Macchie sospette, pelle che si squama, unghie che cambiano colore e consistenza: se i piedi cominciano a presentare queste caratteristiche, potrebbe trattarsi di un’infezione micotica. I funghi ai piedi e alle unghie dei piedi sono un problema abbastanza diffuso al giorno d’oggi, che non va tuttavia trascurato dato che, a lungo andare, potrebbe non solo aggravarsi, ma anche diffondersi.
Per ridurre il rischio di contrarre infezioni micotiche è importantissimo adottare delle buone pratiche igieniche, ma non sempre questo può bastare. Nel malaugurato caso in cui si contragga un’infezione da funghi ai piedi bisogna subito correre ai ripari per evitare che la situazione si aggravi.
Scopri in questo articolo tutto quello che c’è da sapere sui funghi ai piedi: cosa sono, come si diffondono, come prevenirli e curarli.
Indice
Cosa sono i funghi ai piedi
Ogni punto della nostra pelle potrebbe diventare il luogo ideale per un fungo. In pratica, però, i funghi privilegiano parti diverse della cute in base alla loro natura. Ma il luogo ideale per lo sviluppo dei funghi rimangono le naturali pieghe cutanee del nostro corpo, dove generalmente ristagnano sudore e si crea umidità.
I nostri piedi sono tra le zone del corpo più esposte alle infezioni da funghi. Questa parte del corpo viene infatti esposta spessissimo ad ambienti umidi o potenzialmente contaminati che favoriscono la proliferazione dei funghi.
I funghi, chiamati anche miceti, non sono altro che un gruppo di microrganismi diffusi nell’ambiente, presenti anche sulla pelle dell’uomo. Normalmente non costituiscono alcun pericolo e non arrecano danni. Tuttavia, in particolari condizioni favorevoli alla loro proliferazione, è possibile che questi funghi possano trasformarsi in agenti patogeni invasivi provocando una micosi. L’infezione da fungo può colpire parti diverse del nostro corpo: cuoio capelluto, dorso, arti, volto, collo, inguine, tronco, e, in generale, le zone del corpo maggiormente propense al ristagno di sudore e all’umidità. I piedi, come anticipato in precedenza, sono quindi la zona più comune ad essere colpita dalle infezioni micotiche.
Anche se si tende a definire in modo generico l’infezione da funghi esistono in effetti due tipi di micosi che interessano maggiormente gli arti inferiori: la cosiddetta tinea pedis e la tinea unguium. Vediamo insieme quali sono le principali differenze fra queste due.
Forme più comuni di micosi ai piedi
L’infezione micotica da funghi tinea pedis, che colpisce i piedi, è maggiormente conosciuta con il nome di Piede d’atleta. Un tempo infatti ad esserne maggiormente colpiti erano coloro che portavano abitualmente scarpe da ginnastica, per l’appunto, gli atleti. Oggi però, con la moda delle sneakers e la diffusa abitudine a portare scarpe realizzate con materiali non traspiranti, sono in molti a soffrirne.
Il calore e l’umidità a cui i piedi sono spesso soggetti portano a favorire la proliferazione dei funghi chiamati dermatofiti. Questo tipo di fungo tende ad attaccare porzioni della cute e zone annesse, come le unghie, lì dove è abbondante la presenza di cheratina (una proteina che costituisce lo strato corneo della pelle e delle unghie) di cui si nutre.
Quando i dermatofiti attaccano le unghie si parla di tinea unguium o, più semplicemente, di onicomicosi. Bisogna precisare che, pur essendo i dermatofiti i principali funghi responsabili di onicomicosi, questa può, in un numero decisamente minore di casi, essere provocata anche da muffe e lieviti. Anche questi due microrganismi possono essere causa di infezioni micotiche.
Nel caso dell’onicomicosi i miceti si insinuano e proliferano nello spazio che si trova fra la lamina e il letto ungueale, provocando l’opacizzazione dell’unghia e il suo progressivo deterioramento. È molto più facile contrarre l’onicomicosi sulle unghie dei piedi che su quelle delle mani per il semplice fatto che i piedi, come abbiamo già ribadito sono più esposti alle condizioni che ne favoriscono la proliferazione.
