Il trapper Gallagher, al secolo Gabriele Magi, è stato arrestato due giorni fa, finito ai domiciliari con l’accusa di maltrattamenti e lesioni. L’epilogo di un excursus di vessazioni fisiche e verbali ai danni della ex fidanzata, che non intende rivelare la propria identità, iniziate già nel 2021. È quanto ha raccontato nelle pagine che hanno accompagnato l’ordinanza di custodia cautelare dell’artista, quanto ha subito in silenzio portando ancora nel cuore la rabbia e il rancore nei confronti dell’ex compagno.
Gallagher arrestato, le accuse di violenza dell’ex fidanzata
Una storia di violenza che sarebbe iniziata nel 2021, ma uno degli episodi più crudeli e tragici risalirebbe al luglio 2022. Il trapper – secondo quanto scritto nel capo di imputazione – sarebbe tornato a casa “strafatto”, al punto da sembrare “indemoniato”. Così avrebbe aggredito la compagna di allora, che ha deciso di restare anonima (il nome è stato rimosso anche dalle pagine del verbale).
Come riporta il Corriere della Sera, la donna era in compagnia di un amico e l’aggressione non le avrebbe lasciato scampo: “Mi ha colpito con un calcio alla schiena così forte che mi ha fatto cadere per terra. Avvertivo dolore perché un pezzo di costola mi si era staccato“. Una versione che calza alla perfezione con quella dell’unico testimone presente: “Lei era in terra dolorante e Gabriele diceva di non averle fatto nulla ma, nel frattempo, le dava calci sul corpo mentre lei era distesa sul pavimento. Era evidente che il suo stato di alterazione fosse collegato all’uso di droghe”.
Ma questa è soltanto una goccia che ha fatto traboccare il vaso di un rapporto che si era trasformato in una prigione. Dopo gli episodi più violenti, la ragazza era andata a vivere proprio dal suo amico e quest’ultimo non si sarebbe risparmiato in minacce anche molto gravi, menzionando persino una pistola.
Lo sfogo dell’ex fidanzata di Gallagher
Lei non lo aveva mai denunciato, questo è vero. Ma lo è altrettanto il fatto che quello della violenza sia un vortice dal quale diventa sempre più complicato uscire, come una corda che più la tiri e più si stringe attorno alla gola. Sempre secondo la testimonianza raccolta e che è servita agli inquirenti per formulare il capo d’accusa, lei si sarebbe allontanata per un periodo da quella casa che era diventata un luogo infernale. Ma non sarebbe bastato.
E in tutto ciò il padre di lei, ex proprietario di una nota discoteca che a quanto pare era di per sé contrario alla relazione, non avrebbe mai saputo degli episodi di violenza ai danni della figlia, finché il trapper non è stato arrestato lo scorso sabato.
“Non voglio più avere nulla a che fare con lui”, ha ammesso la donna come riporta il Corriere della Sera. “Da mesi non stiamo più insieme, sono distrutta da quello che ho dovuto sopportare”, ha aggiunto. Quei calci, le costole rotte, le ferite al corpo e al cuore, la paura quando le violenze non si risparmiavano neanche dopo essere rimasta incinta. “Adesso devo pensare ai miei figli, la loro serenità viene prima di ogni altra cosa. Non voglio che subiscano le conseguenze di quello che mi ha fatto”, ha spiegato, riferendosi anche al figlio nato dalla sua precedente relazione.
Gallagher si difende dalle accuse, la sua verità
L’avvocato Gian Maria Nicotera, difensore di Gallagher, ha affermato: “Il mio assistito è sorpreso e addolorato da quanto successo”. In attesa che la giustizia faccia il suo corso, il trapper intanto è stato ascoltato dal pm nell’interrogatorio di garanzia svoltosi alla presenza del gip, dal quale è emersa una versione dei fatti decisamente diversa da quella raccontata dalla ex compagna.
“Non sono un santo, so di aver commesso degli errori con Alice [nome di fantasia, ndr] – riporta il Corriere della Sera -. E me ne scuso con lei. (…) Lei mi rendeva insicuro. Sminuiva il mio lavoro. Faceva paragoni con gli altri cantanti ed io per lei ero sempre peggio degli altri. Non le piacevano le mie canzoni. Mi sentivo mortificato. E poi aveva da ridire anche sul dottore insieme al quale ho intrapreso una cura anni fa per guarire dalla mia malattia psichiatrica. Non mi supportava in nulla e io finivo per perdere il controllo. Ma eravamo in due a litigare. Io non urlavo da solo”.
“Facilmente ho perso il controllo. L’ho insultata, eccome. Forse non l’ho neanche aiutata nelle faccende domestiche. Cosa di cui lei mi ha sempre accusato. Non sono stato collaborativo”, ha ammesso ma al contempo ha anche completamente respinto le accuse di percosse e violenza – “Sono sicuro di non averle mai messo le mani addosso” -, versione che collima con il referto medico risalente allo scorso settembre.