Formicolio alle mani: ecco cosa può nascondere questo disturbo

Il formicolio alle mani può essere provocato da diverse cause, alcune potenzialmente invalidanti. Meglio non trascurare questo sintomo

Pubblicato: 12 Maggio 2023 09:00

Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

Se si soffre di formicolio alle mani è consigliabile parlarne con il proprio medico di fiducia, perché dietro a questo sintomo, apparentemente banale, potrebbero nascondersi svariate cause non trascurabili.

Il formicolio alle mani si caratterizza per un’alterazione della sensibilità che può interessare anche l’intero arto superiore e una fastidiosa sensazione di intorpidimento, che possono accompagnarsi ad altri sintomi caratteristici come alterazioni nella percezione della temperatura o difficoltà motorie. Questo disturbo è spesso dovuto a cause transitorie ma, in alcuni casi, può celare patologie più serie, da diagnosticare per tempo e monitorare con attenzione.

Qual è la sintomatologia da verificare, quali possono essere le cause alla base del disturbo e come trattare adeguatamente questa fastidiosa manifestazione?

I sintomi del formicolio alle mani

Il formicolio è un disturbo che può colpire una o entrambe le mani. Può riguardare solamente le dita dell’arto e il palmo, oppure l’intera mano, ma a volte coinvolge anche il polso e il braccio. Chi sperimenta questa condizione generalmente lamenta un marcato intorpidimento della zona colpita, accompagnata da pizzicori e, talvolta, da un’alterata sensibilità delle dita.

Tra i sintomi più diffusi possono presentarsi: mani eccessivamente fredde o calde rispetto alla temperatura ambientale, senso di stanchezza e torpore, fino a vere e proprie fitte di dolore. Anche la scarsa sensibilità dell’arto al caldo o al freddo o il cambiamento di colore delle dita sono segnali da considerare.

Inoltre, al formicolio diffuso, si associa spesso una perdita di forza delle dita e un senso di debolezza, che possono manifestarsi con la difficoltà a tenere in mano gli oggetti. Le fitte di dolore possono comparire in concomitanza al formicolio o a breve distanza di tempo dall’inizio del torpore. Tali sintomi rendono spesso molto faticose le attività quotidiane, come mangiare, bere, pettinarsi, radersi, aprire le porte, guidare e così via.

Il formicolio alle mani può comparire in diversi momenti della giornata, anche in base alle cause che lo provocano. Ad esempio, può essere più frequente al mattino, dopo le ore di riposo, tipicamente quando è connesso alle scorrette posizioni assunte durante la notte, oppure presentarsi mentre si assumono posture specifiche o si compiono attività ripetitive (come, ad esempio, lavorare al PC).

Quanto durano i sintomi? Generalmente compaiono a intermittenza, durando per qualche ora per poi scomparire o protraendosi per qualche giorno consecutivo. Il formicolio alle mani può essere un episodio transitorio e isolato, oppure ripresentarsi con frequenza regolare. O ancora, può peggiorare e cronicizzarsi se non trattato adeguatamente, con le cure adeguate rispetto alle cause sottostanti.

Le cause del formicolio alle mani

Il formicolio alle mani può essere causato da molte differenti cause. Può trattarsi di un problema di poco conto e solamente passeggero, oppure può essere spia di una patologia. Tra le cause più frequenti e facilmente trattabili ci sono i traumi locali, la sindrome del tunnel carpale, le infiammazioni ai tendini causate da posture scorrette, sforzi intensi, attività ripetitive o lavori manuali che richiedono un prolungato impegno delle dita o del polso.

Ma, molto più raramente, dietro a questa condizione si possono celare patologie severe, che coinvolgono il sistema nervoso, l’apparato cardiovascolare, il sistema endocrino, quello digerente o quello immunitario. Un sintomo, quindi, che vale la pena analizzare meglio e non trascurare in nessun caso.

