Le feste con i suoi sono diventate un incubo

Molto spesso per assecondare le volontà di chi amiamo trascuriamo le nostre. Ma questo malessere diffuso non è mai un bene, per nessuno

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Torno da due settimane con la famiglia di mio marito. Lui è originario della Calabria, trasferitosi a Roma per studio prima e lavoro dopo. Poi ha conosciuto me, ci siamo sposati e messo su famiglia. Natale, Pasqua, ferie d’agosto ed eventuali ponti li passiamo sempre dai suoi. Forse l’ho abituato male io, poi c’è il fatto che ha un padre un po’ malandato a livello di salute e un fratello e una sorella che sono rimasti giù ai quali è molto legato. Appena sposati poi non avevamo molti soldi per permetterci di andare altrove (almeno non sempre), poi sono arrivati i figli e i nonni lamentavano di vederli poco, mentre i miei genitori che abitano qui a Roma li possono vedere quando vogliono. Abbiamo provato a far salire loro lo scorso Natale, ma è stato un disastro perché tutti a casa nostra stiamo stretti, e poi a differenza di noi che giù ci muoviamo in autonomia, a loro abbiamo dovuto fare da guide turistiche e anche da balia. Insomma, io non ne posso più. Con tutto il bene che voglio loro, le vacanze per me sono diventate un incubo e inizio ad andare in ansia un mese prima. Ho provato a buttarla lì dicendo che a Pasqua ci piacerebbe andare a fare un viaggetto per vedere qualche posto nuovo, ma mia suocera si è messa a piagnucolare che poi dovrà aspettare ad agosto per vedere i bambini. Io le ho detto che potrebbe venirci a trovare, anche sola se suo marito non se la sente (tanto ha i figli che vivono a fianco a lui che potrebbero badare a lui), ma lei ha cominciato a dire che una brava moglie non abbandona il marito, e allora mi sono cadute le braccia. Cosa posso fare?

Siamo fatti di abitudini, di sistemi e di credenze dure da scardinare. Ce ne accorgiamo tutte quelle volte che proviamo a cambiare per migliorarci, mossi dai più stimolanti buoni propositi, e mai senza fatica. È già difficile per noi, figuriamoci se poi abbiamo la pretesa di provare a comprendere quelli che appartengono a persone o famiglie che non sono le nostre.

Ti dico questo, amica mia, perché purtroppo per quanto tu ci provi non riuscirai a cambiare il modo di pensare di tua suocera, anche se ti sembra obsoleto, strano e diverso dal tuo. Se lei crede non sia il caso di lasciare da solo il marito, non lo farà, e tu non puoi farci niente. Così come probabilmente non potrai mai ridurre il suo desiderio di vedere i suoi nipoti, i tuoi figli. E meno male direi, tutto quello che le nonne vogliono, in fondo, è trascorrere del tempo con i loro nipoti, e probabilmente questa distanza pesa a lei più di quanto tu possa immaginare.

Ma non è colpa tua, assolutamente. Diverso è invece il caso di tuo marito che, probabilmente, vive l’allontanamento dai suoi genitori e dai suoi fratelli con un peso molto ingombrante, quello dei sensi di colpa. Non posso biasimarlo per questo, ma non posso neanche ignorare come ti senti oppressa tu in questa situazione. E non dovrebbe farlo neanche lui.

Vedi, tutte le famiglie hanno bisogno di vivere di compromessi, e credo che sia arrivato il momento che qualcuno scenda a patti con te. Mi sembra evidente che, fino a questo momento, hai assecondato le volontà dei tuoi suoceri e quelle di tuo marito, mettendo da parte i tuoi bisogni e le tue esigenze. Ma tu cos’è che vuoi davvero? Fare un viaggio a Pasqua? Trascorrere per una volta delle vacanze di Natale da sola con la tua famiglia? Fallo, perché nessuno può impedirtelo.

Forse qualcuno ci resterà male, anzi sicuramente sarà così. Però è tuo il diritto di pretendere di trascorrere il tempo come meglio credi, e magari di far vivere delle nuove esperienze anche ai tuoi bambini, diverse dalle solite.

Perché non ci provi dunque? Perché non parli con tuo marito e dici a lui quello che stai dicendo a me? Che vivi male questa situazione perché desideri fare qualcosa di diverso, almeno per una volta. Trascorrere le vacanze in una maniera inedita e originale farebbe bene a te, e forse anche a lui e ai tuoi figli. Potresti anche valutare di fare vacanze separate, qualche volta, così da non scontentare nessuno.

Fagli capire che questa scelta non corrisponde affatto a un abbandono o a un rifiuto nei confronti dei tuoi suoceri, che nessuno gli impedirà mai di vedere i loro nipoti e di trascorrere del tempo con loro. Semplicemente, ci sarà un’altra occasione.

Potresti scoprire che questo desiderio, in realtà, accomuna anche tuo marito e i tuoi figli, ma nessuno fino a questo momento ha avuto il coraggio di dirlo, anche forse per i sensi di colpa che nascono inevitabilmente in queste situazioni. Ricorda: siete una famiglia, e tutte le decisioni che prendete devono avere un solo fine, il benessere di tutti.

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