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Perché viene il raffreddore
Il raffreddore che ci colpisce nei mesi freddi dell’anno è generalmente di origine virale, dunque è una conseguenza dell’infezione. Quando fa freddo, infatti, trascorriamo molto più tempo in locali chiusi e poco areati, a contatto con altre persone che possono essere portatrici di virus respiratori, dunque contagiose. A questo si aggiunge una riduzione delle difese immunitarie a livello delle vie aeree provocata dal freddo e dall’aria secca e a livello generale dal calo delle temperature che rappresenta una fonte di stress per tutto l’organismo.
Tutti questi fattori favoriscono l’infezione e, quando l’apparato respiratorio viene a contatto con il virus, si scatenano i primi sintomi del raffreddore che includono starnuti frequenti e aumento della produzione di muco, secreto a scopo protettivo e con l’intento di liberare le vie aeree dal virus. Inizialmente il muco appare piuttosto liquido e trasparente, ma con il passare dei giorni può divenire più denso e cambiare colore, ostruendo il naso, dunque il sintomo tipico del raffreddore è proprio il naso chiuso. L’infiammazione porta anche a narici arrossate e a un senso di spossatezza simile a quando si ha la febbre.
Per quanto possa essere fastidioso, il raffreddore non è un’infezione grave; nella maggior parte dei casi si guarisce dal raffreddore in una settimana circa e solo raramente può avere complicazioni. Purtroppo non esiste una cura per il raffreddore ma, se si interviene ai primi sintomi con rimedi efficaci per farlo passare, i sintomi possono regredire più velocemente.
Prevenire il raffreddore
Come abbiamo visto, i sintomi del raffreddore compaiono quando le vie aeree vengono a contatto con virus che scatenano una risposta immunitaria. Generalmente a causare il raffreddore sono i rinovirus, ma in alcuni casi può essere conseguenza di un’infezione da Coronavirus o Adenovirus. Questi virus vengono a contatto con le vie aeree attraverso le secrezioni di una persona infetta, quindi attraverso le goccioline emesse durante gli starnuti o i colpi di tosse, oppure quando ci si tocca il naso, la bocca o gli occhi con le mani e queste sono venute a contatto poco prima con il virus.
Il modo migliore per prevenire il raffreddore è dunque quello di evitare contatti stretti con persone che presentano i sintomi e lavarsi le mani con una certa frequenza. È possibile ricorrere a rimedi naturali che aumentano le difese immunitarie come l’echinacea, l’astragalo, l’eleuterococco ma questo non è sufficiente a prevenire il raffreddore; semmai, i rimedi naturali possono essere utili per contrastare il raffreddore ai primi sintomi e a fare in modo che questi siano più lievi e meno duraturi.
Rimedi per farlo passare
I rimedi più efficaci per far passare il raffreddore agiscono riducendo l’infiammazione e aiutando l’organismo a liberarsi più in fretta del virus responsabile dell’infezione. Per trarre benefici dai rimedi naturali contro il raffreddore è però indispensabile intervenire ai primi segnali di malessere, quando si notano i primi starnuti e l’inizio di un aumento di muco trasparente e liquido. Un intervento tempestivo consente di far passare il raffreddore in pochissimi giorni evitando l’aggravamento dei sintomi.
Antinfiammatori e immunostimolanti naturali
Quando si ha il raffreddore è possibile ridurre l’infiammazione e sostenere le difese immunitarie grazie ad antinfiammatori e immunostimolanti naturali. In questo modo si aiuta il corpo a reagire meglio e a guarire prima, riducendo i fastidiosi sintomi del raffreddore. Rimedi naturali efficaci in questo senso sono la Spirea ulmaria o Filipendula ulmaria, chiamata olmaria o spirea; la si assume sotto forma di tintura madre al dosaggio di 30-40 gocce diluite in mezzo bicchiere di acqua, due o tre volte al giorno. Alla spirea si può associare la radice di astragalo, sotto forma di decotto da preparare con un cucchiaio di radice spezzettata ed essiccata e da bere due o tre volte al giorno. Entrambi i rimedi si acquistano in erboristeria e sono facilmente reperibili a prezzi contenuti. Anche la tintura madre di propoli, da assumere due o tre volte al giorno diluendone un cucchiaino raso in mezzo bicchiere di acqua, è molto efficace per combattere raffreddore e stati influenzali. Sembra poi che la vitamina C possa contribuire a sostenere le difese immunitarie e guarire più rapidamente dal raffreddore. Per aumentare l’apporto di vitamina C quando si ha il raffreddore è possibile consumare quantità maggiori di frutta fresca, verdura cruda, spremute d’arancia o assumere integratori di vitamina C isolata o di rosa canina, fonte naturale di questa vitamina.