Le cause principali del disturbo

Tra le principali cause del disturbo, di entità relativamente poco grave, ci sono tutte le attività che causano infiammazione alle strutture che compongono la mano. Alcune professioni sono spesso correlate alla comparsa di formicolii, intorpidimenti o veri e propri traumi cronici dell’arto causati da movimenti reiterati: chi lavora al computer a lungo, ad esempio, può sperimentare problematiche connesse all’uso del mouse, come infiammazioni dei tendini che collegano i muscoli al pollice e ne consentono il movimento.

Anche chi effettua ogni giorno, per hobby o lavoro, movimenti precisi e ripetitivi con le mani, oppure chi è esposto a vibrazioni o temperature eccessivamente basse, può incorrere in tendiniti e problematiche simili che, nel tempo, rischiano di limitare la produttività e di diventare invalidanti se non trattate per tempo.

Il formicolio alle mani può essere associato alla sindrome del tunnel carpale, caratteristica di chi esegue quotidianamente lavori ripetitivi (impiegati informatici, sarti, disegnatori, cuochi e così via). Il tunnel carpale è una struttura anatomica, situata tra il polso e il palmo della mano, nella quale scorre il nervo mediano, deputato a trasmettere le informazioni sensitive e motorie di una parte della mano. A volte accade che il lume del canale si restringa, oppure che le strutture al suo interno risultino compresse per le più svariate cause.

Succede, quindi, che il nervo mediano subisca una compressione che comporta i sintomi tipici della patologia, come formicolio, intorpidimento, scarsa sensibilità, dolore e disfunzionalità motorie soprattutto nell’attività prensile del pollice, problematiche che si accentuano comunemente di notte. A generare la sindrome possono essere tendiniti e infiammazioni, ma anche traumi al polso, oppure cambiamenti ormonali, diabete, ipotiroidismo e malattie artrosiche.

A volte anche uno sforzo eccessivo può scatenare intorpidimenti e formicolii, così come il mantenimento di posture scorrette durante la notte. Questo può causare una riduzione dell’apporto di ossigeno agli arti o una compressione dei nervi, entrambi fattori che conducono alla comparsa di formicolii diffusi alle mani.

Le possibili cause patologiche del formicolio alle mani

I casi in cui il formicolio alle mani risulta essere la spia di patologie sistemiche sono rari, ma non vanno assolutamente sottovalutati. Tra le cause del formicolio può esserci il diabete mellito, che può causare neuropatia diabetica. In questo caso il disturbo è accompagnato da prurito o bruciore e ha una tipica distribuzione a guanto.

A volte il problema è associato a disfunzioni del sistema circolatorio e malfunzionamenti vascolari, come il fenomeno di Raynaud. Tipicamente, in questo caso, i sintomi interessano entrambe le mani e spesso spingono il paziente a richiedere un consulto con un medico specialista.

I disturbi cardiaci sono tra le possibili origini del formicolio alle mani, così come l’ipotensione, un altro motivo per cui questo disturbo non va mai preso sottogamba.

Non solo, alla base del formicolio potrebbero esserci delle lesioni nervose, così come neuropatie centrali o periferiche, che necessitano di approfondimenti per essere diagnosticate e trattate.

Patologie severe e degenerative, come la sclerosi multipla, possono avere come campanello d’allarme i formicolii agli arti. Inoltre, questa problematica, può essere espressione di processi degenerativi artrosici o di importanti problemi alla colonna vertebrale (soprattutto nella zona cervicale).

Tra le possibili motivazioni del formicolio agli arti ci sono anche: stati di stress, ansia, panico, agitazione o altre condizioni emotive. Ad esempio, l’iperventilazione generata dagli attacchi di panico è in grado di causare parestesie non solo alle mani, ma anche ai piedi, provocando anche spasmi e un importante senso di debolezza.

