Durante i tre trimestri di gestazione, sappiamo quanto siano importanti le visite e le ecografie, per monitorare lo stato di salute della donna e quella del bambino, il benessere di quest’ultimo viene rilevato anche quando si calcola la sua lunghezza.
Calcolare la lunghezza del feto è molto importante in quanto, in caso di eccesso o di difetto, rispetto alla sua età gestazionale, possono essere portate alla luce problematiche più o meno gravi e più o meno risolvibili.
Trattandosi di un tema molto tecnico, abbiamo chiamato il dottor Antonio Simone Laganà, ginecologo, per rispondere alle principali domande sulla lunghezza del feto: come e da quando si può calcolare; cosa si desume sullo stato di salute del feto; quando può essere preoccupante un suo risultato.
Indice
Da quando e come si può misurare la lunghezza del feto
Le settimane ed i mesi di gestazione corrispondono ad una serie di cambiamenti importanti, più o meno evidenti, interni come esterni, che vanno monitorati anche attraverso le visite con il / la ginecologo/ ginecologa.
Durante le varie visite, verrà misurato il peso materno, la pressione, verranno visionati gli esami del sangue e delle urine prescritti in precedenza, verranno fatte le ecografie previste per il periodo.
Tutti i risultati arricchiranno la cartella clinica della donna e saranno visionati anche durante la fase di ricovero in ospedale, per il parto. È soprattutto in questi incontri che potremmo approfondire i nostri dubbi, le nostre paure, avendo a disposizione un supporto unico come quello del nostro medico di fiducia. Inoltre, anche in questi incontri, verrà misurata la lunghezza del feto che, settimana dopo settimana, cresce.
“La lunghezza del feto può essere misurata attraverso una prima ecografia ostetrica già dalle prime settimane di gravidanza, utilizzando la misura della lunghezza cranio-sacrale (CRL). Durante la prima ecografia, che di solito si esegue intorno alle 6-8 settimane, è possibile misurare il CRL.
Questa misura è fondamentale per determinare l’età gestazionale del feto, confermare la datazione della gravidanza e stabilire con un ottimo grado di approssimazione la data presunta del parto. Un corretto calcolo dell’età gestazionale è essenziale per monitorare la crescita del feto.
Generalmente, dopo la 14° settimana di gestazione può essere valutato sempre ecograficamente un altro parametro, ovvero il diametro biparietale (BPD), cioè la distanza tra le due ossa parietali, quindi tra le due orecchie del feto.
Intorno alla 20° settimana di gestazione, attraverso l’ecografia morfologica, vengono valutati anche altri parametri biometrici: la lunghezza del femore (LF), della circonferenza cranica (CC) e di quella addominale (CA).
Nel terzo trimestre di gravidanza, attraverso l’ecografia detta “biometrica”, viene valutata nuovamente la crescita fetale per verificare la corrispondenza ai valori standard in riferimento all’età gestazionale stimata precedentemente”.
Lunghezza del feto: quando preoccuparsi
Abbiamo detto che i risultati circa la lunghezza del feto ci forniscono tante informazioni, addirittura l’età gestazionale. Ma non solo, come cominceremo a capire, essi possono rappresentare campanelli d’allarme circa la salute del nostro bambino/a.
“La misurazione della lunghezza fetale avviene attraverso l’ecografia, una procedura sicura e non invasiva, misurando la lunghezza a partire dalla sommità della testa (cranio) al fondo della colonna vertebrale (sacro).
La lunghezza del feto e il suo sviluppo graduale, insieme ad altre misurazioni biometriche valutate tramite ecografia, forniscono informazioni cruciali sullo stato di salute del feto. Il monitoraggio delle misurazioni fetali, lungo la gravidanza, permette di verificare se il feto cresce secondo le curve previste per la sua età gestazionale.
Una lunghezza fetale non corrispondente ai valori standard relativi all’età gestazionale del feto stimata può destare preoccupazione, poiché può essere indice di anomalie di crescita o di salute del feto, come la restrizione della crescita intrauterina (IUGR) o la macrosomia fetale”.
Cause di una lunghezza non conforme all’età
Purtroppo la ecografie non solo sono momenti intimi, unici, capaci di farci intenerire ulteriormente e di scalpitare per il parto, ma possono anche essere fonte di ansia e preoccupazioni quando vanno diversamente rispetto a quanto immaginiamo.
Ci sono ecografie che rilevano, purtroppo, un aborto spontaneo anche senza che esso sia stato anticipato da sintomi particolari, che hanno destato la nostra attenzione. Come quelle che evidenziano anomalie anche piuttosto gravi che affliggono il feto. Anche la misurazione della lunghezza del feto può essere prodromica di risultati che non vorremmo sentire.
“La IUGR (restrizione della crescita intrauterina), ad esempio, si verifica quando il feto non cresce alla velocità prevista per la sua età gestazionale e può avere diverse cause, tra cui:
- problemi placentari;
- infezioni o altre condizioni patologiche materne;
- anomalie cromosomiche del feto;
- stile di vita materno non adeguato”.
Ad esempio l’uso di alcol, droghe o fumo possono essere la causa di una restrizione di crescita. Per questo viene fortemente raccomandato uno stile di vita sano già prima la gravidanza, quando essa sia programmata, ed ovviamente durante la stessa e l’allattamento.
Una gravidanza può essere anche la chiave di volta per il nostro stile di vita, se sbagliato, non sano, o addirittura pericoloso, per darci la spinta a migliorare il nostro benessere, la nostra salute, in concomitanza alla cura dovuta al feto prima e al nostro/a bambino/a dopo.
“La macrosomia fetale, invece, si verifica invece quando il feto cresce troppo rapidamente e raggiunge un peso e una lunghezza eccessivi per l’età gestazionale e può essere preoccupante, in quanto può riflettere la presenza di condizioni patologiche materne come il diabete gestazionale. Inoltre, un feto macrosomico può aumentare il rischio di complicazioni durante il parto, come distocia di spalla, necessità di taglio cesareo, o traumi perineali. Talvolta, anche una predisposizione genetica può portare a un feto più grande della media.
Se vengono riscontrati problemi nella lunghezza fetale, la crescita e lo sviluppo del feto vanno monitorati attentamente con ecografie più frequenti e potrebbero essere raccomandati dal proprio medico esami supplementari per identificare eventuali anomalie”.