Aerosol per bambini: verità e miti da sfatare

Quando cominciano ad arrivare tosse e raffreddore molti pediatra consigliano l'aerosol, ma è davvero utile? Solo in alcuni casi. Ecco quali

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Redazione

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Molteplici sono i dubbi sull’utilità dell’aerosol nella cura della tosse e del raffreddore nei bambini. Innanzitutto è stata garantita l’efficacia di diverse abitudini: è buona norma effettuare con frequenza dei lavaggi nasali, in modo tale da allontanare il catarro e il muco, incoraggiate il piccolo a bere molta acqua, mantenete costante la temperatura della vostra abitazione (è consigliabile che non superi i 20 gradi centigradi). Si tratta di norme che sembrano banali ma sono importanti per prevenire le infezioni delle vie respiratorie.

ll vantaggio principale dell’ aerosol , per cui viene ancora consigliato dai medici, è la capacità di condurre il farmaco direttamente nella trachea, poi i bronchi ed infine i polmoni. Ha particolare utilità nel caso di laringite, bronchiolite e bronchite asmatica.

Diversamente, risulta inutile in situazioni di otite, rinofaringite e faringo/tonsillite. Nel caso in cui sia presente un eccesso di catarro nelle zone alte delle vie aeree, la sola pratica efficiente sono i lavaggi nel naso utilizzando una siringa con della soluzione fisiologica e favorendo il passaggio della soluzione da una narice all’altra.

La tosse è una sintomatologia molto comune tra i bambini, insieme al raffreddore, per cui l’uso di cortisone per via aerosolica è molto diffusa, nonostante non esistano prove della sua utilità. Anzi questa pratica se prolungata per più giorni può causare effetti collaterali nel bambino. È stato dimostrato che nei disturbi delle vie respiratorie alte, questa tecnica è del tutto inutile, in quanto non riduce né il tempo della malattia, né i sintomi. Nel caso in cui, invece i bambini dimostrano dei disturbi delle basse vie respiratorie allora l’aerosol è efficiente, specie nel caso di fibrosi cistica e broncospasmo, ove è indicato l’uso di un trattamento con salbutamolo che può essere distribuito mediante l’aerosol o semplicemente con l’inalatore unito ad una mascherina.

Per cui l’aerosol ultimamente viene consigliato sempre di meno dai pediatri, non deve essere visto come una soluzione a tutti i problemi respiratori dei più piccoli. Tra l’altro è sconsigliato perché è molto difficile che un bambini piccolo riesca a restare fermo davanti allo strumento per fare l’aerosol per tutto il tempo necessario. Per cui ad oggi viene consigliato solo in caso di alcune patologie in particolare. È opportuno invece umidificare tutto l’ambiente in cui vi il bambino, in questo modo respirerà meglio.

 

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