Come affrontare il primo giorno di scuola: consigli per ogni fascia di età

Dal nido alle scuole superiori, a brevissimo, la campanella suonerà per tutti, sarà un nuovo inizio per intere famiglie, fra ansia ed entusiasmo. Ecco qualche spunto per accompagnare al meglio i nostri figli.

Pubblicato: 31 Agosto 2023 09:16

Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Il primo giorno di scuola è un nuovo inizio per tutta la famiglia, soprattutto se si comincia un nuovo ciclo, è legittima un po’ di preoccupazione, non sapendo cosa ci aspetta. Ogni fascia di età dovrà affrontare il primo giorno di scuola in modo diverso, quanto differenti saranno le peculiarità sia del bambino/a, del ragazzo/a, che della classe nella quale passerà il resto dell’anno.

In questo articolo cercheremo di darvi dei consigli per affrontare al meglio il primo giorno di scuola. Cercheremo, dopo avervi già dato degli spunti su come affrontare la nostra ansia di mamme, di aiutarvi ad alleggerire questo nuovo inizio, inevitabilmente faticoso anche a causa della lunga pausa estiva.

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Come aiutare i figli ad affrontare il rientro a scuola

Dal nido alla materna: come affrontare il primo giorno

Settembre è il mese del leggendario inserimento, croce e delizia di molte famiglie italiane. Da un lato, iniziare il bambino al nido o alla materna è un passaggio cruciale per tutti, dall’altro c’è il tema di chi e come, tra mamma e papà, si debba occupare dell’inserimento.

Sappiamo che anche per i bambini e le bambine più piccole, la scuola rappresenti l’opportunità di inserirsi in un contesto pensato per loro. Che si tratti di una scuola con i principi montessoriani, quella sotto casa nella quale graduatoria siano miracolosamente entrati, o in una privata bilingue, poco importa per nostro figlio. Questo contesto, che apprezzerà pian piano, nel corso delle settimane e dei mesi, necessita di un passaggio che può metterlo in crisi.

Separarsi dalla mamma o dai nonni, le persone che generalmente si occupano ancora oggi, nel nostro Paese, dei più piccoli, per andare in un nuovo ambiente, con nuovi adulti che saranno il loro riferimento e con bambini e bambine sconosciuti con i quali dovranno condividere spazi e giochi, non è facile. E poi c’è il nostro senso di colpa, sempre pronto a bussare alla porta, nonostante sappiamo che la scuola rappresenti una grande e preziosa opportunità di crescita per i figli quanto di riprenderci in mano la nostra vita professionale ma non solo.

Ed infine, c’è l’inserimento che, a livello di gestione familiare e lavorativa, rappresenta un incubo se ferie e permessi sono osteggiati in ufficio. Ed ancora una volta sappiamo quanto il nostro Paese sia poco generoso con le famiglie.

Per questi motivi e per altri ancora, il primo giorno di scuola dobbiamo organizzarlo al meglio e a tempo debito, affinché tutta la famiglia lo viva serenamene. Se siamo sereni noi, quella serenità sarà trasmessa al bambino, che avrà più fiducia verso il nuovo ambiente.

Per prima cosa, organizziamoci con il nostro partner per chi, tra noi due, si dovrà occupare dei primi giorni di scuola. Valutiamo, eventualmente, di gestire le giornate in modo che uno di noi si possa occupare dell’inserimento, mentre l’altro/a torni a casa prima, per farsi trovare pronto a festeggiare i passi avanti fatti dai nostri figli. Se ci sono altri bambini in casa, già avviati alla scuola, più grandicelli, parliamo con loro, per coinvolgerli nel celebrare “il coraggio”  del fratellino o della sorellina. Tutto questo aiuterà l’autostima del piccolo di casa.

In caso di scuola materna, ormai più nota come scuola dell’infanzia, qualche giorno prima, con nostro figlio/a, cominciamo a fare la strada che dovremo fare una volta che la scuola sarà a regime, guardiamone l’esterno, spiando il cortile, fantastichiamo con lei o con lui delle mille avventure che prenderanno piede, delle nuove amicizie, delle merende fantastiche che faremo al ritorno a casa. Parliamo delle perplessità che aveva il fratello/sorella maggiore e di come si siano risolte dopo pochi giorni.

