Carolina Benvenga è la più amata dai bambini e dalle bambine d’ Italia. Un primato indiscusso se pensiamo a quanti successi ha collezionato solo nell’ultimo periodo. La conduzione delle semifinali dello Zecchino d’Oro 2023 è stata un trionfo, il suo canale Youtube ha più di un milione di follower con brani che fanno impazzire i suoi piccoli fan, come la Babbo Dance ed Elfi Combinaguai, per non parlare del suo spettacolo, Un Natale favoloso… a teatro, che ha portato in giro per tutto il Paese e si conclude il 14 gennaio.
A noi Carolina Benvenga ha raccontato dell’esperienza con lo Zecchino d’Oro insieme all’amico e collega Andrea Dianetti e il segreto con cui ha conquistato il cuore dei bambini. Lei che nel 2012 sceglie di dedicarsi alla conduzione e al mondo dell’infanzia, iniziando un percorso all’interno di Rai Kids che l’ha portata ad essere definita una sorta di Mary Poppins 2.0: educatrice stravagante, come una sorella maggiore, idolo sul piccolo schermo e su YouTube per le famiglie e per i bambini, che con lei sognano, si divertono e imparano a giocare con la fantasia. Le mamme l’hanno eletta regina del web, contribuendo ad aumentare la popolarità di Carolina.
Lo scorso dicembre hai condotto su Rai 1 le semifinali dello Zecchino d’Oro 2023 con Andrea Dianetti, tuo partner professionale da lungo tempo: ci racconti di questa esperienza?
Con Andrea in realtà siamo grandi amici. Sono stata molto contenta di fare quest’esperienza, perché lo Zecchino d’Oro è un piccolo Sanremo dei bambini che appassiona davvero tutti. È un contenitore particolarmente bello e che rappresenta totalmente il mondo dell’infanzia. Condurlo è sempre stato un mio obiettivo, lavorando nel mondo dello spettacolo per i piccoli. In passato avevo già presentato degli speciali per lo Zecchino, ma condurre le semifinali è un’altra cosa. È stata un’esperienza che mi ha reso davvero felice e mi ha permesso di conoscere Carlo Conti e gli autori di Rai 1, persone splendide con cui mi sono trovata veramente bene. Tra l’altro ho avuto la possibilità di lavorare insieme ad Andrea Dianetti che conosco da 14 anni e con cui ho lavorato in diverse occasioni e a cui sono legata da un’amicizia strettissima. Il poter condividere un’avventura così speciale con una persona che conosci, ha reso tutto ancora più bello e facile, perché tra noi basta uno sguardo per intenderci e risolvere eventuali difficoltà, considerando che eravamo in diretta. Certo, io sono abituata ai live, ma c’è una grande differenza quando ti trovi a condurre uno show in diretta su Rai 1, ci sono delle altre responsabilità.
Carlo Conti ti ha dato qualche consiglio sulla conduzione?
Carlo ha guardato tutte le puntate, mandava ad Andrea Dianetti, che conosce molto bene perché ha partecipato a Tale e Quale Show, eventuali appunti per lui o per me. Anche tramite i suoi autori, che sono stati sempre con noi, ci dava consigli, ci supportava, anche durante le dirette, dietro le quinte tra una canzone e l’altra. Senza contare che la serata finale, condotta da lui, è stata per noi una vera e propria lezione.
Questa edizione dello Zecchino è stata vinta dalla canzone, Non ci cascheremo mai: sei d’accordo col verdetto?
A me è piaciuta tantissimo Ci pensa mamma, la canto sempre a mia figlia. Sarà che sono diventata mamma da poco, però Non ci cascheremo mai è assolutamente orecchiabile, ha un bel ritornello e ha meritato la vittoria.
Quali responsabilità comporta il tuo lavoro di conduttrice, cantante e scrittrice per bambini?
È una responsabilità molto importante e me la assumo completamente. Quando ci si rivolge ai bambini, bisogna fare attenzione a tutto, a qualsiasi messaggio, parola che viene detta e scritta che potrebbe avere dei risvolti negativi. Dopo 10 anni di tv per i ragazzi, sono particolarmente formata e sensibile su questo tema. Infatti, tra adulti spesso nemmeno ci rendiamo conto di certe sfumature del linguaggio e delle conseguenze che possono avere. Nel nostro lavoro abbiamo una grande responsabilità, perché comunichiamo ai bambini e non sempre i genitori possono essere presenti o attenti a tutto ciò che i loro figli stanno guardando o facendo.
Su Youtube sei seguitissima e adesso con le Feste appena passate le tue canzoni sul Natale hanno avuto un successo pazzesco: qual è il tuo segreto?
Youtube è la mia televisione, è il mio canale di lavoro. Il segreto del mio successo? Non saprei, credo semplicemente di aver trovato il giusto modo di comunicare coi bambini, rivolgendomi però anche ai genitori. Penso di essere riuscita a trovare la via giusta che unisce sia i grandi che i piccoli. E questo non è semplice, perché i registri da utilizzare sono diversi. Credo che a premiarmi sia la mia spontaneità, perché sono proprio così, con la voce squillante. Ovviamente coi bambini si tende un po’ ad enfatizzare, perché a loro piacciono i toni allegri, l’energia, però io sono proprio così, molto dinamica, molto positiva, gioiosa e attiva.
L’ultimo libro che hai pubblicato si intitolo La musica del gioco: da cantante e mamma, quanto è importante la musica nella crescita di un bambino?
Tantissimo. I bambini fanno tutto con la musica. È l’elemento musicale ad essere per loro importante, anche quando parliamo, ciò che percepiscono come fondamentale è il tono della nostra voce. All’inizio della vita, si esplora il mondo tantissimo con l’orecchio, oltre che con la vista. Anche le loro emozioni passano attraverso a quello che sentono. Perciò per loro la musica è essenziale.
Qual è il tuo sogno nel cassetto, professionalmente parlando?
Attualmente è proseguire quello che sto facendo nell’ambito kids, continuando a creare contenuti di qualità ed espandendo il bacino di utenti. Ci sono delle cose che bollono in pentola, ma non voglio spoilerare troppo. Diciamo che spero ci siano delle conduzioni non solo web, ma anche altro.
Se deve guardare al futuro lontano, è ovvio che a un certo punto l’esteticità non mi supporterà più e smetterò di dimostrare 25 anni o 30 anni e allora spero di essermi costruita una certa credibilità nel mio settore, tanto da poter ottenere dei programmi tutti miei. Mi piacerebbe occuparmi di contenitori famigliari che si rivolgano anche a un pubblico adulto.