Quando non c’erano gli smartphone, il tablet o la PlayStation a occupare le nostre giornate, tutto ciò che avevamo per trascorrere il tempo era una buona compagnia, e un po’ di dose di fantasia. Così scendevamo in strada, con gli amici di quartiere, e giocavamo in mezzo ai campi d’erba o tra la polvere e il fango, improvvisando esperienze e avventure straordinarie. E quando il sole tramontava, rientravamo tutti a casa, con qualche graffio, le mani sporche e le unghie nere.
Eravamo i bambini felici, quelli che non avevano paura di sporcarsi, perché anche se consapevoli di ricevere la solita strigliata da mamma, sapevamo che sarebbero bastati un po’ di acqua e bagnoschiuma per rimetterci a nuovo. E a nulla servivano le numerose raccomandazioni dei nostri genitori perché tanto lo sapevamo che il giorno dopo, e quello dopo ancora, saremmo scesi di nuovo in strada, a correre, giocare, sognare e sporcarci.
Il diritto a sporcarsi
I tempi sono cambiati, non facciamo che ripeterlo tutte le volte che soffriamo in qualche modo il paragone con il passato. E certo che tutto è cambiato: il mondo si è evoluto e con lui anche noi, eppure nulla e nessuno ci vietano di replicare in qualche modo tutti quei modelli sani che provengono da chi li ha sperimentati prima di noi. Come le attività ludiche dei bambini, per esempio, che nulla avevano a che fare con Fortnite e altri videogiochi.
È un dato di fatto: i campi d’erba bagnati, quella terra da toccare con le mani, i castelli di sabbia da costruire, e la farina utilizzata per creare, hanno lasciato il posto ai più moderni videogames. E le mamme, diciamolo pure senza accusare o giudicare, hanno tirato un respiro di sollievo.
I motivi sono facilmente intuibili: panni che si sporcano, germi e batteri, ginocchia che si sbucciano e poi, ancora disordine dentro e fuori casa. Ma c’è un altro motivo che, forse, spinge le mamme e i papà a tenere lontani i bambini dal fango e dai colori: il tempo che scarseggia. Così i genitori, sempre più stanchi e presi dagli impegni quotidiani, preferiscono che i figli restino in casa e si dedichino ad attività più tranquille, come i videogiochi.
Comprensibile, certo. Eppure i bambini hanno bisogno di sporcarsi, con la terra, con l’erba bagnata e con il fango. Con i colori e con la sabbia. Con la farina e anche con il cibo. Vedere i piccoli tornare a casa sporchi non deve avere una connotazione negativa nei confronti di chi guarda, non sono stati trascurati nella pulizia, semplicemente sono stati lasciati liberi di divertirsi e di essere felici.
Bambini sporchi e più felici
I bambini hanno bisogno anche e soprattutto di questo, di imparare esplorando il mondo con i sensi, anche toccando e immergendosi dentro. Anche sporcandosi. E questo non solo aiuta lo sviluppo cognitivo, e permette ai più piccoli di divertirsi in maniera salutare e naturale, ma li fa crescere più forti e sani.
Possiamo confermarlo noi, che siamo cresciuti tra sabbia e fango e proprio di quei momenti conserviamo il più dolce dei ricordi, ma lo conferma anche la scienza che ha indagato tutti i benefici dei giochi per così dire più “selvaggi”.
Nello specifico, sono diverse le evidenze scientifiche che dimostrano che l’igiene eccessiva è dannosa. E questo le mamme dovrebbero iniziare a comprenderlo. Una tra le tante analisi sull’ipotesi igienica, formulata per la prima volta dal professore David P. Strachan nel 1989, evidenzia che vivere appieno un ambiente rurale, fatto anche di terra e fango, aumenta e rafforza il sistema immunitario.
Sono tantissimi gli esperti che avvalorano questa tesi e che fanno comprendere come il fatto di sporcarsi può essere estremamente salutare per i nostri bambini, sotto ogni punto di vista. Non solo igienico, ma anche sensoriale e cognitivo come abbiamo visto. Esplorare gli oggetti che li circondando con tutti i sensi, e soprattutto con il tatto, permette loro di conoscere il mondo e rapportarsi a questo anche e soprattutto attraverso il corpo. E questo ha una valenza maggiore se il contatto passa per la natura.
Quindi ecco il nostro appello a tutti i genitori che sono all’ascolto: non lasciatevi spaventare dalle mani sporche o dagli abiti macchiati e sgualciti, perché sono proprio questi che renderanno i vostri bambini più felici e in salute.