Si può bere acqua prima delle analisi del sangue?

Alcuni esami del sangue devono essere eseguiti dopo un digiuno di alcune ore, ma è possibile bere acqua prima delle analisi?

Pubblicato: 14 Settembre 2018 15:09Aggiornato: 24 Novembre 2022 10:44

Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Le analisi a digiuno

Diverse analisi del sangue devono essere eseguite dopo un digiuno prolungato. Normalmente, non si dovrebbe mangiare per circa otto-dodici ore prima del prelievo, motivo per cui in genere gli esami del sangue si fanno al mattino a poche ore dal risveglio e senza aver fatto colazione. Tra le analisi che richiedono di presentasi a digiuno troviamo i test che misurano i livelli di colesterolo e trigliceridi e la glicemia ma anche le analisi effettuate per valutare la funzionalità epatica e renale come le transaminasi e la creatinina. Altri esami del sangue e test di laboratorio, invece, non richiedono un digiuno, ma a volte è necessario escludere alcuni alimenti, che vengono comunque indicati dal medico; è il caso ad esempio di alcuni esami delle feci o del breath test, un test che consente di verificare l’intolleranza al lattosio.

Come mai alcune analisi del sangue vanno eseguite a digiuno? I test si fanno a stomaco vuoto per non alterare i risultati. Una colazione o un normale pasto include infatti alimenti che forniscono grassi, carboidrati e proteine, macronutrienti che vengono assorbiti a livello dell’intestino ed entrano in circolo sotto forma di glucosio, amminoacidi e lipoproteine contenenti i lipidi. Chiaramente, se misurassimo valori come la glicemia dopo un pasto, otterremmo risultati ben diversi rispetto quelli registrati a digiuno, ma una glicemia alta a seguito dell’introduzione di cibo non indica un pericolo per la salute. Ecco perché per molti esami del sangue è bene rispettare un digiuno abbastanza prolungato.

Oltre al cibo, attenzione anche a caramelle e gomme da masticare, prodotti che normalmente contengono molti zuccheri e che dunque possono alterare i risultati. Per alcune analisi del sangue andrebbe evitato anche il fumo di sigaretta, inclusa la sigaretta elettronica. Quando si hanno in programma analisi del sangue al mattino, sarebbe inoltre preferibile cenare con alimenti leggeri, non eccessivamente grassi o calorici ed evitare il consumo di bevande alcoliche.

Bere acqua prima delle analisi

Prima di eseguire il prelievo per le analisi del sangue è sempre possibile bere acqua, a meno che il medico non abbia espressamente indicato diversamente. L’acqua non influenza i risultati degli esami del sangue perché i minerali in essa presenti non incidono sui valori che vengono misurati dai test. Bere acqua prima degli esami del sangue non solo non è controindicato, ma potrebbe anche offrire alcuni vantaggi per il test. Innanzitutto bere acqua prima delle analisi può aiutare a percepire un po’ meno la fame e a sopportare meglio il digiuno che dovrà essere prolungato oltre le proprie abitudini. In secondo luogo, l’idratazione dell’organismo rende più semplice il prelievo perché l’aumento di liquidi nel corpo fa sì che i vasi sanguigni siano maggiormente individuabili da chi lo esegue: l’acqua ammorbidisce i tessuti, inclusa la pelle e le pareti dei vasi, e aumenta il plasma rendendo i vasi sanguigni più visibili. Nei giorni che precedono il test può essere una buona idea cercare di bere a sufficienza e mangiare frutta, verdura e altri alimenti che contengono acqua, così da facilitare il prelievo di sangue da parte dell’infermiere e prevenire ematomi.

La mattina prima delle analisi, o comunque nelle ore che precedono il test, si può bere qualsiasi tipo di acqua, che sia acqua naturale o frizzante, in bottiglia, del rubinetto o filtrata. Vanno invece evitate chiaramente le acque aromatizzate con frutta ed erbe aromatiche, l’acqua con il succo di limone, acqua e zenzero, le bevande come l’acqua tonica, le tisane, le spremute d’arancia, i succhi di frutta anche diluiti. Tutto ciò che è diverso dalla semplice acqua potrebbe infatti falsare i risultati, perciò prima delle analisi del sangue sarebbe meglio non bere bevande diverse dall’acqua, a prescindere che siano prive di zucchero o dolcificate con miele o altri edulcoranti.

Cosa non bere prima delle analisi

Se l’acqua non è controindicata prima delle analisi del sangue, non si può dire la stessa cosa di altre bevande. Succhi di frutta, centrifugati ed estratti, per quanto naturali e salutari, non andrebbero consumati prima degli esami del sangue perché apportano zuccheri che entrano velocemente in circolo, falsando i risultati di alcuni test, come la glicemia.

Prima degli esami andrebbero evitati anche caffè, tè, altre bevande stimolanti e tisane, anche se non zuccherate. Questo perché la caffeina o altre sostanze presenti nelle piante potrebbero potenzialmente interferire con i risultati. Inoltre, alcune bevande hanno azione diuretica e possono disidratare l’organismo, rendendo più difficile il prelievo di sangue.

Ovviamente prima di un esame del sangue non bisogna bere nemmeno alcolici. L’alcool andrebbe escluso per almeno ventiquattro ore prima degli esami del sangue per non influenzare i test sulla funzionalità del fegato, ma sarebbe meglio astenersi dal consumo di alcolici per circa una settimana-dieci giorni prima delle analisi; tracce di alcool possono infatti rimanere nel corpo per diversi giorni dopo aver bevuto vino, birra o altre bevande alcoliche, alterando i risultati.

Analisi in gravidanza e durante l’infanzia

Digiunare durante la notte è assolutamente normale e in genere una persona adulta e in buona salute non ha problemi a saltare la colazione in occasione delle analisi del sangue. Esistono però situazioni particolari in cui rimanere a digiuno può risultare più complicato, ad esempio in gravidanza o per i bambini. In entrambi i casi non è pericoloso digiunare, ma meglio prepararsi in anticipo per evitare fastidi. Il digiuno nei bambini può infatti renderli particolarmente agitati e irritati, oppure molto stanchi, mentre in gravidanza si può soffrire di bruciori di stomaco e svenimenti se si digiuna troppo a lungo. In queste situazioni particolari, meglio adottare semplici strategie per prepararsi e affrontare al meglio le analisi. Ad esempio, ci si può organizzare prendendo appuntamento in laboratorio, così da ridurre l’attesa, svegliarsi e alzarsi con poco anticipo prima delle analisi, bere acqua per “illudere” lo stomaco e portare con sé uno spuntino da consumare subito dopo il prelievo. In questo modo il digiuno sarà ridotto al minimo indispensabile e più semplice da sopportare.

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