Lavaggi nasali
Tra i rimedi migliori contro il raffreddore troviamo senza dubbio i lavaggi nasali. Si tratta di una pratica che ci arriva dalla medicina ayurvedica, antica medicina tradizionale indiana, e consiste nel semplice lavaggio delle narici con acqua salata. I lavaggi nasali si possono effettuare con diversi strumenti: nella tradizione ayurvedica si utilizza la Lota Neti, conosciuta anche come Neti Pot. La lota è una sorta di piccola teiera in ceramica, rame o plastica, dotata di un lungo beccuccio che si inserisce nelle narici. Una volta riempito il recipiente con una soluzione salina, ci si sistema sul lavabo, con la testa inclinata da un lato; si inserisce il beccuccio della Lota nella narice più in alto e si fa scorrere il liquido all’interno della narice più in basso, dopodiché si ripete l’operazione dall’altro lato. I lavaggi nasali sono utili in caso di raffreddore poiché, oltre alla blanda azione disinfettante, aiutano a ripulire meccanicamente le narici, eliminando il muco in eccesso. Oltre che con la Lota, le docce nasali possono essere effettuate con una siringa senza ago acquistabile in qualsiasi farmacia o con apposite soluzioni spray pronte all’uso a base di acqua e sale, acqua termale o acqua di mare, o anche con dispositivi da collegare all’aerosol, sempre reperibili in farmacia. I lavaggi nasali possono essere effettuati tutti i giorni o anche due volte al giorno quando si ha il raffreddore e si sente il bisogno di liberare il naso chiuso.
Latte, miele e spezie
Latte, miele e spezie è un rimedio della nonna molto efficace quando si ha il raffreddore. Il latte caldo, unito alle proprietà di alcune spezie dall’azione antinfiammatoria e al miele, con proprietà lenitive, aiuta moltissimo a ridurre i sintomi del raffreddore e anche a prevenire mal di gola e tosse che spesso compaiono in seguito all’infezione.
Per preparare questo rimedio occorre procurarsi una miscela di spezie in erboristeria, che contenga chiodi di garofano, cannella, anice stellato e scorze di arancio e limone ed eventualmente anche altre spezie come il ginepro. Dopo aver aggiunto un cucchiaino della miscela a una tazza di latte, si uniscono un cucchiaio di miele e mezzo cucchiaino di curcuma in polvere (o un pezzo di radice di curcuma fresca), si mette sul fuoco, si porta a bollore e infine si filtra e si beve caldo. Chi non beve latte vaccino può sostituirlo con una bevanda vegetale come il latte di soia o di mandorle. Se ne possono consumare da una a tre tazze al giorno ed è particolarmente benefico la sera prima di andare a dormire, per conciliare il sonno.
Oli essenziali
Gli oli essenziali hanno azione antimicrobica e molte essenze sono balsamiche, dunque quando si ha il raffreddore è un’ottima idea diffonderli nell’ambiente sia per ripulire l’aria sia per liberare il naso e respirare meglio. Oli essenziali efficaci contro il raffreddore sono quelli di eucalipto, timo, pino, ma anche quelli di rosmarino, ginepro e tea tree. Si possono usare da soli o in miscela tra loro fino a un massimo di tre, aggiungendone circa dieci gocce in totale all’acqua del diffusore o del bruciatore. Diffusi nel corso della giornata o durante la notte sono davvero molto utili per ridurre i sintomi del raffreddore e guarire più in fretta. Gli oli essenziali si acquistano in erboristeria ed esistono anche miscele già pronte formulate proprio per combattere il raffreddore.