La famiglia reale di Svezia ha riacceso i riflettori a Stoccolma per l’apertura del Riksdag, il Parlamento nazionale. Un appuntamento che intreccia storia e modernità, dove i Bernadotte ogni anno tornano a omaggiare la tradizione con look rigorosi in bianco e nero. Stavolta, però, a catalizzare l’attenzione è stata Vittoria di Svezia, che ha trasformato il dress code in un colpo di scena di stile: un abito a pois dallo charme intramontabile, capace di rendere chic persino la compostezza istituzionale della cerimonia nella cattedrale di Storkyrkan.
Vittoria di Svezia, pois regali e dettagli preziosi
Crown Princess Victoria non sbaglia un colpo quando si tratta di eleganza calibrata. Per il servizio religioso ha scelto un midi dress nero punteggiato di pois bianchi, con maniche a tre quarti e colletto bon ton. Un modello dall’allure rétro che non rinuncia a una linea moderna, stretto in vita da una cintura sottile capace di valorizzare la silhouette. L’abito, fluido e disciplinato, ha giocato la carta perfetta: rispettare il dress code in bianco e nero con una nota fashion ironica e sofisticata al tempo stesso.
Gli accessori hanno fatto il resto: clutch nera, décolleté coordinate e un fermaglio bicolore posato tra i capelli raccolti. Vittoria ha poi illuminato il look con i gioielli: orecchini a grappolo di perle, sottili bracciali argento e una spilla che non è un dettaglio qualsiasi. Si tratta della diamond rose brooch, una spilla a forma di rosa in diamanti, dono del principe Bertil e di sua moglie Lilian, custodi di un affetto che oggi Victoria porta sul petto come simbolo di continuità dinastica e familiare. Un tocco sentimentale che trasforma l’outfit in una dichiarazione di stile e di memoria.
Tradizione e memoria dei fasti
Se oggi il cerimoniale appare sobrio, con il Re in abito scuro e le reali in ensemble black & white, la storia racconta altro. Fino al 1974, l’apertura del Riksdag era una parata scintillante nella Sala di Stato del Palazzo Reale, con sovrani in trono, corone posate accanto e principesse coperte di tiare e parure.
Le immagini d’epoca ritraggono principesse come Ingeborg con la sua parure di smeraldi o Sibylla con la Connaught Diamond Tiara, mentre osservavano dall’alto il cerimoniale in abiti da corte. Oggi, Vittoria e la madre, la regina Silvia di Svezia, mantengono un legame con quei fasti scegliendo proprio i gioielli in perle e diamanti come eco del passato, adattati a un contesto più contenuto ma sempre intriso di regalità.
La Regina Silvia, fedele al suo stile impeccabile, ha scelto un tailleur tweed black & white, completato da fili di perle, spille dal design classico e una serie di bracciali accumulati con naturalezza. Un look che richiama Chanel, capace di unire sobrietà e raffinatezza, mentre accanto a lei re Carlo XVI Gustavo manteneva il suo portamento solenne, aprendo ufficialmente la nuova sessione parlamentare.
Gli altri look della corte
Accanto a Vittoria, anche la sorella Madeleine di Svezia ha seguito il codice cromatico con un abito nero stretto in vita e gonna svasata, silhouette che rievoca il New Look di Dior anni ’50. La principessa ha osato con un cerchietto maxi arricchito da veletta, un dettaglio scenografico che rompeva la compostezza dell’insieme. I suoi gioielli, invece, hanno seguito un registro più leggero: orecchini statement in oro giallo e le immancabili fedi, lasciando che fosse l’accessorio capelli a fare la differenza.
Il principe Carl Philip, elegantissimo in completo navy, ha confermato il fascino più contemporaneo della famiglia, mentre Daniel di Svezia ha accompagnato la moglie Vittoria in un doppiopetto blu scuro dall’allure business man impeccabile.