Contraccettivi orali: scopriamo quali sono e come funzionano, per fare una scelta consapevole

La pillola anticoncezionale è un contraccettivo orale ed è scelta da sempre più donne per evitare una gravidanza indesiderata. Attenzione però: non protegge dalle malattie a trasmissione sessuale

Pubblicato: 6 Novembre 2018 16:12Aggiornato: 14 Dicembre 2022 10:23

Alfonsa Sabatino

Lifestyle e Sex editor

Da anni ricopre la professione di giornalista pubblicista e ufficio stampa, come freelancer. Di recente, sta esplorando il mondo dei podcast, per dare nuova forma ai suoi approfondimenti. Per DiLei si occupa di sessualità, benessere e lifestyle.

Amarsi, unirsi in intimità, la scoperta dei corpi e dare vita sono cose meravigliose, se fatte in modo consapevole e con rispetto. Purtroppo ancora oggi molte ragazze non sanno cosa realmente succede al corpo durante il rapporto sessuale; non sono sufficientemente informate per proteggersi e scegliere il meglio. Ma se sulla sperimentazione e sul gioco c’è tempo per prendere coscienza, dalla contraccezione non si può prescindere, per una sessualità sana e sicura. Sempre più giovani donne oggi scelgono i contraccettivi orali per evitare gravidanze indesiderate. Vediamo di cosa si tratta, tra quali scegliere e come funzionano.

Il metodo più adatto

Facciamo però un passo indietro. Come scegliere il metodo contraccettivo più adatto alle nostre esigenze? Secondo il fascicolo “Tutte le risposte sul sesso e la contraccezione consapevole” preparato da Sigo, Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, si intende contraccezione, “tutti i metodi o dispositivi utilizzati per prevenire una gravidanza e non incorrere in una malattia sessualmente trasmissibile”. I metodi sono tantissimi e rispondono ad esigenze diverse, da valutare e scegliere a seconda dello stato di salute, delle abitudini, dell’età, del momento in cui ci si trova a livello relazionale e affettivo.

I principali requisiti da considerare sono:
efficacia contraccettiva: la copertura reale di protezione da gravidanza e/o malattie a trasmissione sessuale;
• buona tollerabilità: non deve provocare effetti secondari indesiderati;
reversibilità: il metodo ideale può consentire un completo ed immediato ripristino della fertilità dopo la sospensione;
praticità ed accettabilità: il metodo deve adattarsi alle caratteristiche della persona o della coppia e deve essere compatibile con lo stile di vita e le abitudini sessuali dei partner.

Cosa vogliono le ragazze?

Secondo i dati diffusi dalla Sigo le ragazze tra i 20 e i 30 anni preferiscono metodi “fit & forget”, per cui non è necessario ricordare assunzione regolare e costante. È anche vero però che cresce la consapevolezza rispetto alla garanzia dei vari metodi, per questo sempre di più scelgono la pillola e gli anticoncezionali ormonali. “Nella scelta del contraccettivo le ragazze danno un valore di importanza 8,4 (in una scala da 1 a 10) alla riduzione degli effetti collaterali (come l’aumento di peso) e 8,3 al fatto che agisca localmente”. Per fortuna, nonostante l’accesso facilitato alle informazioni del web, la stragrande maggioranza delle ragazze chiede informazioni e suggerimenti a ginecologhe e ostetriche e solo l’8% si affida a internet.

La pillola anticoncezionale

La pillola anticoncezionale è il contraccettivo ormonale più famoso. È entrata in commercio negli Stati Uniti a fine anni ’50 e subito dopo anche in Europa e in Italia. Oggi la usano più di 100 milioni di donne al mondo. Di cosa si tratta esattamente? La pillola contraccettiva è un farmaco a somministrazione orale, si compone di un mix di ormoni femminili, estrogeni e progesterone, che se assunti regolarmente inibiscono l’ovulazione, mettendo di fatto a riposo le ovaie. Esistono due tipi di pillola: la pillola combinata e la minipillola. Entrambe sono a contenuto ormonale, ma si differenziano perché la prima contiene una versione sintetica sia di estrogeni che di progesterone, mentre la seconda contiene soltanto una versione sintetica del progesterone.

