Matt Groening è una sorta di Walt Disney se Disney fosse stato un neorealista. Questo geniale creativo americano ha sdoganato il genere dei cartoni animati per adulti, di più, li ha resi qualcosa di cool, intelligente, divertente e, spesso, anche femminista. Per celebrare i 70 anni del creatore dei Simpson, riviviamo tutte le volte in cui ha fatto sì che la gialla famiglia nata dalla sua mente si facesse portatrice di valori come parità di genere e rivendicazione femminile.
I Simpson, gli episodi all’insegna del Girl Power
Che le donne dell’universo Simpson siano tutte, in un modo o nell’altro, più sveglie, furbe, colte e brillanti dei corrispettivi uomini è cristallino e palesato in ogni singola puntata. Ci sono alcuni episodi, però, che ben più di altri trasformano Marge, Lisa e company in suffragette a cartoni. Ecco i più belli.
Lisa contro Malibu Stacy
Perché le bambole devono essere per forza bionde, vestite di glitter, sempre sorridenti e così superficiali? È quello che si chiede la secondogenita di Homer Simpson quando inizia una battaglia contro Malibu Stacy, ritenendola un cattivo esempio per le bambine. E, al suo posto, la nostra paladina costruirà una propria Lisa guerriera che, invece di urlare “Girls just wanna have fun”, tira fuori frasi motivazionali e profonde. I Simpson, insomma, avevano previsto anche il film di Barbie.
Lisa presidente e il tesoro di Lincoln
Ben prima di Kamala Harris ci fu Lisa Simpson. Immaginare una donna presidente degli Stati Uniti, esiste qualcosa di più femminista? Da riguardare anche perché, in tempi non sospetti, come un vero veggente, Groening aveva predetto l’elezione di Donald Trump.
Le ragazze vogliono solo sommare
Mentre le ragazze sono relegate a leggere favolette e imparare a ricamare, i maschietti apprendono matematica e fisica. E Lisa non ci sta, si traveste da maschio e si intrufola nella scuola per soli uomini, venendo bullizzata ma ottenendo i voti migliori. Soltanto al momento di ritirare il premio come miglior studente rivelerà la propria identità. Ps. Ad aiutarla a intrufolarsi nel corso di matematica era stato Burt.
Burt contro Grattachecca e fighetta
Se Lisa è la donna eroina delle donne, Burt è il maschilista che alla fine passa dal lato giusto della barricata. Criticava a priori la versione per ragazze del suo cartone preferito ma, dopo avergli dato una chanche, e averci fatto su grosse risate, alla fine si unisce a un gruppo di ragazze e alla loro lotta contro il patriarcato. Che tutti prendano esempio.
BaseBart
Gli sport femminili non vengono presi sul serio come quelli maschili, è la dura realtà. Ma Lisa, grazie alle sue abilità in matematica e geometria, diventa addirittura allenatrice della squadra di baseball del fratello, riuscendo a portarla al primo posto della classifica. Unica donna trattata da pari negli spogliatoi. Il suo obiettivo? Aggiungere un maggior numero di corsi extracurriculari sul proprio cv per assicurarsi il posto a Yale, perché le girl boss non dimenticano mai i propri obiettivi e ambizioni.