Le cause più comuni dei funghi ai piedi
Come abbiamo più volte ribadito in precedenza, gli ambienti caldo-umidi favoriscono la proliferazione di dermatofiti, lieviti e muffe: agenti eziologici che causano generalmente la micosi ai piedi. Tuttavia, sono diversi e molto vari i fattori di rischio che portano all’insorgenza dell’infezione. Fra questi possiamo includere:
- la scarsa igiene personale;
- calzature occlusive e poco traspiranti;
- l’eccessiva sudorazione;
- variazione del pH cutaneo, spesso provocato dall’uso intenso e prolungato di detergenti molto aggressivi;
- lunghe terapie a base di antibiotici, che possono modificare la flora batterica favorendo la proliferazione di miceti;
- uso di farmaci a base di cortisone;
- obesità, che favorisce la proliferazione di miceti nelle pieghe cutanee che sono più numerose e profonde;
- diabete, che indebolisce le difese dell’organismo e provoca spesso nei soggetti affetti screpolature sulla pelle facilmente attaccabili dai miceti, specialmente sugli arti inferiore.
È soprattutto in estate che si riscontrano probabilità maggiori di contrarre i funghi ai piedi, non solo per le alte temperature e l’elevata umidità della stagione, ma anche per le “abitudini estive”. È molto più probabile infatti trovarsi in luoghi affollati come piscine, spiagge e spogliatoi: ambienti in cui basta anche solo una camminata a piedi scalzi per contrarre una micosi. Tuttavia non è escluso che si possa contrarre una micosi anche in altre stagioni dell’anno, per questo è importante seguire sempre delle corrette norme igieniche per prevenirne la comparsa. Ovviamente a volte questo può non bastare.
Sintomi della micosi ai piedi
Come si fa a capire se si è di fronte ad un’infezione da funghi? I sintomi, ovviamente, variano a seconda della zona coinvolta. Nel caso di tinea pedis le zone colpite saranno gli spazi fra le dita oppure la pianta dei piedi. Questo tipo di micosi si presenta all’inizio con macerazione della pelle, prurito e cattivo odore. Se non curata in tempo, l’infezione può portare a screpolature, sensazione di bruciore e prurito. In alcuni casi più gravi il soggetto colpito può accusare vescicole, ulcere e ragadi, lesioni che possono favorire infezioni secondarie. Inoltre, se non curata in tempo, la tinea pedis può favorire l’insorgenza dell’onicomicosi e diventare ancora più difficile da trattare.
L’unghia o le unghie affette da onicomicosi possono essere riconosciute facilmente in quanto diventano opache, tendono ad ispessirsi, emanare cattivo odore ed essere facilmente predisposti allo sfaldamento e alla rottura. Talvolta il colore dell’unghia può cambiare, diventando giallo o marrone scuro. Anche in questo caso, se non adeguatamente curata, l’infezione può provocare danni permanenti all’unghia e incidere negativamente sulla qualità della vita del soggetto. Anche l’onicomicosi è una patologia progressiva e può estendersi ad altre unghie e alle parti sane della pelle se non adeguatamente trattata.
Come comportarsi in caso si contraggano i funghi ai piedi
Cosa fare quindi se si ha il sospetto di aver contratto una micosi ai piedi? È buona norma rivolgersi immediatamente ad uno specialista medico. La diagnosi della micosi si basa sull’osservazione delle aree infette e sull’analisi dei sintomi. Frammenti di unghie, peli o pelle possono essere anche osservati al microscopio, per verificare la presenza di cellule fungine, o inseriti in terreni di coltura che favoriscono la moltiplicazione dei funghi e consentono di accertare esattamente di quale specie si tratti. Nel caso delle infezioni più gravi si procede anche ad un esame istologico delle parti di epidermide prelevate.
I funghi ai piedi sono curabili, ma il trattamento per avere efficacia deve essere stabilito in base al tipo di fungo patogeno responsabile dell’infezione e in base alla zona affetta dalla micosi.
Generalmente il medico prescrive al paziente farmaci antimicotici capaci di inibire la proliferazione dei funghi: sono da applicare localmente, sotto forma di gel, polveri o creme, o da assumere per bocca (via orale). Questo tipo di farmaci possono essere sia assunti per via orale che essere ad uso topico, cioè in forma di creme o smalti medicati da applicare sulla zona interessata. I farmaci ad uso topico sono più spesso utilizzati nel caso delle onicomicosi, mentre gli antifungini orali sono usati soprattutto per le micosi cutanee.
Le micosi delle unghie non sono facili da eliminare e non guariscono se non si interviene con farmaci appositi. I principi attivi più utilizzati sono clortrimazolo, miconazolo, terbinafina o ketoconazolo. La cura farmacologica di questo tipo di micosi è molto lunga perché l’unghia impiega da vari mesi a un anno per ricrescere completamente. Solo in casi molto gravi il medico potrebbe consigliare la rimozione completa dell’unghia.
Fonti bibliografiche:
- Istituto Superiore di Sanità, Micosi