Quando si parla di Natale, lo scampanellio delle sue renne e il suo noto verso “ohohooh”, arrivano immediatamente nell’immaginario di grandi e bambini: la magia di Babbo Natale innegabilmente fa parte della storia di tutte e tutti noi. Il vecchio signore, sulla cui età nessuno sindaca, sempre assai generoso vero le innumerevoli richieste da parte di tutti i bambini e le bambine del mondo, ha una sua storia, anzi, come vedremo a breve, più di una.
Storie più semplici o più complicate da raccontare e da spiegare ai bambini in base alla loro età e alla loro curiosità, sino a quando arriva quel momento in cui, sulla sua reale esistenza, cominciano ad arrivare i primi dubbi.
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Babbo Natale: chi è e da dove viene
La storia Babbo Natale, Santa Claus, è molto antica ed in parte si rifa’ a fantasiose leggende ma anche ad un personaggio realmente esistito. Sono tante le culture che hanno contaminato la sua storia, forse per questo è difficile trovare quella (più) autentica. I film per bambini, i libri per l’infanzia hanno ciascuno la propria versione, adattata anche al contesto e al momento storico in cui sono stati ideati.
La versione più condivisa della storia, della vita di Babbo Natale, è quella che si ispira a San Nicola, un vescovo vissuto nel IV secolo nella città di Myra, nell’attuale Turchia. Un santo passato alla storia per i miracoli che gli sono stati riconosciuti e per la sua particolare generosità verso i bambini.
Tra le leggende raccontate c’è quella che narra di San Nicola come colui che aiutò una famiglia molto povera, donandole delle monete d’oro fatte cadere dal camino. Effettivamente ciò potrebbe spiegare quell’idea assai romantica di Babbo Natale che si cala dai camini e mette doni nelle calze o sotto l’abete decorato. La tradizione delle calze appese sul camino, tra l’altro, trae origini dall’abitudine, ormai risalente a quasi due secoli fa, di appendere la biancheria davanti al camino per farla asciugare, in case meno accoglienti delle nostre e con famiglie che avevano meno capi nei cassetti di quelli che oggi tutti noi vantiamo. Da qui l’idea di far trovare nelle vere calze dei bambini, a Natale, dolciumi, frutta e, successivamente, con calze create ad hoc, i giocattoli.
La storia San Nicola è assai sentita nei Paesi del Nord Europa il cui clima e le cui temperature ben si confanno a rendere la sua magia più duratura e reale. In Olanda, ad esempio, il 6 dicembre viene festeggiato San Nicola, con uno scambio di regali tra adulti, in base ad un sorteggio, mentre i bambini e le bambine aspettano, fremendo sulla soglia della porta, dei sacchi di juta contenenti i regali che San Nicola porterebbe loro.
Nella storia, Babbo Natale, esteticamente come lo conosciamo oggi, è piuttosto recente. Anche lui ha subito un restyling per piacere di più. Il suo abito rosso, ad esempio, in passato sarebbe stato di color verde, ed il cambiamento è stato attributo, da alcuni, al rosso Coca-Cola che, in molte pubblicità invernali, ha cavalcato le renne di Babbo Natale per sedurre il bambino/a che è in noi!
Le tradizioni moderne di Babbo Natale
L’immagine moderna di Babbo Natale, la lunga barba bianca, il suo fisico poco asciutto, le sue guance perennemente rosse, da altri è attribuito alla famosa poesia A Visit from St. Nicholas, conosciuta anche con il titolo The night before Christmas, del XIX secolo. Anche su quest’opera c’è molto mistero perché se alcuni l’attribuiscono al professore e poeta americano Clement Clarke Moore, altri ritengono che sia un plagio di un scritto firmato dal noto Henry Livingston Jr., deceduto prima della sua pubblicazione.
