Si, è vero: in estate si tradisce di più. Pare essere così sia per gli uomini che per le donne e le cause sono fisiologiche ma anche culturali. Abbiamo provato a chiedere alla sessuologa Azzurra Carrozzo di spiegarci quali sono i motivi e soprattutto come prevenirlo.
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Il periodo migliore
Non è recentissima l’indagine condotta dall’ Istituto di Evoluzione Sessuale di Milano su 3mila persone, metà uomini e metà donne, tra i 18 e i 50 anni, proprio sul tema del tradimento estivo. Addirittura l’80% degli intervistati ha definito l’estate come il periodo migliore per un’avventura extra-coniugale. La ricerca ha indagato anche sui motivi, ed è emerso che secondo il 52% degli uomini e il 33% delle donne in estate si è più disinibiti e sensibili al flirt. I punti di sensibilità cambiano però a seconda del genere, e per gli uomini (33%) è la visione dei corpi seminudi a provocare desiderio; mentre per la maggior parte delle donne (40%) è il tempo del gioco e del flirt quello che porta al tradimento.
Poi ci sono le nuove compagnie, perché secondo il 65% degli intervistati l’estate è il momento per conoscere nuove persone e quindi le probabilità di incontrare qualcuno/a di attraente aumentano (soltanto il 33% dichiara che avrebbe tradito comunque e che quindi l’estate non ha influito in nessun modo). Ma come evolve il tradimento estivo? Secondo il 36% delle persone intervistate il tradimento estivo si chiude con la fine delle vacanze; il 25% continuerebbe la relazione extraconiugale anche dopo; per il 20% delle e l’11% degli uomini può trasformarsi in una storia d’amore.
Condizioni chimiche
“Il rischio o la possibilità di tradimento esistono durante tutto l’anno”, ha commentato da sessuologa Azzurra Carrozzo, “ma in estate pare aumentino per una questione di opportunità e di condizioni che possono predisporre uomini e donne”. La causa è sicuramente anche fisiologica: “chimica, mi piace dire: il testosterone aumenta in conseguenza all’esposizione ai raggi solari e fa aumentare il desiderio. Poi c’è l’aspetto sensoriale, perché da svestiti siamo più visivamente sollecitati e questo vale specialmente per gli uomini”. Già gli uomini sono più propensi e sensibili alla ricezione visiva e vedere donne in costume e uomini prestanti li rende più predisposti al flirt. “È più una questione di corteggiamento per le donne invece, che apprezzano il tempo per il gioco che l’estate facilita”. Tutto questo rende la stagione stiva particolarmente carica a livello sessuale e erotico.
La dimensione culturale
Fin da piccoli l’estate è divertimento, ma anche tempo libero e spensieratezza. “L’estate ha giornate lunghe, si esce di più e da sempre è il periodo della trasgressione. Si lasciano a casa i pensieri e le preoccupazioni del quotidiano e ci si relaziona in modo più spensierato e libero. Si è disinibiti e leggeri, e anche questo aiuta a flirtare, che in assoluto è il comportamento che più velocemente porta al tradimento. Si comincia con una battuta, uno sguardo, un sorriso e poi si finisce oltre”. Se poi a partire è solo uno dei due, il ragionamento è scontato: chi rimane a casa ha più tempo libero per giocare; chi parte ha più occasioni di conoscere persone nuove.
Una questione di genere o culturale?
“Le statistiche ci dicono che tradisce in una percentuale maggiore il sesso maschile però io ho qualche dubbio”, continua la sessuologa. “Le donne sono ancora meno pronte ad ammetterlo rispetto agli uomini, perché vengono più facilmente giudicate e quindi fanno più resistenza a svelarsi o magari ci pensano due volte prima di tradire”. Ma a livello fisiologico c’è differenza? “Dobbiamo sfatare il mito dell’uomo più prestante e voglioso della donna; non è vero che lei ha meno desiderio di lui. La donna ha certamente dei livelli di testosterone più bassi rispetto all’uomo, ma comunque produce questi ormoni che ne condizionano il desiderio sessuale. Il problema è davvero di definizione e stereotipi, basti pensare che la donna a cui piace fare sesso viene considerata ninfomane, mentre l’uomo un simpatico Don Giovanni”.
I motivi reali
In onestà, però, bisogna ammettere che non è solo questione di sole, di ormoni o di nuove conoscenze: “in quanto specie non monogama o poligama nascosta, noi siamo tendenti al tradimento per una serie di motivazioni”, continua Azzurra. “Perché siamo annoiati, per dispetto o per capire se siamo ancora apprezzabili se in coppia non ci sentiamo desiderati. Oppure tradiamo per non ascoltare un’emozione spiacevole che stiamo vivendo o, ancora, per mettere in pratica fantasie che non possiamo – per diversi motivi – soddisfare con il partner”.
Prevenire il tradimento
“Sapendo che ci sono tantissime cause per cui si può tradire, fisiologiche e relazionali, è molto difficile, e forse neanche troppo sano, mettere in atto delle strategie. La coppia è in continua evoluzione, quindi è molto difficile prevedere le fasi della relazione. Quello che però possiamo fare fin da subito è mantenerla in forma”. Qualche consiglio? “La comunicazione è il primo pezzo: bisogna provare a condividere con il partner l’essere annoiati; il non sentirsi visti o attratti; le fantasie”. Poter comunicare rende il rapporto molto più sano e allontana il rischio di tradimento. “Altro suggerimento è quello di dedicare il tempo dell’intimità, e non parlo solo di sessualità o fare l’amore; ma parlo anche di intimità emotiva. Baciarsi, coccolarsi, abbracciarsi, stare vicini sul divano, sorridersi, dialogare anche di cose al di fuori della coppia, e poi creare dei momenti di complicità da vivere insieme o di condivisione nel racconto di esperienze vissute individualmente”.
Però…
Tutto è il contrario di tutto, e davvero nelle relazioni non esistono regole. Secondo un sondaggio di Gleeden, un sito di incontri extraconiugali, il 62% delle donne intervistate e il 56% degli uomini ha tradito il/la partner sul luogo di lavoro. Per il 57% degli uomini la grande tentazione è il viaggio di lavoro, e vale lo stesso per il 52% delle donne. Quindi, a prescindere dalla stagione, il consiglio è quello di coccolare la coppia e confrontarsi, per affrontare i problemi, prima di finire a cercare conforto altrove, che sia estate o sotto la neve.