La sudorazione notturna, conosciuta anche in termini medici come “iperidrosi notturna“, è una condizione caratterizzata da episodi di intensa sudorazione che possono verificarsi durante il sonno, talvolta tanto abbondante da inumidire gli indumenti e le lenzuola. Sebbene spesso possa non essere legata a patologie specifiche e causare principalmente disagio, non si può escludere che in determinate circostanze possa rappresentare un campanello d’allarme per condizioni di maggiore serietà.
In gran parte dei casi, la sudorazione notturna si manifesta negli adulti, ma non è rara nemmeno nei bambini. Le donne in gravidanza o in perimenopausa, periodo di transizione verso la menopausa durante il quale si verificano cambiamenti nei cicli ovulatori fino alla sterilità permanente, sono particolarmente soggette a questo disturbo.
Qualora la sudorazione notturna si presenti con una frequenza preoccupante, è indispensabile consultare un medico. Attraverso un’accurata diagnosi è possibile individuare la causa sottostante e, se necessario, intraprendere un percorso terapeutico mirato a mitigare il sintomo. In ogni caso, la valutazione medica è essenziale per distinguere i casi di lieve entità da quelli che potrebbero segnalare condizioni più serie.
Indice
Le cause della sudorazione notturna
Normalmente sudare troppo durante la notte è dovuto ad una temperatura troppo alta dell’ambiente e/o all’uso di coperte troppo pesanti. Gli esperti concordano che la temperatura ideale per la camera da letto dovrebbe situarsi intorno ai 18-20°C (64-68°F). Questo intervallo termico favorisce il naturale abbassamento della temperatura corporea che si verifica durante il sonno, facilitando l’addormentamento e il mantenimento di un sonno profondo e riposante. Un ambiente troppo caldo o eccessivamente freddo può portare a frequenti risvegli e interferire con i cicli del sonno REM, compromettendo così la qualità complessiva del riposo. È quindi consigliabile regolare termosifoni o condizionatori d’aria e utilizzare lenzuola e coperte adatte alla stagione per creare le condizioni ideali per il sonno.
Tuttavia ci possono essere anche altre cause che provocano episodi di sudorazione notturna, tra cui situazioni transitorie come stati di tensione emotiva, assunzione di farmaci, cambiamenti ormonali, malattie da raffreddamento, oppure patologie neurologiche, infezioni, diabete, alterazioni nel funzionamento della tiroide e tumori.
Vediamo le cause principali legate agli episodi di sudorazione notturna.
- sbalzi ormonali: la menopausa può causare le vampate di calore, che tipicamente la accompagnano, durante la notte;
- gravidanza: i cambiamenti ormonali che si verificano nella gestazione possono causare eccessiva sudorazione notturna ma, solitamente, il problema si risolve spontaneamente dopo il parto;
- infezioni: HIV, mononucleosi, tubercolosi o osteomielite (infiammazione delle ossa) sono infezioni che possono causare sudorazioni notturne;
- tumori: in molti tumori la sudorazione notturna è un loro sintomo precoce, quelli in cui questo sintomo si presenta più frequentemente sono linfoma di Hodgkin (tumore maligno del sistema linfatico), linfoma non-Hodgkin, leucemia e feocromocitoma;
- farmaci: l’assunzione di determinati farmaci, per esempio gli antidepressivi, l’aspirina e il paracetamolo nonché farmaci a base di ormoni, possono portare a sudorazioni notturne;
- ipoglicemia: un basso livello di zuccheri nel sangue può causare sudorazione quindi le persone che assumono insulina o farmaci orali per il diabete possono soffrire di questo disturbo insieme ad un sonno molto agitato;
- patologie tiroidee: principalmente nei soggetti affetti da ipertiroidismo, un’eccessiva sudorazione può essere la risposta dell’organismo nei confronti di un’ipersensibilità al calore corporeo e quindi richiede un cambiamento nelle dosi dei farmaci in uso;
- endocardite batterica subacuta: l’iperidrosi notturna può essere un segno di questa patologia non sempre facile da diagnosticare, a cui si aggiungono sintomi quali febbre non particolarmente alta (di norma inferiore ai 39 °C), affaticamento, sensazione di malessere, calo di peso e insufficienza valvolare;
- condizioni neurologiche: alcune patologie non comuni, tra cui la disreflessia autonomica, la siringomielia post-traumatica (formazione di una o più cisti o di cavità di liquido all’interno del midollo spinale), l’ictus e la neuropatia autonomica possono causare un aumento della sudorazione.
Quando quindi il fenomeno è associato ad altri sintomi, la sudorazione notturna potrebbe essere causata da una qualche condizione clinica, che richiede ulteriori approfondimenti diagnostici, nonchè cure e terapie specifiche.
