I formaggi fanno davvero bene al fegato? Il parere dell’esperto

Secondo uno studio scientifico la spermidina contenuta nei formaggi, in particolare quelli stagionati, sarebbe efficace contro alcuni problemi del fegato. Quali sono le verità sul formaggio?

Pubblicato: 22 Maggio 2024 10:00

Biagio Flavietti

Farmacista e nutrizionista

Farmacista e nutrizionista, gestisce dal 2017 una pagina di divulgazione scientifica. Appassionato di scrittura ed editoria, lavora come Web Content Editor per alcune realtà del settore farmaceutico e nutrizionale.

La notizia è davvero sorprendente: secondo uno studio, condotto dai ricercatori della Texas A&M University, mangiare formaggio previene l’insorgere del cancro al fegato e allunga la prospettiva di vita. In questo articolo, esamineremo le proprietà della spermidina contenuta nei formaggi stagionati, il suo impatto sul fegato e come può contribuire a una vita più lunga e in salute. Ovviamente premettiamo da subito, che l’abuso di formaggi non è affatto un’elemento di salubrità della dieta, ma può portare a dislipidemie e altre problematiche fisiche. Questi alimenti, con le loro eventuali virtù benefiche, vanno inseriti all’interno di una dieta varia ed equilibrata. 

I formaggi nell’alimentazione di tutti i giorni

I formaggi sono alimenti derivati dal latte, ottenuti tramite la coagulazione delle proteine del latte, in particolare della caseina. Esistono numerose varietà di formaggi, ciascuna con caratteristiche nutrizionali uniche e un ruolo importante nell’alimentazione e nel benessere del corpo. Non bisogna associare l’idea di formaggio per forza a qualcosa di grasso e di dannoso per la salute di arterie e cuore, ma molti tipi di formaggio sono importanti per veicolare nutrienti fondamentali e completare una sane ed equilibrata alimentazione.

Tabella con valori nutrizionali di alcuni tipi di formaggio

Tipo di Formaggio Calorie (kcal/100g) Proteine (g/100g) Grassi (g/100g) Carboidrati (g/100g) Calcio (mg/100g)
Parmigiano Reggiano 431 36.0 29.0 0.0 1160
Mozzarella 280 20.0 20.0 2.0 505
Gorgonzola 353 21.4 29.3 2.3 420
Feta 264 14.2 21.3 4.1 493
Ricotta 174 11.3 13.0 3.0 207
Cheddar 402 25.0 33.0 1.3 721
Brie 334 20.7 27.7 0.5 184
Pecorino Romano 387 28.0 32.0 0.0 1200
Gouda 356 25.0 27.4 2.2 700

Che nutrienti veicolano i formaggi?

Proteine

I formaggi sono una fonte eccellente di proteine di alta qualità, contenenti tutti gli amminoacidi essenziali necessari per la crescita e la riparazione dei tessuti corporei e per andare a rifornire quello che è il pool amminoacidico necessario per tutte le funzioni del corpo.

Grassi

I formaggi contengono una quantità variabile di grassi, principalmente saturi. Il contenuto di grassi può influenzare il valore calorico del formaggio e deve essere considerato nel contesto di una dieta equilibrata. Questo è il fattore che più pesa sulla valutazione complessiva dei valori nutrizionali del formaggio e che lo portano ad essere escluso d numerose diete ipocaloriche e dimagranti. Si tratta, infatti, di un alimento ad alta densità calorica, che può apportare molte calorie per pochi grammi di alimento consumati.

Calcio

Il formaggio è una delle migliori fonti alimentari di calcio, essenziale per la salute delle ossa e dei denti. Il calcio presente nei formaggi è altamente biodisponibile, rendendolo particolarmente efficace per il mantenimento della salute ossea e delle articolazioni.

Vitamine

I formaggi contengono vitamine A, D, B2 (riboflavina) e B12, tutte essenziali per diverse funzioni corporee, tra cui la visione, il metabolismo e la formazione dei globuli rossi.

Ruolo dei formaggi nell’alimentazione e nel benessere del corpo

Il consumo delle giuste quantità di formaggi e lattici è fondamentale per il mantenimento di un buono stato di salute complessivo dell’organismo. Di seguito vengono riportare alcune delle funzioni che questo alimento con i suoi nutrienti costituenti può avere sul benessere dell’intero organismo umano:

Tabella con formaggi ad alto, medio e basso contenuto di grassi

Tipo di Formaggio Calorie (kcal/100g) Grassi (g/100g) Grassi Saturi (g/100g) Proteine (g/100g) Ca Contenuto di Grassi
Parmigiano Reggiano 431 29.0 18.0 36.0 1160 Alto
Mozzarella di Bufala 280 20.0 13.0 20.0 505 Medio
Gorgonzola 353 29.3 18.0 21.4 420 Alto
Feta 264 21.3 15.0 14.2 493 Alto
Ricotta 174 13.0 8.0 11.3 207 Medio
Cheddar 402 33.0 19.0 25.0 721 Alto
Brie 334 27.7 17.0 20.7 184 Alto
Pecorino Romano 387 32.0 21.0 28.0 1200 Alto
Gouda 356 27.4 17.0 25.0 700 Alto
Cottage Cheese 98 4.3 1.7 11.1 83 Basso
Quark 160 10.0 6.5 14.0 100 Medio
Ricotta Magra 138 8.0 5.0 11.3 157 Basso
Mozzarella Light 163 8.0 5.3 18.0 486 Basso
Feta Light 167 11.0 7.3 15.0 480 Basso

Scegliere formaggi con contenuti variabili di grassi permette di adattare il consumo di latticini alle esigenze nutrizionali individuali. È importante leggere le etichette nutrizionali e bilanciare il consumo di formaggi con altri alimenti per mantenere una dieta sana ed equilibrata, che non apporti troppi grassi e troppo sodio nel corpo.

