L’Amica geniale, Valentina Acca: “Con Nunzia un viaggio straordinario, ispirato alle donne della mia vita”

Valentina Acca è Nunzia Cerullo nelle quattro le stagioni de "L'amica geniale" e ci ha raccontato della sua incredibile trasformazione e della magia del set

Pubblicato: 25 Novembre 2024 13:34

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Valentina Acca è Nunzia Cerullo, la mamma di Lila, nella fiction L’Amica geniale, tratta dai romanzi di Elena Ferrante, attualmente in onda il lunedì in prima serata su Rai 1 con la quarta stagione.

Valentina Acca è una delle pochissime attrici del cast ad essere presente in tutti e quattro i capitoli de L’Amica geniale. Ed è straordinario vedere come abbia saputo trasformare il suo personaggio, fisicamente e psicologicamente, interpretando Nunzia dai 25 ai 65 anni.

Attrice di teatro, cinema e tv, Valentina ci ha raccontato della sua Nunzia, del messaggio profondo dell’Amica geniale che è stato un viaggio straordinario che l’ha impegnata dal 2018 fino ad oggi e dei suoi progetti oltre la fiction.

Come ti sei preparata per rappresentare non solo l’invecchiamento fisico, ma anche l’evoluzione psicologica di Nunzia nella quarta stagione dell’Amica Geniale?
Mi sono concentrata molto sul lavoro fisico, che per me è fondamentale. Ogni personaggio lo porto prima di tutto nel corpo. In questo caso, ho esplorato l’arco narrativo di Nunzia, dai 25 ai 65 anni, e ho trovato ispirazione nelle donne della mia vita: nonne, zie, figure semplici e miti. Questo mi ha aiutata a costruire il personaggio, mantenendo coerenza con le stagioni precedenti.

Il rapporto tra Nunzia e sua figlia Lila è complesso. Come si evolve nel tempo?
È un rapporto che riflette il tema centrale de L’amica geniale: il legame tra madri e figlie. Nunzia rappresenta inizialmente una maternità che limita, che toglie libertà. Non appoggia Lila nei suoi sogni e non ha il coraggio di farla studiare. Tuttavia, nella seconda stagione, vediamo piccoli spazi di apertura, come quando accompagna Lila e Lenù a Ischia. Questi momenti segnano un miglioramento della relazione, una reciproca ispirazione. Tanto che, senza svelare troppo, Lila darà il nome della madre alla figlia, un gesto simbolico che mostra un legame indissolubile.

Fonte: Eduardo Castaldo
Valentina Acca in una scena de “L’amica geniale”

Secondo te, qual è il messaggio principale che L’amica geniale vuole trasmettere?
Sicuramente il rapporto generazionale tra donne, in particolare quello madre-figlia, è centrale. Tuttavia, L’amica geniale esplora anche l’emancipazione femminile e le sue contraddizioni. È un tema molto attuale ancora oggi, nonostante i progressi fatti. Ogni donna, credo, affronta una rivoluzione personale rispetto ai ruoli che la società le ha assegnato.

Come è stato lavorare con le attrici che hanno interpretato Lila nelle varie stagioni, ossia Ludovica Nasti, Gaia Girace, Irene Maiorino?
Questa è una bellissima domanda. È stato speciale. Ogni attrice ha portato qualcosa di unico al personaggio di Lila, e questo ha reso il mio rapporto con Nunzia più sfaccettato. Lavorare con attrici così talentuose è stato un privilegio, e mi ha aiutato a interpretare meglio il ruolo di una madre che cambia con il passare degli anni.

Hai un ricordo particolare del set che ti è rimasto nel cuore?
Sicuramente il primo incontro con il rione ricostruito. Quando ho visto quel set così dettagliato, ho capito la portata enorme del progetto. Era un lavoro collettivo grandioso e ho sentito una grande responsabilità nel farne parte.

Fonte: Eduardo Castaldo
Valentina Acca

Conoscevi già i romanzi di Elena Ferrante prima di essere scelta per la serie?
Avevo letto il primo libro e, quando fui chiamata per il provino, ho proseguito con il secondo. Sono opere straordinarie, avventurose e profondamente intime, capaci di intrecciare la dimensione personale con quella collettiva. Questo è uno degli elementi che ho ritrovato anche nella serie televisiva.

Dopo L’amica geniale, quali sono i tuoi progetti futuri?
Attualmente sono impegnata su due progetti autoriali. Il primo si chiama Parole di pace e riflette sulla costruzione della pace, ispirato dagli eventi mondiali recenti. Il secondo è dedicato a Eleonora Duse, una figura rivoluzionaria del teatro tra Ottocento e Novecento, in occasione del centenario della sua morte.

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