Sudorazione notturna nei bambini
Se a un bambino accadono più episodi di sudorazione notturna, generalmente può essere considerata come un’evenienza fisiologica legata ad un aumento del tono vagale, tipico delle ore notturne. Escluso un aumento della temperatura ambientale, legato al riscaldamento ambientale o alle coperte usate, tra le altre possibili cause di sudorazione notturna nei bambini possono esserci:
- pavor nocturnus, un disturbo del sonno frequente nei bambini in età prescolare;
- processi infettivi subclinici che causano leggeri stati febbrili (come semplici malattie da raffreddamento);
- eccessiva assunzione di carboidrati nelle ore pomeridiane o serali, con conseguente iperglicemia nelle ore notturne.
Inoltre l’iperidrosi può essere distinta tra primaria cioè con causa sconosciuta (isolata, essenziale o idiopatica) o secondaria (da causa nota o probabile). I segnali da non sottovalutare in ogni caso comprendono il russare in maniera costante o con variazioni di intensità, una respirazione a bocca aperta, un sonno inquieto e risvegli frequenti. Se compaiono questi segnali, i genitori devono contattare il medico per indagare ulteriormente.
Infine la sudorazione eccessiva durante la notte può essere sintomo di apnee notturne. I più a rischio sono i bambini prematuri, asmatici, con rinite allergica o con ripetute infezioni otorinolaringoiatriche.
Durante l’apnea il bambino “smette di respirare” per qualche secondo, oppure può avere un disturbo del sonno ostruttivo senza necessariamente che si verifichi un’apnea. Il più delle volte le fasce di età maggiormente esposte a questi episodi vanno tra i 2 e gli 8 anni e poi nell’adolescenza, tra i 12 e i 16 anni.
Quando rivolgersi a un medico?
Il fatto di svegliarsi sudati più del normale una o due volte, non è di solito preoccupante, soprattutto se correlato a periodi di ansia o stress che agitano particolarmente il paziente o in presenza di temperature ambientali eccessive. Se invece questi episodi si ripetono per giorni o settimane, è raccomandabile contattare il proprio medico. Una visita è suggerita anche nel caso di:
- sudorazioni con intensità tale da interrompere il sonno;
- repentina perdita di peso, ingrossamento linfonodale, dolore localizzato, prurito diffuso o stanchezza intensa.
Il medico indagherà il problema formulando delle domande e valuterà il caso di rivolgersi ad uno specialista. Sarà infatti lo specialista a suggerire la terapia farmacologica più adeguata, o a prescrivere degli accertamenti diagnostici più specifici ed eventuale terapia.
Diagnosi della sudorazione notturna
Per diagnosticare correttamente una situazione grave di sudorazione notturna, legata quindi alla presenza di problematiche per il paziente o patologie in corso è in genere necessario seguire un percorso diagnostico preciso, basato su:
- anamnesi, con particolare attenzione alle abitudini del paziente (che tipo di coperte utilizza normalmente? Qual è la temperatura della camera da letto? Quali sono le modalità di riscaldamento dell’ambiente? Utilizza farmaci o ha in corso eventuali patologie?);
- esame obiettivo, osservando il tronco e le estremità e così come il palmo, le piante e la fronte del paziente, escludere arrossamenti (eritema), alterazioni o lesioni del tessuto cutaneo e un aumento di peli corporei, valutare lo stato mentale e monitorare i segni vitali.
In base al sospetto diagnostico possono poi essere prescritti altri esami di laboratorio (quindi esami del sangue, emogasanalisi, dosaggi enzimatici, ormonali o dei marker tumorali) o strumentali (ecografia, polisonnografia, TAC, risonanza magnetica).
In alcuni casi il medico può ritenere utile prescrivere esami di imaging rivolti ad analizzare la malattia che si sospetta essere causa della sudorazione notturna, come ecografia, TAC o risonanza magnetica. Infine, per molti pazienti può essere necessario richiedere consulti specialistici complementari per arrivare alla diagnosi definitivi della malattia.
Cure e trattamenti della sudorazione notturna
Per curare in modo adeguato una situazione di sudorazione notturna che si ripete nel tempo, è necessario identificarne dapprima le cause. Se ad esempio alla base delle sudorazioni notturne c’è la menopausa, potrebbe essere utile la terapia ormonale sostitutiva o l’utilizzo di medicinali antipiretici, colinergici o antidepressivi.
Non esiste un unico trattamento generico e generalizzato, ma, per alleviare parzialmente la sintomatologia è possibile valutare con il medico il ricorso a:
- preparazioni topiche a base di sali di alluminio ad azione antitraspirante da applicare sulla cute;
- farmaci anticolinergici.
Nel caso di sudorazioni notturne unite a stati d’ansia o stress è necessario affrontare il problema alla radice, per esempio proponendo al paziente di seguire un percorso psicologico. In modo simile, se la causa dell’iperidrosi notturna è da rintracciare in uno stile di vita non corretto, con una dieta caratterizzata da portate eccessivamente piccanti o da un introito eccessivo di alcol e carboidrati, sarà necessario cambiare regime alimentare.
In ogni caso, il primo passo per cercare di limitare la produzione eccessiva di sudore notturno è dato dalle terapie mediche quando questo sia legato a patologie sottostanti come quelle appena descritte.
Fonti bibliografiche:
- Mayo Clinic, Night Sweats
- NHS, Night Sweats