Come si usa la pillola combinata

La pillola combinata va assunta possibilmente allo stesso orario, tutti i giorni, per 21 giorni consecutivi, seguiti da 7 giorni di pausa. Durante la settimana di sospensione, possono comparire perdite di sangue paragonabili alle mestruazioni, ma meno abbondanti. Passati i 7 giorni di pausa, si riprende il ciclo e l’assunzione per i successivi 21 giorni. Se assunta correttamente, l’efficacia contraccettiva della pillola è alta (92-99%). Si tratta di un metodo reversibile, e una volta interrotta la terapia la fertilità viene totalmente ripristinata.

I tipi di pillola combinata

Senza entrare troppo nello specifico, possiamo dire che esistono tre tipi di pillola combinata. La pillola combinata monofasica è quella più utilizzata e significa che per 21 giorni si assume un farmaco con identica quantità di estrogeni e progesterone. La bifasica varia la quantità degli ormoni: nei primi 7 giorni si assume una maggiore  quantità di estrogeni; nei successivi 14 giorni, un farmaco a più alto contenuto di progesterone; per gli ultimi 7 giorni (quelli di pausa, per intenderci) si assume un prodotto placebo privo di ormoni. La terapia con la pillola combinata trifasica prevede l’assunzione di 3 preparati farmacologi con differente contenuto di ormoni e un preparato placebo. È importante valutare insieme a una professionista esperta qual è la più adatta alle esigenze di ciascuna.

La minipillola: come si usa

La minipillola si differenzia dalla pillola combinata perché contiene soltanto una versione sintetica del progesterone e quindi non possiede una componente estrogenica. Si assume quotidianamente per 28 giorni, alla stessa ora, senza pause. La terapia inizia al primo giorno delle mestruazioni e si sospende solo quando si decide di interrompere definitivamente. La minipillola esiste in due versioni: quella da 3 ore, la cui assunzione deve avvenire entro le 3 ore dall’orario prestabilito; invece la minipillola da 12 ore ha un margine di assunzione più flessibile. L’assenza di estrogeni ne fa il contraccettivo migliore da assumere durante l’allattamento e in tutti i casi di scarsa tolleranza alla pillola. Va bene, per esempio, quando la donna presenta fattori di rischio come l’abitudine a fumare, il sovrappeso o la familiarità con disturbi cardiovascolari come la trombosi.

Attenzione a malattie e infezioni

La pillola anticoncezionale è molto comoda e molto sicura in caso di relazioni stabili. Attenzione però in caso di rapporti occasionali perché la pillola, come gli altri metodi anticoncezionali ormonali, non crea una barriera e non evita il contatto tra i corpi, liquidi e mucose, quindi non protegge dalla trasmissione di malattie, infezioni e batteri. In caso di relazioni instabili e occasionali sarebbe bene abbinare questo tipo di protezione al preservativo, che – se usato correttamente e fin da subito – crea una barriera fisica e evita il contatto diretto tra i corpi.

Dove trovarla

Tutti i metodi contraccettivi ormonali, come la pillola, il cerotto o l’anello, richiedono la prescrizione medica e una valutazione dello stato di salute, dello stile di vita e della presenza di eventuali fattori di rischio di chi li usa. Se si è interessate a questo metodo contraccettivo, è necessario prendere appuntamento per una visita al consultorio e richiedere una valutazione e prescrizione. Il discorso è ovviamente diverso per quanto riguarda la pillola del giorno dopo: un metodo contraccettivo d’emergenza, che si prende per via orale, efficace solo se assunto nelle ore immediatamente successive al rapporto sessuale non protetto, da richiedere direttamente e senza prescrizione.

Controindicazioni

Trattandosi di ormoni sintetici, la presenza di alcuni fattori di rischio (come il fumo, il sovrappeso, la cattiva alimentazione o alcune forme di emicrania con aura) può aumentare il rischio di disturbi cardiovascolari. Inoltre l’assorbimento della pillola anticoncezionale è intestinale, quindi attenzione se si hanno problemi come il vomito, abuso di alcolici o se si ha in corso una cura con antibiotici: tutti fattori che possono interferire sull’azione del farmaco.

Effetti collaterali

I possibili effetti collaterali (possibili, e non certi!) sono:

– lieve ritenzione idrica, effetto ormai quasi del tutto scomparso nelle pillole di ultima generazione

– aumento delle dimensioni del seno, tensione e mastalgia,

cefalea e emicrania,

– sbalzi d’umore,

– alterazioni della libido.

Di contro possiamo dire che gli ormoni contenuti nella pillola possono avere un effetto positivo sulla pelle e sui capelli perché riducono la produzione di sebo. Le mestruazioni sono meno abbondanti e meno dolorose e, con la terapia, diventano più regolari.

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