Sparire senza dare spiegazioni è uno sport piuttosto diffuso. Lo sanno praticare anche le donne, ma i campioni assoluti di questa specialità sono gli uomini. Fino a un giorno prima ti messaggiano dieci volte al giorno, ti mettono i like sui video, ti taggano nelle loro foto. Poi, improvvisamente, svaniscono come i fantasmi dell’isola di Poveglia, vicino Venezia, nota come il luogo più infestato di spettri del mondo. Chi viene ghostata (da ghost, fantasma) rimane inebetita e sconcertata. Più nessun contatto social, nessun whatsapp, nessuna richiesta di appuntamento, niente di niente. E, dopo i primi giorni di sconforto e lacrime, si comincia l’esame accurato degli ultimi giorni passati con lui, delle discussioni, delle sue occhiate alle altre.
Indice
Scompare senza spiegazioni
Analizziamo il caso: da un giorno all’altro, il ghoster scompare dai social e dal nostro mondo senza dare spiegazioni. Si nasconde dietro il silenzio e l’impossibilità di contatto. Non anticipa la sua intenzione di sparire e ci lascia naufragare in un mare di domande senza risposta. Mi ha lasciata davvero? Perché non me lo ha detto? Che terribile affronto gli ho fatto per sparire così? E se fosse in crisi e avesse solo bisogno di riflettere da solo? E se fosse scappato alle Maldive con una sosia di Kendall Jenner? E se… Mentre ci maceriamo nei dubbi, proviamo a cercare notizie del fuggitivo sui social degli amici in comune, ma ricaviamo solo informazioni vaghe e generiche: qualche like, sporadici commenti.
Teme i giudizi negativi
Chi fa ghosting sia social che fisico, in realtà, vuol uscire da una situazione che non gli piace più senza avere conseguenze noiose e strascichi fastidiosi. Piuttosto che affrontare il disagio di spiegare le sue motivazioni infilandosi in una situazione spinosa, sceglie la via più comoda, ottenendo la fine di una relazione in modo rapido e senza scocciature. Lo scomparso non vuole sentirsi opprimere dal giudizio negativo di chi sta scaricando: togliendosi di mezzo, finge di non vedere le conseguenze delle sue azioni.
Il silenzio fa male
Se lo scomparso ha i suoi motivi, ha però anche le sue colpe. Ha avuto la presunzione di pensare che sparire dai social fosse un messaggio chiaro che chiunque avrebbe dovuto capire. Invece no, perché siamo umani e siamo ancora abituati a parlarci, a chiarirci, a guardarci negli occhi (anche se solo in videochiamata). E il silenzio non lo capiamo: tentiamo di interpretarlo e tendiamo a riempirlo di ipotesi irragionevoli e paradossali. Ci fa male e ci toglie il sonno, ci disintegra l’autostima e ci toglie il sorriso. Proteggersi dal dolore e reagire diventa molto difficile e penoso.
Cerchiamo di imporci uno stop
Quindi per quanti problemi, paranoie e fobie abbia lo scomparso, dobbiamo convincerci che non saremo noi a curarlo. Deve risolvere da solo la sua mancanza di coraggio e la sua tendenza a sfuggire alle responsabilità. Comportandosi così, inoltre, non fa che peggiorare la sua reputazione lasciandosi alle spalle situazioni irrisolte e pessimi giudizi sulla sua persona. Anche se ne eravamo innamorate perse, se avevamo fatto progetti e per lui avremmo messo la mano sul fuoco, cerchiamo di imporci uno stop. È inutile sperare che il “missing boy” ritorni da noi col capo cosparso di cenere a chiederci scusa in ginocchio. Non lo farà. E se dovesse farlo, potrebbe replicare il ghosting perché è nel suo stile.
Pensiamo solo a noi stesse
Anche se ci fa male, dobbiamo abbandonare le speranze di recuperare lo scomparso e pensare solo a noi stesse, agli amici e le amiche che tengono a noi e non ci mollerebbero mai, né sui social né nella vita. Ricominciamo da noi e dalle cose che giudichiamo importanti: lo studio, il lavoro, la famiglia, gli aperitivi con la compagnia, le serate “cozy” a guardare una serie, il divertimento di girare dei video pazzi per Tik Tok o la voglia di farci carine per noi stesse. Non ci meritiamo di soffrire per chi non ha la dignità di parlarci chiaramente e sceglie di ferirci in silenzio. E non è certo per spirito di vendetta, ma sarebbe bello se lui venisse ghostato a sua volta. Solo per fargli capire cosa si prova.