Quanto formaggio mangiare?

Secondo i LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) forniti dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), il consumo di formaggi deve essere moderato per mantenere una dieta equilibrata e sana. In generale, le linee guida raccomandano:

Spermidina: fegato più sano, vita più lunga

Cos’è la spermidina?

La spermidina è una poliammina naturale che si trova in molti alimenti, tra cui soia, germe di grano, semi di sesamo, funghi e formaggi stagionati. Questa molecola svolge un ruolo cruciale nella biologia cellulare, partecipando alla sintesi di proteine e acidi nucleici e modulando numerosi processi cellulari, tra cui l’autofagia, un processo di pulizia delle cellule che rimuove i componenti danneggiati.

Fonti alimentari di spermidina:

Alimento Contenuto di Spermidina (mg/100g)
Germe di grano 243
Formaggi stagionati 19-35
Funghi 11-40
Soia e prodotti derivati 150-200
Semi di sesamo 45-65
Fegato di pollo 65
Frutta secca (es. nocciole) 20-25
Piselli 14
Broccoli 10
Cavolfiore 12

La ricerca americana ha messo in luce che formaggi stagionati, come il parmigiano reggiano e il grana padano, ma anche il brie e il cheddar, sono ricchi di una sostanza chiamata spermidina in grado di prevenire e bloccare la formazione di cellule cancerogene al fegato. Secondo lo studio, questa sostanza può aiutare il fegato a non incappare in particolare nel carcinoma epatocellulare e nella fibrosi epatica. Non solo, i topi a cui è stata somministrata in laboratorio la spermidina hanno visto aumentare la loro aspettativa di vita del 25%.

Applicando questo risultato all’uomo, l’aspettativa di vita passerebbe dagli 81 anni attuali ai 100 anni con l’assunzione di spermidina. Una buona notizia dunque per chi ama i formaggi. Va anche detto che lo stesso effetto sulla longevità lo si può riscontrare, sempre secondo il medesimo studio, consumando regolarmente funghi, soia, cereali integrali, mais e verdure. Visti i dati scientifici, c’è da augurarsi che avvengano dei piccoli cambiamenti nello stile di vita e nell’alimentazione umana che tengano in considerazione gli effetti della spermidina sulla salute del fegato e sulla durata della vita. Se ne sta studiando anche la possibilità di essere assunta attraverso degli integratori alimentari.

Quali sono quindi gli effetti della spermidina sul fegato?

Il fegato è un organo vitale con molteplici funzioni, tra cui la detossificazione, la sintesi di proteine plasmatiche e la produzione di bile. Studi sugli animali e su modelli cellulari hanno dimostrato che la spermidina può migliorare la salute del fegato attraverso diversi meccanismi:

  1. Protezione contro lo stress ossidativo: la spermidina è in grado di ridurre i livelli di stress ossidativo nelle cellule epatiche, proteggendo il fegato dai danni indotti dai radicali liberi .
  2. Promozione dell’autofagia: l’autofagia è un processo fondamentale per la rimozione delle cellule danneggiate e il mantenimento dell’omeostasi cellulare. La spermidina può stimolare l’autofagia, contribuendo così alla rigenerazione delle cellule epatiche e alla prevenzione di malattie epatiche croniche .
  3. Riduzione dell’infiammazione: la spermidina può modulare le risposte infiammatorie nel fegato, diminuendo la produzione di citochine infiammatorie e attenuando i danni causati da infiammazioni croniche .

Effetti della spermidina sulla longevità

La ricerca ha indicato che l’assunzione di spermidina può essere correlata a una vita più lunga e sana. Gli studi su modelli animali hanno mostrato che la spermidina può estendere la durata della vita attraverso vari meccanismi:

  1. Miglioramento della funzione mitocondriale: i mitocondri sono le centrali energetiche delle cellule e producono molecole di ATP (la moneta energetica del corpo). La spermidina migliora la funzione mitocondriale, aumentando la produzione di energia e riducendo l’accumulo di danni mitocondriali.
  2. Regolazione dei geni della longevità: la spermidina può influenzare l’espressione di geni associati alla longevità, come quelli coinvolti nei processi di autofagia e resistenza allo stress.
  3. Inibizione della senescenza cellulare: la senescenza cellulare è il processo attraverso il quale le cellule perdono la capacità di dividersi e funzionare correttamente. La spermidina può ritardare la senescenza cellulare, mantenendo le cellule funzionali per periodi più lunghi .

Anche l’igiene orale conta

Un altro curioso studio scientifico, questa volta condotto dall’Aarhus University Hospital in Danimarca, ha inoltre scoperto che pazienti che soffrono di patologie del fegato, potrebbero riuscire ad evitare gravi complicazioni semplicemente migliorando il modo in cui si lavano i  denti. Gengive infiammate, dovute a una scarsa igiene orale, possono infatti portare in circolo batteri che arrivando in un fegato malato potrebbero ulteriormente comprometterne l’attività. Ovviamente si tratta di studi da accertare e verificare con analisi ulteriori, che mettano in relazione il benessere del corpo con la microflora batterica orale e le condizioni delle gengive. 

 

Fonti bibliografiche

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