Calli ai piedi: cosa sono e come prevenirli

I calli ai piedi sono ispessimenti della pelle causati da pressione o attrito ripetuti, spesso dovuti a calzature inadeguate o attività fisica intensa, che possono provocare dolore e disagio

Pubblicato: 21 Maggio 2024 08:02

Carlotta Dell'Anna Misurale

Medico

Laureata in Medicina, appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

I calli rappresentano una forma di lesione cutanea che si verifica tipicamente sulla pianta del piede e che è spesso indotta da fattori meccanici. Questo fenomeno può essere il risultato di posture inappropriate o di anomalie nella struttura corporea, che esercitano una pressione eccessiva in specifiche aree del piede durante il movimento o in posizione statica.

Inoltre, la comparsa dei calli può essere facilitata dalla presenza di determinate condizioni mediche, tra cui il diabete, una patologia che può alterare la normale distribuzione del peso sul piede a causa della perdita di sensibilità e cambiamenti nella forma del piede stesso.

La prevenzione e il trattamento dei calli richiedono un approccio attento e personalizzato, che può includere la correzione delle abitudini posturali, l’uso di calzature adeguatamente ammortizzate e su misura, e l’attenzione medica per gestire le condizioni di salute di base che possono influenzare la loro formazione.

Calli e duroni sono la stessa cosa?

Talvolta si pensa che calli e duroni siano sinonimi, ma in realtà non è così. I duroni sono ispessimenti della pelle a causa di un processo di ipercheratosi. A differenza del callo, che si forma improvvisamente e può provocare anche dolore, il durone si sviluppa a seguito sfregamenti o compressioni prolungate nel tempo.

Ne consegue, quindi, che il durone non solo non risulta doloroso, ma rende una determinata zona del piede quasi insensibile. Ciò avviene poiché la lesione del callo si trasforma, attraverso un meccanismo di protezione, producendo cellule cutanee in eccesso. La pelle del piede con il durone appare quindi ispessita, secca, rigida, e molto spesso presenta una discromia tendente al colore giallo. Solitamente le zone più colpite sono la plantare anteriore, la parte posteriore del tallone e anche le dita.

A chi vengono i calli?

I calli possono colpire chiunque, sia il bambino, sia l’adulto o l’anziano. Sono molto comuni, anche perché i nostri piedi sono frequentemente oggetto di traumi o costrizioni. Dall’aspetto irregolare, talvolta ruvido e rugoso, il callo può diventare invalidante quando comporta dolore e il conseguente cambio della propria postura fisiologica. Una postura alterata dalla presenza di un callo porterà ulteriori problemi: per questo è fondamentale trattare i calli il prima possibile, senza dimenticare le modalità di prevenzione, di cui parleremo fra poco.

I calli più comuni sono, come abbiamo visto, i calli da attrito. Questi si formano a causa di insulti locali ripetuti, pressioni anomale e sfregamenti del piede su scarpe non idonee. Tuttavia, una percentuale di calli si forma a causa di alcune condizioni patologiche, come ad esempio il diabete.

Calli e diabete: una strana connessione

Il diabete è una patologia che comporta tante conseguenze sulla salute dell’individuo. Seppur non costituiscano un disturbo invalidante, i calli possono essere presentarsi nel paziente diabetico. Questi sono dovuti alle alterazioni metaboliche, che andando ad agire negativamente sui vasi sanguigni causano l’ispessimento della pelle del piede. Diverso, ovviamente, è “il piede del diabetico”, un’altra complicanza del diabete, che comporta una grave alterazione dell’estremità dell’arto.

Come si previene la formazione di un callo?

Ci sono molti modi che permettono di prevenire la formazione di un callo e il conseguente fastidio che ne deriva. Vediamo di fare un piccolo elenco di comportamenti virtuosi che possono prevenire l’insorgenza della patologia:

Trattamenti contro i calli: come eliminarli

È possibile adottare diversi trattamenti per gestire i calli, focalizzandosi in particolare sull’uso di prodotti cheratolitici che favoriscono l’esfoliazione dello strato superficiale della pelle. Questi prodotti possono includere ingredienti attivi come l’acido glicolico, i beta-idrossiacidi, l’acido salicilico e l’urea, che aiutano a sciogliere le aderenze tra le cellule morte della pelle, facilitando così la loro rimozione.

Per l’asportazione meccanica dei calli, è possibile utilizzare strumenti specifici come rasoi per calli, che rimuovono delicatamente la parte più spessa e indurita. Dopo tale procedura, è consigliabile applicare creme o pomate lenitive per nutrire e proteggere la pelle sottostante, prevenendo irritazioni ulteriori.

Tra gli altri metodi di trattamento, si includono applicazioni di agenti chimici esfolianti e l’uso di strumenti leviganti, come la pietra pomice, che permette di ridurre gradualmente lo spessore del callo attraverso un’azione di sfregamento delicata.

In situazioni in cui i calli causano dolore persistente o complicazioni, il medico potrebbe valutare l’opportunità di un piccolo intervento chirurgico. Questa soluzione viene presa in considerazione per correggere le anomalie strutturali che contribuiscono alla formazione del callo, mirando così a risolvere il problema alla radice e a prevenire la ricomparsa.

In ogni caso, è essenziale consultare un professionista sanitario per scegliere il trattamento più adatto, soprattutto in presenza di condizioni sottostanti come il diabete, che possono complicare la gestione dei calli e richiedere un approccio terapeutico specializzato.

Fonti bibliografiche:

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