Tra i momenti più toccanti di un matrimonio c’è senza dubbio il ballo che ogni sposa concede al proprio padre durante il ricevimento. Si tratta di un gesto di estrema gratitudine verso il proprio genitore, che ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale nella fase della vita che si sta per concludere.
Che lo si consideri un atto di dolcezza e ricongiungimento familiare, oppure un’usanza antiquata, il ballo tra la sposa e suo padre non può assolutamente mancare in ogni matrimonio che si rispetti. Ma come ha origine questa tradizione? È qual è il momento migliore in cui inserirlo all’interno del proprio sì? Ve lo spieghiamo in questa guida.
Indice
Ballo della sposa con il padre: come funziona e quali sono le origini
Che abbiate optato per un matrimonio tradizionale o per una cerimonia più intima e informale, c’è un momento che dovrete assolutamente includere nella cerimonia: il ballo tra la sposa e suo padre. Si tratta di un gesto dal grande valore simbolico, che deve essere organizzato con una certa precisione, così da risultare ancora più magico ed emozionante.
Così come la serenata alla sposa e il lancio del riso, il ballo con il papà ha origini molto antiche. Quando i matrimoni erano combinati, e due persone si sposavano più per motivi politici ed economici che non per amore, questa danza rappresentava una sorta di ultima richiesta del padre prima che il futuro marito diventasse la figura maschile più importante nella vita della figlia. Dopo questo momento, la sposa poteva danzare con il coniuge, che nella maggior parte dei casi aveva appena conosciuto.
Oggi questo ballo ha assunto un significato molto diverso, e difficilmente si svolge all’inizio della cerimonia. Se in passato al padre era dovuto un ultimo ballo con la figlia prima di “concederla” ad un altro uomo, con l’evolversi dei tempi molte coppie scelgono di dividere il primo ballo con la propria dolce metà, e solo in un secondo momento impegnarsi sulla pista da ballo con i propri genitori. Poiché l’amore è alla base di ogni matrimonio, oggi la maggior parte delle tradizioni figlie del patriarcato assume connotati diversi, rappresentando unicamente un momento speciale tra due persone molto legate. Il ballo tra la sposa e suo padre è visto come un ringraziamento per l’amore e la guida ricevute sin dalla nascita.
Come inserire il ballo tra la sposa e suo padre nella cerimonia
Pur essendo un’usanza molto antica, il ballo tra la sposa e suo padre può essere personalizzato a seconda delle esigenze e del gusto personale di ciascuna coppia. Tuttavia ci sono alcune indicazioni che sarebbe bene osservare per rendere questo momento ancora più speciale.
In che momento della cerimonia avviene il ballo della sposa con il padre?
La maggior parte delle spose sceglie di ballare con il proprio papà subito dopo il ballo con il futuro marito. Tuttavia, se preferite che si svolga in un altro momento, potete posticiparlo al taglio della torta o dopo i discorsi dei testimoni.
Quale canzone scegliere?
Si può decidere insieme al proprio genitore quale brano debba fare da colonna sonora al fatidico ballo. Alcune spose optano per canzoni emozionanti, che spesso lasciano in lacrime gli invitati; altre preferiscono invece una canzone ritmata e gioiosa. Qualunque sia la scelta, è importante che parli della relazione tra i due in modo autentico. Se siete a corto di idee, riportiamo di seguito alcune proposte particolarmente apprezzate da chi ha già compiuto il grande passo.
- Sweet Child O Mine – Music Travel Love (o cover dei Guns & Roses)
- When You Need Me – Bruce Springsteen
- My Little Girl – Tim McGraw
- Father and Daughter – Paul Simon
- My Girl – The Temptations
- Daddy – Beyonce
- Daughters – John Mayer
- The Way You Look Tonight – Frank Sinatra
- Because You Loved Me – Celine Dion
- Unforgettable – Nat King Cole & Natalie Cole
- Isn’t She Lovely – Stevie Wonder
- Thank You for Loving Me – Bon Jovi
- Daddy’s Little Girl – Michael Buble
È necessaria una coreografia?
Se avete optato per un brano ritmato, coreografare qualche passo potrebbe non essere una cattiva idea, magari coinvolgendo anche altri invitati. Se invece avete scelto un brano lento e tradizionale, potrebbe rivelarsi del tutto superfluo.
Quanto dovrebbe durare il ballo?
Nella maggior parte dei casi, il ballo tra la sposa e suo padre ha la stessa durata del brano scelto come colonna sonora. Alcuni esperti, tuttavia, raccomandano di suonare una versione abbreviata, poiché l’attenzione degli ospiti potrebbe svanire.
Tradizioni alternative al ballo con il papà
Le tradizioni nuziali, di qualunque tipo esse siano, potrebbero non rispecchiare la personalità e le esigenze degli sposi, che per questo motivo possono personalizzarle come preferiscono. Nel caso specifico del ballo della sposa con suo padre potrebbero essere diversi i motivi per cui si potrebbe dover trovare un’alternativa.
In primis, alcune future mogli potrebbero aver interrotto ogni rapporto con il genitore, oppure, scenario più drammatico, quest’ultimo potrebbe non essere più in vita. In entrambi i casi, la sposa potrebbe decidere di ballare con la madre o con un altro membro della famiglia che abbia avuto per lei un ruolo importante.
Le coppie più moderne, inoltre, spesso scelgono di stravolgere questa tradizione: alcuni sposi, ad esempio, decidono di ballare al centro della pista, chiedendo ai propri genitori di fare lo stesso. Si tratta di un’ottima soluzione per dimostrare come amore romantico e familiare possano convivere a stretto contatto. Volendo, in un secondo momento, potrebbero unirsi anche tutte le altre coppie presenti.
Ci sono anche casi in cui i protagonisti della cerimonia non amino particolarmente ballare: in tal caso, la danza potrebbe essere sostituita da un altro momento affettuoso, come un karaoke sulle note della propria canzone del cuore o la lettura di una lettera (ma anche di un messaggio più breve) da parte della sposa al suo papà.
In definitiva, che si scelga di restare fedeli alla tradizione, personalizzarla, o darne una lettura completamente diversa, la scelta spetta solo ed unicamente agli sposi: ciascuna coppia infatti considera prioritari alcuni messaggi rispetto ad altri, e anche qualora decidesse di eliminare del tutto questa parentesi dalla propria cerimonia, nessun “purista” dei fiori d’arancio potrebbe proferir parola.