L’ispirazione alla poesia, e dunque al Babbo Natale moderno, affonda le radici nella leggenda che vedrebbe il professore, nella sera della vigilia di Natale del 1822, rientrare a casa in carrozza dopo aver ritirato il tacchino per il cenone. Attirato dall’aspetto caratteristico del suo cocchiere, un po’ robusto, dalla gote rosse e dalla lunga barba bianca, il professore avrebbe colto l’occasione per scrivere una poesia su Babbo Natale, da regalare ai figli ma che, successivamente, proprio su incoraggiamento della famiglia, avrebbe donato al grande pubblico di tutto il mondo.
Il poema racconta del silenzio che regna nella casa, durante la notte della vigilia, mentre i bambini dormono innocentemente. Mamma e papà, affaccendati nella loro routine, prima di andare a letto, avvertono dei rumori dalla finestra e scorgono una slitta in miniatura tirata da otto minuscole renne e guidata da un piccolo vecchio conducente: Babbo Natale.
Come spiegare Babbo Natale ai bambini
Raccontare la storia di Babbo Natale ai bambini è un momento magico che può alimentare la loro fantasia e il loro spirito natalizio, il fascino avvolge tutta la famiglia, dalla letterina ai film di animazione. Vedere gli occhi sgranati dei propri bambini/bambine regala a tutti immensa felicità, facendoci tornare piccini, quando eravamo noi a credere nell’uomo barbuto più buono del mondo.
Babbo Natale è immaginato in modo diverso a seconda dell’età dei nostri figli/figlie, del resto anche la sua fede incondizionata varia molto in base alla loro età. Adattiamo, perciò, il racconto alla fase di crescita dei nostri bambini e delle nostre bambine.
Per i più piccoli, concertiamoci sugli aspetti più magici: la slitta, le renne, gli elfi laboriosi. Raccontiamo del laboratorio dove creano i giocattoli o dell’ufficio dove vengono smistate le letterine. Parliamogli di quando eravamo noi i bambini e di quanto avremmo voluto vedere Babbo Natale in carne ed ossa. Per i bambini più grandi, che pian piano saranno sempre più vicini a scoprire la verità, inseriamo un po’ di storia, facciamo cenno alle tradizioni e alle diverse culture e a come la magia è proprio nel credere senza vedere.
Inoltre, tra librerie e biblioteche, facciamo il pieno di libri sul natale, ognuno offrirà un diverso punto di vista e farà capire ai nostri figli/figlie che la magia continua nella loro testa, nella fantasia che arricchisce di nuovi tasselli la storia di Babbo Natale.
Quando, pian piano, cominceranno ad insinuarsi i primi dubbi, cerchiamo di fargli capire che la storia ci racconta di un personaggio realmente esistito, realmente generoso con i più piccoli e che, perciò, i più piccoli devono continuare a crederci, affinché in Natale abbia un sapore diverso.
Infine, non dimentichiamoci il valore della generosità che sottende la storia di Babbo Natale. I bambini di oggi sono i futuri adulti di domani e trasmettere, anche in queste occasioni, quanto sia importante essere generosi con gli altri, senza aspettarsi nulla in cambio, è importante e arricchisce le loro vite. Babbo Natale in fondo è questo: una persona che rende felici gli altri, senza chiedere nulla in cambio. A parte un pò di latte e qualche biscotto!
Babbo Natale nel mondo: curiosità
Le tradizioni legate al Natale variano da Paese a Paese, proprio per le contaminazioni delle diverse culture.
In Italia, oltre a Babbo Natale, si può contare sulla generosità di Santa Lucia, il 13 dicembre e su quella della cara vecchia Befana, il 6 gennaio.
In Olanda, lo abbiamo già anticipato, hanno Sinterklaas: la notte del 5 dicembre lui porta regali al bambini e alle bambine, per tradizione, arrivando su una nave e poi galoppando sino alle porte delle loro case.
In Finlandia, Babbo Natale, noto come Joulupukki, può vantare sulla magia del luogo freddo polare, tramonti pomeridiani compresi. Rovaniemi è la città dove poterlo incontrare, estenuanti file permettendo.
Nella lontanissima Oceania, invece, la tradizione vuole che Babbo Natale arrivi a bordo di una slitta trainata da sei canguri bianchi, ed entri dalle finestre anziché dai camini.