Conta cellule endoteliali: che cos’è, preparazione

La conta delle cellule endoteliali è una procedura diagnostica che misura il numero e la densità delle cellule endoteliali della cornea, essenziali per mantenere la trasparenza corneale e la funzione visiva, utilizzando un microscopio speculare

Pubblicato: 3 Giugno 2024 11:29

Chiara Sanna

Ottico

Diplomata in Ottica e Optometria, è abilitata ed esercita la professione di Ottico, affiancandola al proseguimento dei suoi studi in Scienze Infermieristiche.

La conta delle cellule endoteliali è un esame che viene effettuato con un microscopio speculare e non è invasivo. Consente di effettuare in modo accurato un’analisi morfologica e numerica delle cellule endoteliali che formano lo strato più profondo della cornea.

Cos’è la conta delle cellule endoteliali

La conta endoteliale è l’esame con cui si analizza lo strato di cellule più profondo della cornea (endotelio corneale), indispensabile per la salute e per la trasparenza della cornea stessa.

Con questo esame, in particolare, si misura la vitalità, la forma, la densità, le dimensioni e la variabilità di queste cellule.

Con la conta endoteliale si misura il grado di salute delle cellule dell’endotelio corneale con una duplice finalità: per predisporre azioni protettive in vista di interventi chirurgici e, dal punto di vista della prevenzione, per contrastare le patologie che potrebbero interessare la cornea.

A cosa serve la conta delle cellule

Perché fare questo esame? La conta delle cellule endoteliali risulta utile in alcuni casi particolari in cui è necessario verificare l’efficienza dell’endotelio corneale. Solitamente la biomicroscopia corneale viene prescritta in caso di interventi chirurgici che provochino stress potenziali sulla cornea, per mettere in atto delle eventuali azioni protettive aggiuntive, per prevenire e contrastare alcune patologie che interessano la cornea.

Il test viene effettuato di solito prima di un intervento di cataratta, per valutare la tolleranza dell’occhio. Può essere utile per documentare lo stato corneale prima e dopo un trapianto, viene inoltre consigliato in caso di patologie corneali e nella chirurgia refrattiva. In alcune patologie della cornea, come la Distrofia di Fuchs, in cui si realizza una riduzione precoce della densità delle cellule endoteliali, è importante realizzare questo esame per monitorare l’andamento della malattia.  

Come si effettua la conta delle cellule endoteliali

La conta delle cellule endoteliali si svolge fotografando la superficie interna della cornea tramite l’uso di una fotocamera computerizzata. Il paziente viene fatto sedere su uno sgabello, deve poi appoggiare la fronte e il mento su alcune strutture e fissare per alcuni secondi una sorgente luminosa. Nel frattempo, una telecamera realizzerà diverse fotografie della cornea. In seguito, il computer elaborerà le informazioni raccolte e il medico potrà effettuare una diagnosi.

Durante l’esecuzione della conta endoteliale il paziente è seduto su uno sgabello e ha mento e fronte appoggiati ad appositi supporti. In questa posizione deve fissare per alcuni secondi una sorgente luminosa mentre una telecamera computerizzata scatta una serie di fotografie della cornea.

Le immagini ottenute vengono in seguito elaborate da un computer, con individuazione dell’eventuale patologia riscontrata e indicazione della diagnostica a questa collegata.

Preparazione all’esame

La conta delle cellule endoteliale non richiede una particolare preparazione. La dilatazione della pupilla infatti non è necessaria, basterà fissare la mira luminosa per ottenere tutte le informazioni necessarie. In ogni caso è importante che, per almeno pochi secondi, il paziente rimanga con l’occhio fermo per consentire al microscopio speculare di fare il suo lavoro.

L’esame può essere eseguito con due metodi: quello non a contatto prevede esclusivamente che il paziente rimanga con l’occhio spalancato a fissare la luce mentre l’operatore acquisisce l’immagine. Il metodo a contatto invece richiede l’installazione di una goccia di anestetico. In questo caso ci sarà il contatto di una piccolissima sondina con la superficie oculare, per rilevare i dati necessari all’esame.

A che età effettuare la conta endoteliale? Non esistono limiti e possono sottoporsi a questo esame anche i bambini, l’importante è che siano in grado di collaborare e di seguire le istruzioni del medico.

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