Cybersex e dipendenza da sesso virtuale

Come il sesso digitale può diventare una trappola: rischi, sintomi e strategie per riconoscere e affrontare la dipendenza da sesso virtuale

Pubblicato:

Giulia Farsetti

Giornalista e Sex Editor

Giornalista e Social Media Manager, da sempre ama scrivere, creare contenuti e raccontare storie. Da anni studia e scrive di benessere e sessualità. Gestisce diversi profili social e, da brava Vergine, adora organizzare tutto alla perfezione… Con immancabili evidenziatori colorati!

La tecnologia ha cambiato profondamente il modo di vivere la quotidianità e, quindi, anche le modalità con cui ci relazioniamo, comunichiamo e viviamo la nostra sessualità. Il mondo digital ha aperto nuove frontiere nell’espressione del desiderio, dando vita a nuove pratiche e nuovi modo di fruire la relazione sessuale: il cybersex è un’attività sessuale che si svolge online, come pratica stimolante e alternativa alla sessualità tradizionale. Tuttavia, questo tipo di pratica può diventare un’abitudine compulsiva, sfociando in una dipendenza da sesso virtuale e causando effetti significativi sulla salute mentale, sulle relazioni e sulla qualità della vita.

Cos’è il cybersex

Il cybersex o sesso virtuale è un tipo di attività sessuale a cui partecipano due o più persone collegate fra di loro tramite una rete digitale. Le piattaforme utilizzate possono essere social network, chat, ma anche forum, ambienti virtuali o videochiamate. Il sesso virtuale si fa condividendo messaggi espliciti, fantasie, immagini, video o audio a sfondo erotico e sessuale, ai fini di provare eccitazione; la masturbazione può diventare una parte dell’esperienza, ma non è necessario, se non si desidera, avere un’auto-stimolazione fisica diretta. In questo caso specifico, infatti, il piacere mentale e l’eccitazione sono già parte dell’esperienza, che può essere arricchita toccandosi e dandosi piacere fisico fino ad arrivare all’orgasmo, oppure no.

Negli ultimi anni, complice la diffusione di smartphone e app di messaggistica istantanea, il sexting si è affermato come una delle forme più comuni di cybersex; il sexting consiste nello scambio di messaggi, immagini o video a contenuto sessuale o erotico tramite app di messaggistica, appunto. Soprattutto tra i giovani è una pratica molto diffusa e può essere un modo erotico, stimolante e divertente per sperimentare esperienze sessuali piacevoli; tuttavia, è sempre consigliabile prestare attenzione anche ai rischi legati a questa pratica, come la violazione della privacy, la diffusione non autorizzata dei contenuti (ad esempio, il revenge porn) o situazioni di ricatto emotivo e sessuale. Sia il cybersex che il sexting possono essere esperienze appaganti e positive, se vissute nel rispetto di sé e dell’altro.

Cos’è la dipendenza da sesso virtuale

Come tutte le pratiche che fanno parte della nostra vita e del quotidiano, anche il cybersex può trasformarsi in una forma di dipendenza comportamentale. In questo caso, la persona lo utilizza in modo compulsivo e incontrollabile: non si tratta di elevata libido o desiderio, ma di un comportamento reiterato a tal punto da compromettere il benessere psicologico, fisico e sociale. In quanto dipendenza, infatti, può creare difficoltà nell’interrompere l’attività o ricercare stimoli sempre più intensi e frequenti.

Come si manifesta la dipendenza da sesso virtuale

La dipendenza da cybersex può rientrare nell’internet addiction, un disturbo legato all’uso incontrollato ed eccessivo di internet e anche se i sintomi possono variare da persona a persona, tra i segnali più comuni troviamo:

La persona può sviluppare una dipendenza, dove il sesso virtuale diventa l’unico mezzo percepito per ottenere piacere fisico o emotivo e viene vissuto come via di fuga da stress, ansia o solitudine.

Cause e fattori di rischio

Non c’è mai un solo elemento legato alla dipendenza da sesso virtuale, ma normalmente è il risultato di una serie di combinazioni che riguardano fattori psicologici, sociali e neurologici. Tra le cause più comuni troviamo, ad esempio, una bassa autostima o un senso di insicurezza nella propria sessualità: questi due aspetti possono spingere le persone a rifugiarsi nel mondo digitale, dove si possono sentire più libere e meno giudicate. Allo stesso modo, ci si può avvicinarsi al mondo online per dare libero sfogo alle proprie fantasie e ai desideri che nella vita reale (con o senza partner) non si riesce a sperimentare.

Altre volte sono la solitudine, l’isolamento emotivo e le difficoltà a costruire relazioni reali che possono alimentare un avvicinamento all’online e al sesso virtuale, per vivere l’intimità in forma “protetta”. In molti casi, la dipendenza da cybersex si accompagna ad altri disturbi, come ansia, depressione o disturbo ossessivo-compulsivo, oppure si inserisce in un quadro più ampio di dipendenze comportamentali.

Non c’è nulla di male nel praticare il sexting o altre forme di cybersex, a patto che vengano vissute con consapevolezza e non interferiscano con il benessere personale o la vita quotidiana. La facilità di accesso ai contenuti online, l’anonimato che può essere ottenuto in rete e i meccanismi neurologici di ricompensa, simili a quelli che si attivano in altre forme di dipendenza, sono alla base di un eccessivo uso del sesso virtuale che può portare a una dipendenza vera e propria.

Infine, anche il contesto culturale può giocare un ruolo: la crescente normalizzazione dell’iperstimolazione sessuale online, attraverso social, pornografia e app, può influenzare il comportamento e abbassare la soglia di attenzione e la consapevolezza verso segnali di dipendenza.

Come affrontare la dipendenza da sesso virtuale

Grazie alla consapevolezza del problema e a un supporto professionale, i comportamenti possono essere cambiati, compresi quelli in riferimento al cybersex.

I percorsi terapeutici possono includere:

In alcuni casi possono essere necessari trattamenti farmacologici se questa dipendenza è associata ad altri disturbi come depressione, ansia e impulsività.

Il digital detox è un altro metodo utile per allontanarsi da alcune dinamiche legate all’online e, quindi, anche al cybersex: è una pratica che obbliga a disconnettersi intenzionalmente dai dispositivi digitali come smartphone, computer, tablet e televisori per un determinato periodo.

È fondamentale non giudicare, se stessi o gli altri, ma promuovere un approccio empatico e rispettoso verso chi soffre di questa condizione, che spesso si accompagna a vergogna e isolamento.

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