Ennio Morricone, compositore musicale: biografia e curiosità

Ennio Morricone è stato uno dei direttori d'orchestra più riconosciuti all'interno del panorama musicale italiano: scopriamo di più su di lui

Pubblicato: 23 Ottobre 2016 21:40Aggiornato: 29 settembre 2024 17:43

Martina Dessì

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Ennio Morricone, uno dei più grandi compositori del XX secolo, ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della musica e del cinema. Le sue colonne sonore sono celebrate in tutto il mondo e hanno accompagnato alcune delle scene cinematografiche più memorabili della storia. Nato a Roma nel 1928 e scomparso nel 2020 dopo un necrologio scritto di suo pugno in cui ringraziava tutti, Morricone ha avuto una carriera straordinaria che si è estesa per oltre sei decenni.

Chi era Ennio Morricone

Ennio Morricone nasce a Roma il 10 novembre 1928. Figlio di Mario Morricone, trombettista, e Libera Ridolfi, sviluppa fin da giovane una passione per la musica. Inizia a suonare la tromba a sei anni, seguendo le orme del padre, e si iscrive presto al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, dove si diploma in tromba, composizione e strumentazione. Qui il suo talento e la sua disciplina vengono riconosciuti immediatamente. Nei primi anni di carriera, Morricone compone musica per teatro e per la radio, affermandosi come un innovatore. Ma è stato l’incontro con il cinema a trasformare la sua vita e a definire la sua eredità artistica.

La carriera cinematografica: il genio dietro le colonne sonore

La svolta per Morricone arriva negli anni ’60, quando inizia a lavorare nel cinema. La sua prima collaborazione significativa è stata con il regista Sergio Leone, suo compagno di scuola, con cui inaugura una serie di successi immortali nel genere del “western all’italiana” (o spaghetti western). La colonna sonora di Per un pugno di dollari (1964) segna l’inizio della loro collaborazione. Questo film, diretto da Leone e con Clint Eastwood come protagonista, diventa un classico grazie anche alla musica straordinaria di Morricone, caratterizzata da sonorità mai sentite prima, come fischi, campane e chitarre elettriche, che contribuirono a creare un’atmosfera unica.

La collaborazione con Leone prosegue con Per qualche dollaro in più (1965), Il buono, il brutto, il cattivo (1966) e culmina con C’era una volta il West (1968), in cui Morricone crea alcune delle sue composizioni più celebri. Le colonne sonore dei western di Leone divennero immediatamente riconoscibili e furono capaci di comunicare emozioni profonde, spesso senza il bisogno di dialogo.

Oltre a Sergio Leone, Morricone ha lavorato con registi di fama mondiale come Bernardo Bertolucci, Brian De Palma, Giuseppe Tornatore (suo amico fraterno), Quentin Tarantino, Pier Paolo Pasolini e Oliver Stone, mostrando la sua versatilità nel creare musica adatta a ogni genere cinematografico. Tra i suoi lavori più noti, troviamo le colonne sonore di film come Mission (1986), Nuovo Cinema Paradiso (1988), Gli intoccabili (1987) e Malèna (2000).

La vita privata

Nonostante il suo enorme successo professionale, Ennio Morricone ha sempre mantenuto un basso profilo nella vita privata. Era un uomo riservato, noto per la sua modestia e semplicità. Morricone ha sposato Maria Travia nel 1956, e il loro matrimonio è durato tutta la vita, fino alla morte del compositore. La coppia ha avuto quattro figli: Marco, Alessandra, Andrea e Giovanni. Uno dei figli, Andrea Morricone, ha seguito le orme del padre ed è diventato un compositore, collaborando persino con Ennio nella composizione di alcune opere, come per la colonna sonora di Nuovo Cinema Paradiso.

Morricone ha sempre vissuto a Roma, una città che amava profondamente, e preferiva una vita tranquilla, lontano dai riflettori. La famiglia ha sempre rappresentato per lui un rifugio sicuro e una fonte di ispirazione. La sua moglie Maria è stata un pilastro fondamentale, tanto da ricevere i ringraziamenti più toccanti nel discorso di accettazione del suo Oscar alla carriera, nel 2007.

