L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha provocato una crisi economica senza pari, che coinvolge tanti cittadini, famiglie, ma anche professionisti e piccoli imprenditori di tutta Italia. Una gran fetta di popolazione attualmente non ha più i mezzi per far fronte a tutti gli impegni economici e fiscali. Inoltre, secondo i recenti dati Istat, il numero di persone indebitate è aumentato in modo allarmante dal 2020: c’è chi ha perso improvvisamente il lavoro, tra queste numerose donne, chi ha dovuto sospendere o addirittura chiudere la propria attività. Come risolvere il problema del sovraindebitamento?
Ancora pochi cittadini sanno che esistono una serie di soluzioni per l’esdebitazione prevista dalla Legge, che si possono attuare col supporto di Camere di Commercio e altri enti distribuiti in tutto il territorio nazionale. Per informare e sensibilizzare tutta la popolazione nasce così una campagna ad hoc sul tema promossa dal Ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con Unioncamere (Unione italiana delle Camere di commercio). Ecco in cosa consiste e come una famiglia può gestire in modo legale i problemi legati ai debiti.
Sovraindebitamento: cos’è e come si gestisce
Secondo la normativa, il sovraindebitamento si verifica quando c’è uno “squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte”. Ciò provoca una difficoltà ad adempiere agli obblighi economici e fiscali.
I debiti possono essere di diversa natura: mutui, prestiti, cessione del quinto dello stipendio, ma anche spese fisse legate alla gestione della vita quotidiana (ad esempio gli affitti o le utenze).
Questo problema si è diffuso in modo particolare durante la pandemia: molti nuclei famigliari si trovano in difficoltà perché non riescono a pagare l’affitto piuttosto che le tasse o le bollette. Fortunatamente sono state introdotte una serie di norme che permettono a chi è sovraindebitato di uscire dal tunnel.
Procedura di esdebitazione: in cosa consiste
Per Legge, chi è in difficoltà può proporre ai creditori una rateizzazione che deve essere approvata dal Tribunale competente. Per redigere il piano di esdebitazione è possibile affidarsi a uno dei tanti OCC (Organizzazione di Composizione delle Crisi da Sovraindebitamento) sparsi sul territorio nazionale: l’ente si occuperà di verificare tutta la documentazione e redigere una relazione in cui conferma al Giudice la fattibilità dell’accordo. L’esdebitazione funziona, non solo per privati cittadini e imprese, ma si può applicare anche ai nuclei famigliari. Naturalmente, è fondamentale affidarsi solo ed esclusivamente a OCC riconosciuti dal sito del Ministero della Giustizia.
Procedimento di esdebitazione: quali sono i vantaggi
La Legge permette a persone in difficoltà di liberarsi dai debiti, anche dilazionando i pagamenti grazie alla procedura di esdebitazione. Questo procedimento ha diversi vantaggi. Innanzitutto, ci si affida a enti che hanno come principio e obiettivo la tutela del proprio interlocutore. Inoltre, iniziando una procedura di questo tipo, può essere viene automaticamente sospesa qualsiasi azione esecutiva nei confronti dell’individuo o della famiglia. Le rate sono concordate tra le parti, quindi sono perfettamente gestibili in base alle singole esigenze e possibilità.
Infine, quando la procedura è conclusa si ha la liberazione da tutti i debiti residui nei confronti dei creditori non soddisfatti e la cancellazione del proprio nominativo dalle banche dati, ripulendo il proprio curriculum creditizio. La procedura è agile veloce e poco onerosa: oltre al contributo unificato da versare in Tribunale, occorre sostenere il compenso per l’OCC (previsti nel decreto ministeriale n. 202 del 2014).
Per ulteriori informazioni, consulenze e approfondimenti è possibile contattare direttamente la propria Camera di Commercio o le Associazioni di Consumatori.
In collaborazione con Unioncamere