorando per alcune delle più importanti riviste di moda del mondo. E, una volta smesso di lavorare grazie al danaroso secondo marito, spese tutto e solo in abiti, gioielli e opere d’arte. Fu lei la prima, ad esempio, a legare casualmente un foulard alla borsetta, vezzo ancora oggi in voga tra le fashion victim di tutto il globo.

Di lei, Capote svelò la malinconia e solitudine causata dai numerosi e senza fine tradimenti del marito, che la resero così inquieta da arrivare a fumare più di due pacchetti di sigarette al giorno.

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C. Z. Guest

C.Z. Guest

“Signora di fresca vaniglia” così la definiva Truman Capote, per via dei capelli color platino e degli abiti da sera ancor più chiari. L’aspetto etereo della socialite C.Z. Guest nascondeva in realtà una donna energica e grintosa, grande sportiva, amante della natura e appassionata di cavalli. E di arte, architettura e design.

A New York era nota per aver progettato alcune delle case più belle che si fossero mai viste. Le comprava assieme al marito, le ristrutturava grazie all’aiuto degli interior design più talentuosi e le riempiva di opere d’arte. Era una mecenate sempre pronta a sostenere il talento altrui. Elegantissima, anche lei sempre nella lista delle Best Dressed, ma semplice. Sfoggiava abiti di seta ricoperti di cristalli e, poche ore dopo, arrivava in bermuda di lino e ciabatte. Niente gioielli vistosi per lei, non le piaceva neppure truccarsi. Fu la fautrice del cosiddetto stile preppy.

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Lee Radziwill

Lee Radziwill

Lee Radziwill è la sorella minore della più famosa delle First Lady Jackie Kennedy. Tra le due sorelle la rivalità fu sempre altissima, a tratti decisamente malsana. Le due si odiarono, tradirono, rubarono mariti e amanti. Lee visse sempre all’ombra di quella sorella maggiore perfetta, sposata all’uomo più potente del mondo, ma ebbe la sua rivalsa.

Era lei la più elegante, quella osannata dalle riviste di moda. Lei a stringere legami con i più influenti artisti dell’epoca, da Andy Warhol a Truman Capote appunto. Capote la chiamava “principessa”, perché a un principe fu sposata davvero e per i modi naturalmente e innegabilmente aristocratici.

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Ann Woodward

Ann Woodward

Ann Woodward, nella serie interpretata da Demi Moore, fu la più famosa tra i cigni. Moglie di uno dei banchieri più ricchi di New York, oltre a essere un’elegante moglie da gran sera fu anche attrice, showgirl, conduttrice radiofonica e modella.

La sua fu una storia tragica. Nel 1955 venne accusata dell’omicidio di suo marito, morto a causa di un colpo di pistola in circostanze misteriose. La giustizia la dichiarò innocente, ma la società newyorkese si convinse che fu proprio lei, volontariamente, a provocare la morte del marito e la mise al bando.

I sospetti vennero ulteriormente avvalorati dal libro di Capote, che raccontava di una donna (con un nome diverso ma perfettamente identificabile) che aveva ucciso il marito per poi riuscire a scamparla di fronte al giudice. Dopo la pubblicazione del romanzo, Woodward si suicidò ingerendo del veleno.

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