Alcune categorie di farmaci possono provocare formicolii alle mani, potenziale effetto collaterale di alcuni antiepilettici, anestetici, sedativi o antibiotici. Anche le carenze vitaminiche possono portare alla comparsa di questo tipo di sintomi (ad esempio, possono manifestarsi in presenza di una carenza di vitamina B12).

Le disfunzioni alla tiroide (come l’ipotiroidismo o la tiroidite autoimmune di Hashimoto) conducono spesso alla comparsa di formicolii, intorpidimenti e parestesie, così come alcuni tumori e specifiche infezioni, quali l’epatite B o C, l’HIV o il fuoco di Sant’Antonio. Se il formicolio si verifica durante la gravidanza, a queste cause, potrebbe aggiungersi la ritenzione idrica.

Anche l’abuso di alcol facilita la comparsa di problemi di sensibilità e funzionalità motoria alle mani e, infine, tra i disturbi correlati alla comparsa di formicolii intensi e prolungati ci sono la fibromialgia, la celiachia o alcune tipologie di avvelenamento, come quella da metalli.

Formicolio alle mani: quando preoccuparsi?

È bene avvisare tempestivamente il proprio medico curante quando il formicolio, il dolore o l’intorpidimento compaiono all’improvviso, sono particolarmente intensi, si presentano a intermittenza o sono conseguenti a un trauma o a un incidente.

Inoltre, è importante rivolgersi quanto prima a uno specialista o al servizio di emergenza, se la sintomatologia si accompagna ad altri sintomi quali: mal di testa, debolezza, paralisi, vertigini, confusione, eruzioni cutanee o perdita del controllo intestinale.

I formicolii agli arti possono rendere difficoltosa la vita quotidiana ed è assolutamente necessario contattare il proprio medico quando il formicolio risulta frequente e fastidioso.

Come trattare il formicolio alle mani

Per contrastare efficacemente il formicolio agli arti è bene rivolgersi a uno specialista che sappia identificare la causa e indicare la terapia più adatta caso per caso. Infatti, il formicolio alle mani non è una patologia a sé stante, ma è solamente uno dei sintomi di patologie da scoprire e curare con la massima tempestività.

Il medico di fiducia effettuerà un’anamnesi completa del paziente e potrà prescrivere gli esami diagnostici ritenuti più utili a una diagnosi corretta. Ad esempio, è possibile effettuare ecografie, radiografie o elettromiografie, per andare a fondo del problema e tentare di riconoscerne le cause scatenanti.

Quando la patologia è di lieve entità e i suoi sintomi non causano grandi problematiche nelle attività di ogni giorno, può essere sufficiente applicare farmaci antinfiammatori o antidolorifici topici, oppure assumere la formulazione sistemica, se il dolore e i fastidi risultano scarsamente sopportabili. Lo specialista può indicare al paziente di indossare tutori ah hoc o di rivolgersi ad un fisioterapista, per l’esecuzione di terapie ad ultrasuoni, cicli di laser terapia o altre cure specifiche. Un bravo fisioterapista può anche eseguire (o insegnare al paziente) i migliori esercizi orientati alla diminuzione del dolore e alla riduzione dell’infiammazione, per lenire la sensazione di formicolio e intorpidimento.

Tali terapie possono essere risolutive o solamente un modo valido per alleviare i sintomi e dovrebbero essere continuate per un periodo di tempo medio-lungo prima di portare a risultati soddisfacenti. Qualora ciò non dovesse avvenire, è possibile optare per un intervento chirurgico, per risolvere i casi più gravi che comportano severe perdite di sensibilità, formicolii, dolori e impotenze funzionali.

Qualora, invece, connessa alla sintomatologia ci fosse una patologia più grave e complessa, sarà un medico esperto a consigliare il migliore approccio terapeutico e il percorso più adatto verso la guarigione, che potrà comprendere una combinazione di interventi farmacologici, operazioni chirurgiche e cambiamenti nello stile di vita.

Fonti bibliografiche

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