Il primo giorno, infine, prepariamoci con il giusto anticipo. Facciamogli scegliere l’abito da indossare, se può dare sicurezza, facciamogli portare il gioco preferito, in genere la scuola lo permette ma è bene verificarlo per non dare delusioni. Facciamo una buona ma leggera colazione, coccolandolo con biscotti e merende preferite. Meglio assecondare qualche vizio i primi giorni, per accendete quel motore di sicurezza ed entusiasmo da cui dovrà attingere, in caso di eventuale difficoltà.

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Come aiutare i figli ad affrontare il rientro a scuola

Dalla primaria alla secondaria: consigli per settembre

Se ci era sembrato un piccolo trauma separarci dal nostro fagottino di pochi anni (o di pochi mesi), lasciandolo al nido o a scuola dell’infanzia, con l’inizio della scuola primaria o delle medie, ci sentiremo dentro ad un uragano emotivo. Possibile che gli anni siano passati così velocemente? Ebbene sì!  Con i figli, gli anni sembra mettano il turbo e così arriverà anche per i nostri ragazzi il primo giorno di scuola primaria o di scuola media.

Chi ha già iniziato il proprio ciclo, potrebbe avere qualche ansia per il rientro a scuola ma più per la pausa estiva che ci offre una libertà unica, impossibile a replicare durante l’anno. Diverso è il discorso per chi inizierà il ciclo ex novo. Da parte nostra niente più inserimenti, certo, ma vedere i propri figli e le proprie figlie varcare quei portoni da soli, con enormi zaini dietro la schiena, non è facile. E non sempre i nostri ragazzi sono mossi da entusiasmo, in tal caso, spetterà a noi fare di tutto per motivarli e rasserenarli.

Ecco qualche consiglio:

  1. organizziamo qualche merenda coi futuri compagni
  2. concediamoci momenti speciali insieme
  3. facciamogli scegliere l’outfit per i primi giorni
  4. mettiamo, nello zainetto, un bigliettino di incoraggiamento
  5. cerchiamo di andare a riprenderlo/a a scuola in coppia

I primi giorni partono sempre più lenti e con orari ridotti, per cui concediamoci cene o week end fuori porta un po’ speciali. Saranno occasione per parlare e confrontarci. Ovviamente, il back to school, qualora attenda l’inizio della scuola per essere acquistato, nelle more dell’indicazione dei docenti, sarà opportuno farlo scegliere direttamente ai nostri figli, sotto la nostra supervisione, in modo da fargli affrontare con gli strumenti scelti personalmente le prove scolastiche.

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Come aiutare i figli ad affrontare il rientro a scuola

Scuola superiore: cosa possiamo fare per i nostri figli

Con l’inizio della scuola superiore si apre un nuovo volume di crescita per i nostri figli. Ormai, è probabile che andranno e tomeranno a casa da scuola da soli o con gli amici. Avranno scelto lo zaino, il diario ed i vestiti, quasi senza consultarci. Il rapporto è ormai più orizzontale, cioè verso i coetanei, che verticale. Ma questo non azzera il nostro coinvolgimento, tutt’altro, né la loro necessità di essere rassicurati.

Quello che possiamo fare, per rendere speciale il primo giorno, ancora una volta passa attraverso la nostra presenza attiva ma discreta.

Nostra figlia potrebbe voler andare da sola a scuola, ma possiamo sempre cercare di rendere meno traumatico il nuovo inizio, che può far un po’ paura, accompagnandola per un primo tratto di strada, oppure organizzando una pizza serale, la settimana prima, con i probabili compagni di classe.

Se abbiamo responsabilizzato il nostro figlio adolescente egli sarà anche in grado di capire che, per quanto orami grandicello, siamo sempre lì, pronti a supportalo e a sostenerlo, in qualunque modo voglia e quando voglia.

Facciamo una bella colazione insieme, lenta, allegra, con i suoi piatti preferiti e chiediamogli cosa vorrà fare subito dopo la scuola. Festeggiamo al rientro, il nuovo inizio. Senza soffocarlo di domande, per noi sarà importate, pian piano, capire come si trovi nel nuovo contesto e quali siano i nuovi e le nuove compagne di classe, gli ultimi coetanei, come del resto i professori, che accompagneranno i nostri figli per cinque anni, ogni giorno. Il lato fragile degli adolescenti va monitorato, affinché questa fase sia vissuta al massimo, ma sempre sotto lo sguardo distante ma protettivo della propria famiglia.

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