La fine di una relazione non è mai un affare semplice da concludere. Al di là dei sentimenti, dei tradimenti e dei cuori spezzati, da una parte o dall’altra, ci sono aspetti legati alla “logistica” che si trasformano in vere e proprie scocciature. Perché è vero che il dolore va affrontato e che il passato non deve essere negato, ma la verità è che quello che vogliamo, quando un amore finisce, è chiudere al più presto quel capitolo della nostra vita.
E questo diventa complicato quando alle spalle c’è un matrimonio, una convivenza o una relazione lunga, un rapporto che con gli anni ha collezionato ricordi indelebili, ma soprattutto oggetti materiali più o meno preziosi da dividere tra le parti o da gettare via, per non pensarci più.
La verità è che dopo ogni storia, almeno per un primo e iniziale periodo, il fantasma dell’ex tende a perseguitarci. E lo fa non solo nei sogni, o negli incubi, ma anche in tutte quelle cose disseminate in casa e che continuiamo a trovare anche a distanza di settimane e mesi.
E sei nei primi giorni dopo la rottura, quel pigiama dimenticato in quel cassetto, era diventato ormai per noi una sorta di feticcio per anestetizzare il dolore, dopo un po’ tutti quegli oggetti smarriti iniziano a infastidirci più di ogni altra cosa al mondo. Quindi, che si fa?
La soluzione sembra arrivare dalla rete, con tutti quei siti dove, mettere in vendita gli effetti personali, le cose acquistate insieme e anche i regali diventa terapeutico, e anche un po’ cinico (ma a chi dobbiamo rendere conto?). Possiamo vendere tutte le cose che lui ci ha regalato, e che non si è ripreso, sul sito Ex Boyfriend Jewelry che elenca, alla stregua di qualsiasi market place, una serie di anelli, bracciali e orecchini regalati appunto dagli ex.
Oppure sul portale Never liked it anyway (e nessuno ci giudicherà). Questo bizzarro sito di compravendita online è dedicato, esclusivamente, a tutte le ex fidanzate che vogliono liberarsi, definitivamente, degli oggetti di quella relazione finita. E se vendere ci facesse venire troppi sensi di colpa, allora possiamo dare quegli oggetti in beneficienza e raccontare la nostra versione della storia, così da essere consolate e coccolate dagli utenti del portale.
E certo sarebbe bello se quella ditta di traslochi Final Cut dell’omonimo romanzo di Vins Gallico esistesse davvero. Perché basterebbe un semplice acquisto di quel servizio per prelevare e portare via per sempre tutti i suppellettili lasciati in giro dagli ex. Ma in attesa di questa, possiamo sempre ricorrere ai metodi fai da te.