Curva tonometrica: cos’è, come si svolge, preparazione

La curva tonometrica è un test oftalmico che misura le variazioni della pressione intraoculare nel tempo per diagnosticare e monitorare il glaucoma

Pubblicato: 19 Aprile 2024 15:29

Carlotta Dell'Anna Misurale

Medico

Laureata in Medicina, appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

Il termine “pressione intraoculare” o IOP, acronimo di “Intraocular Pressure” in inglese, si riferisce alla pressione normalmente esistente all’interno dell’occhio, risultante dall’equilibrio tra la produzione e il drenaggio dell’umor acqueo, il fluido che si trova naturalmente nella parte anteriore dell’occhio.

In un individuo in buona salute, la pressione intraoculare varia dai 10 ai 21 mmHg (millimetri di mercurio). Qualora durante un controllo oculistico si riscontrino valori elevati di questa pressione o si presentino sintomi che ne suggeriscono un’alterazione – come aloni visivi, dolore oculare, nausea, sensibilità alla luce (fotofobia), limitazione del campo visivo o calo della capacità visiva, specie se esiste una predisposizione familiare al glaucoma – è essenziale eseguire la misurazione della curva tonometrica. Questo esame, che si svolge senza dolore, è fondamentale per l’oculista al fine di diagnosticare correttamente l’ipertensione oculare e prevenire il suo aggravarsi in glaucoma, una patologia che, nelle sue manifestazioni più severe, può provocare danni significativi al nervo ottico.

Cos’è la curva tonometrica e a cosa serve

Come anticipato, la rilevazione della curva tonometrica evidenzia il variare della pressione intraoculare. La misurazione viene effettuata in genere quattro volte nell’arco di 24 ore tramite l’utilizzo di una specifica apparecchiatura: il tonometro.

La curva tonometrica rappresenta uno strumento diagnostico preciso che traccia l’andamento della pressione intraoculare nell’arco di una giornata, fornendo indicazioni cruciali per la diagnosi. Un livello adeguato di pressione intraoculare è fondamentale per prevenire danni alle cellule oculari, in particolare a quelle del nervo ottico. Se sottoposte a pressioni elevate per periodi prolungati, queste cellule possono degenerare o andare incontro a processi di apoptosi, ovvero morte cellulare programmata.

L’ipertensione intraoculare rappresenta il fattore di rischio principale per lo sviluppo del glaucoma, una malattia che può portare alla perdita progressiva della vista. Per tale motivo, il monitoraggio regolare della pressione intraoculare è vitale per rilevare per tempo eventuali variazioni che potrebbero indicare l’insorgenza o il progredire di questa patologia.

Preparazione e durata dell’esame della curva tonometrica

L’esecuzione dell’esame di misurazione della curva tonometrica non prevede una particolare preparazione ed è in genere piuttosto veloce e indolore. In ogni caso, per renderlo ancor più sopportabile, al paziente possono essere somministrate alcune gocce di collirio anestetico  unite ad un colorante fluorescente (la fluorescina), motivo per cui è di fondamentale importanza che quest’ultimo informi il medico dell’eventuale presenza di allergie o intolleranze.

Il tempo necessario alla misurazione della pressione intraoculare è veramente breve (10/15 secondi per occhio), ma bisogna considerare che l’esame completo di misurazione della curva tonometrica consiste in quattro misurazioni prese in momenti differenti.

Differenti tonometri e tecniche

Il tonometro ad applanazione di Goldmann è lo strumento attualmente più diffuso nei centri ospedalieri e rappresenta la tecnologia di riferimento per la misurazione della pressione intraoculare. La tecnica di misurazione attuata da questo tonometro avviene mediante una leggera pressione dello strumento sul bulbo oculare, motivo per cui la pratica deve essere eseguita solo ed esclusivamente da un medico oculista specializzato.

Il tonometro a soffio è la tecnologia che invece permette di eseguire una misurazione della curva tonometrica come screening di massa. Anche chiamata tecnica “senza contatto”, non richiede il contatto tra l’occhio e lo strumento; la misurazione viene effettuata mediante l’emissione di un lieve getto d’aria compressa. Importante per un primo screening, la tonometria a soffio non può comunque essere considerata attendibile quanto quella ad applanazione.

Il tonometro di Pascal si basa su un principio simile al tonometro di Goldmann, ma – a differenza di quest’ultimo – è specificamente indicato per pazienti che si sono già sottoposti a chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri o ad altri interventi che hanno coinvolto la cornea.

Quali pazienti possono effettuare la curva tonometrica?

L’esame è adatto a tutti i pazienti, senza distinzione. L’unica discriminazione si verifica a livello di pazienti che hanno in passato subito interventi alla cornea, i quali saranno trattati con un diverso tonometro.

La curva tonometrica è raccomandata nei pazienti senza sintomi manifesti ma che presentano fattori di rischio per lo sviluppo del glaucoma, nonché in quelli già in trattamento con farmaci ipotonizzanti oculari, quando vi sono incertezze sulla loro efficacia.

La valutazione è importante sia per individui con patologie oculari che per i soggetti sani, dato che un’alterazione della pressione oculare può non manifestare sintomi evidenti, rendendo così gli esami strumentali l’unico mezzo per rilevare variazioni potenzialmente dannose in tempo utile.

Alcuni sintomi e fattori di rischio da monitorare includono:

È importante sottolineare che l’ipertensione intraoculare è spesso asintomatica o presenta segni subdoli, difficilmente riconoscibili dal paziente e talvolta attribuiti erroneamente a problemi minori.

Un controllo periodico può dunque aiutare a prevenire danni più seri all’occhio e al nervo ottico, evitando così l’aggravarsi di condizioni che possono compromettere la vista a lungo termine.

Eventuali controindicazioni

L’esame di misurazione della curva tonometrica non è invasivopericoloso o doloroso. Per questo non sono di norma previste eventuali controindicazioni. L’utilizzo del tonometro a soffio non prevede il contatto tra lo strumento e il bulbo oculare, scongiurando possibili trasmissioni batteriche. L’utilizzo del tonometro di Pascal è reso sicuro dal ricambio dell’involucro monouso in gomma che ricopre il cono di misurazione, mentre il tonometro di Goldmann viene sterilizzato con soluzione disinfettante.

Fonti bibliografiche:

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963