Pablo Neruda , scrittore: biografia e curiosità

Poeta e politico, Pablo Neruda è stato uno dei grandi rappresentati della cultura del Novecento: vita, amori e battaglie

Pubblicato: 1 Luglio 2016 15:26Aggiornato: 23 settembre 2024 17:50

Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

I suoi versi hanno saputo toccare il cuore di tantissime persone ed è impossibile definire la portata culturale che ci hanno lasciato le poesie di Pablo Neruda. Ma non solo, perché il letterato ha lasciato un segno indelebile anche dal punto di vista politico, basti pensare al fatto che il suo impegno per il Cile è stato grandissimo e che la sua figura è legata in maniera inossidabile ad alcuni dei momenti storici più importanti per il Paese latino – americano.

Poeta, diplomatico, politico Pablo Neruda ha scelto questo pseudonimo speciale, ma all’anagrafe era Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto. Nel suo “curriculum” – tra i tanti successi – si possono ricordare un Premio Nobel per la Letteratura e un Premio Lenin per la pace. Ma la sua esistenza è stata segnata anche da eventi e momenti molto difficili: tutto quello che c’è da sapere su Pablo Neruda, poeta che ha saputo cantare l’amore.

La vita di Pablo Neruda

Nato il 12 luglio del 1904, Pablo Neruda è diventato a solo un mese di vita orfano di mamma, ha quindi vissuto con il suo papà, la nuova moglie di lui e il suo fratello più grande (successivamente, da una relazione che il padre ha avuto fuori dal matrimonio, è nata la sorella).

Come spesso accade, la passione per ciò che lo ha reso celebre si è manifestata presto e in maniera molto importante; quindi, scrittura e letteratura facevano parte di Pablo Neruda già nel periodo scolastico, anche grazie a colei che è stata una sua insegnate e che successivamente avrebbe ottenuto come lui il Premio Nobel per la Letteratura: Gabriela Mistral, poetessa.

Se si va alla ricerca del primo lavoro del futuro poeta si torna ai suoi 13 anni quando un suo articolo è stato pubblicato sul giornale locale La Mañana. È, invece, nel 1920 quando aveva 16 anni, che Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto diviene Pablo Neruda, uno pseudonimo ch gli serve per pubblicare i propri lavori senza l’ingerenza del padre, contrario alla strada che il giovane ha intrapreso. E, al tempo stesso, un modo per omaggiare il letterato ceco Jan Neruda.

La sua prima raccolta è del 1923 e si tratta di Crepusculario seguita l’anno successivo da Veinte poemas de amor y una canción desesperada. Nel corso della sua vita ha dato alla stampa diverse raccolte, molte di queste tradotte in edizione italiana e non solo. Amore, politica, vita, sono solo alcune delle tematiche che affronta nei suoi versi. Tra le sue raccolte, oltre a quelle già citate, si possono ricordare Spagna nel cuore, Canto generale, ma anche L’abitante e la sua speranza, Anelli e Residenza sulla terra.

Tra le altre opere si possono ricordare Confesso che ho vissuto, libro di memorie pubblicato nel 1974 successivamente alla sua morte. Alla vita da letterato, Pablo Neruda ha affiancato quella politica che lo ha visto ricoprire cariche importanti e spendersi in prima persona per i propri ideali.

Pablo Neruda e la politica

La vita di Pablo Neruda è stata strettamente legata alla politica, basti pensare che nel 1927 ha accettato il suo primo incarico di console onorario in Birmania: un primo passo per un impegno che poi lo ha accompagnato per tutta la vita. Questo lo ha portato a viaggiare molto, mentre si dedicava anche alle poesie. È stato nel Sudest asiatico, a Buenos Aires, in Spagna, prima a Barcellona poi a Madrid. Sono anni di incontri importati, di relazioni sentimentali che hanno lasciato il segno ma anche di conoscenze con altri letterati come Federico Garcia Lorca, con cui era divenuto amico.

Vicino alle idee comuniste, ha anche fatto evacuare dai campi francesi duemila esiliati spagnoli. Poi è stato console a Città del Messico, ha viaggiato in Perù e, nel 1945 è stato eletto senatore in Cile e poi ha appoggiato l’elezione del presidente Videla, per poi prenderne successivamente le distanze.

Tanto che questo ha causato un mandato d’arresto nei suoi confronti che lo ha spinto a fuggire per 13 mesi, arrivando in Argentina nel 1949. Si è fermato lì per tre anni, per poi raggiungere Parigi e fare numerosi altri viaggi tra Europa, India, Cina, Urss e Messico.

Ha vissuto anche in Italia, tra Capri e Ischia e a questi anni sono ispirate alcune opere letterarie e cinematografiche a lui dedicate. È tornato in Cile nel 1952. Nel 1969, invece, si è parlato di lui come del candidato alla presidenza cilena per il partito Comunista, ma il poeta si è ritirato per appoggiare Salvador Allende: dal 1970 al 1972 è stato ambasciatore a Parigi, in quegli anni (1971) ha vinto il Nobel per la Letteratura, mentre nel 1973 (l’11 settembre) ha assistito al colpo di stato di Pinochet. Il poeta a quel punto aspettava di poter raggiungere il Messico ma le sue condizioni di salute si sono aggravate ed è morto il 23 settembre del 1973. La ragione ufficiale è stata il cancro alla prostata, male che aveva da tempo, ma ci sono state diverse testimonianze che raccontano sia stato ucciso dal regime attraverso un’iniezione alla pancia.

Gli amori del poeta

Un uomo che ha amato e che ha raccontato i suoi sentimenti attraverso i versi, ma anche con la sua vita. Diversi sono stati gli amori noti di Pablo Neruda, a partire da quello con la prima moglie Marietje Antonia Hagenaar, banchiera olandese con la quale ha avuto una figlia. I due si sono sposati sull’isola di Giava e dalla loro relazione è nata l’unica figlia del poeta: Malva Marina Trinidad. La bambina soffriva di idrocefalite e, per questa ragione, è morta da piccola (è vissuta dal 1934 al 1943).

Delia del Carril è stata la seconda moglie del poeta: comunista, ha avvicinato Neruda al suo pensiero politico. Tra le altre cose aveva 20 anni più di lui. Dopo il divorzio dalla prima sposa, durante gli anni in cui ha ricoperto la carica di console in Messico, è convolato a nozze con lei.

Ma intanto Pablo Neruda intreccia una nuova relazione, quella con Matilda Urrutia: cantante e scrittrice, il loro incontro era avvenuto a Santiago nel 1946 ma sono stati sposati dal 1966 al 1973, quando il poeta è morto. Dal 1992 i due riposano nel giardino di Isla Nigra.

Le opere dedicate a Neruda

Alcune opere sono state dedicate alla vita di Pablo Neruda, tra queste non si può non citare Il postino, meravigliosa pellicola in cui recita Massimo Troisi e che è ispirata al libro Il postino di Neruda di Skarmeta. Poi vi è Neruda, pellicola firmata da Pablo Larrain. Ma il poeta viene citato anche in un romanzo della scrittrice Isabelle Allende, parente di Salvator Allende.

Un uomo che ha lasciato versi indimenticabili e nelle cui parole risuona ancora oggi la sua eredità.

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