I premi e i riconoscimenti: gli Oscar di Ennio Morricone

Nonostante il suo incredibile contributo al cinema, Morricone è stato per lungo tempo snobbato dall’Academy Awards. Per decenni, le sue colonne sonore non riuscivano a ottenere il riconoscimento formale che meritavano, anche se erano universalmente apprezzate. Tuttavia, la sua carriera ha finalmente trovato una giusta celebrazione negli anni 2000.

Morricone ha vinto due premi Oscar:

1. Oscar alla carriera (2007): un riconoscimento per il suo contributo artistico complessivo nel mondo della musica per il cinema. Durante il discorso di accettazione, aveva commosso il pubblico ringraziando profondamente la moglie Maria, che lo aveva sempre sostenuto durante la sua carriera.

2. Oscar per la migliore colonna sonora originale (2016): finalmente, dopo numerose nomination (ben 6 prima di questo premio), Morricone vince l’Oscar per la colonna sonora del film The Hateful Eight di Quentin Tarantino. La colonna sonora di questo western moderno, intrisa di tensione e maestria, ha conquistato il pubblico e critica. Anche Tarantino, grande fan di Morricone, ha dichiarato più volte che non avrebbe potuto immaginare il film senza la musica del maestro.

Oltre agli Oscar, Morricone ha ricevuto una miriade di premi internazionali, tra cui Grammy Awards, Golden Globe, BAFTA e numerosi riconoscimenti alla carriera in festival di tutto il mondo. Nel 2016, ha ricevuto anche una stella sulla Hollywood Walk of Fame.

Lo stile musicale e le colonne sonore più conosciute

Lo stile musicale di Ennio Morricone era unico e innovativo. Il suo approccio alla composizione mescolava tecniche classiche a suoni e strumenti inusuali, creando atmosfere profonde e complesse. Nei suoi lavori emergeva un’attenzione maniacale al dettaglio e un’abilità straordinaria nel trasmettere emozioni attraverso la musica, spesso con una semplicità disarmante.

Tra le sue colonne sonore più amate troviamo:

Il buono, il brutto, il cattivo (1966): il tema principale di questo film è probabilmente il più riconoscibile e imitato nella storia del cinema. La melodia fischiettata e le chitarre spettrali sono entrate nell’immaginario collettivo come simbolo del western;

Mission (1986): la colonna sonora, e in particolare il brano Gabriel’s Oboe, è un esempio di come Morricone fosse in grado di mescolare spiritualità e umanità, con un tema che è allo stesso tempo celestiale e profondamente emozionante;

Nuovo Cinema Paradiso (1988): questo film, che celebra l’amore per il cinema, è accompagnato da una delle colonne sonore più struggenti di Morricone. La musica evoca la nostalgia e la malinconia della giovinezza perduta, un tema universale che ha toccato il cuore di milioni di spettatori;

The Hateful Eight (2015): con questa colonna sonora, Morricone torna al western, ma in una veste più oscura e moderna. La musica è piena di tensione e anticipa la violenza che caratterizza il film di Tarantino.

L’eredità di Ennio Morricone

Ennio Morricone ci ha lasciato il 6 luglio 2020, all’età di 91 anni. Nonostante la sua scomparsa, il suo lascito musicale rimarrà per sempre. La sua capacità di raccontare storie attraverso le note, di emozionare senza parole e di influenzare generazioni di compositori e registi, fa di lui un pilastro della musica del Novecento.

Il genio di Ennio Morricone non si è mai limitato al cinema: la sua musica è diventata parte integrante della nostra cultura, capace di trascendere il contesto per cui è stata scritta e di parlare direttamente all’anima. Le sue opere rimarranno, a testimonianza di un talento irripetibile, che ha saputo unire il mondo della musica e quello del cinema in modo assolutamente unico.

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