Le poesie in musica sono una fonte di ispirazione, ti permettono di sentirti capita, ti aiutano a dare voce a dei sentimenti che alle volte provi senza sapere come definirli. Le frasi tratte dalle canzoni dei Negramaro, più che in altri casi, riescono ad arrivare dritto al cuore: a curarlo quando soffre e ad accompagnarlo nelle esperienze positive che, come in una giostra, si alternano nelle varie fasi della vita.
Il nome del gruppo nasce da un vino salentino. I membri della band infatti sono di origini pugliese e, nella loro impronta musicale, si avverte tutta la loro veracità e la loro autenticità. Pregi tipici della gente del Sud: calorosa, generosa e accogliente. E accoglienti appaiono sempre Giuliano Sangiorgi (il frontman), Emanuele Spedicato (chitarra), Ermanno Carlà (basso), Danilo Tasco (batteria), Andrea Mariano (piano, tastiere e sintonizzatore) e Andrea De Rocco (campionatore).
I sentimenti, le emozioni e le esperienze che traspaiono dalle note e dalle parole delle loro canzoni sono un antidoto, una cura, un supporto e una rassicurazione. Ecco perché DiLei ha deciso di raccogliere le citazioni e gli aforismi migliori tratti da versi che arrivano dritti all’anima di chi li ascolta.
Indice
Negramaro, i testi più belli
Riuscire a trovare, fra le tante canzoni dei Negramaro, le frasi più belle è davvero difficile. Fare una cernita e stabilire quali siano i migliori fra tutti è quasi impossibile. Estrapolare il cuore di un brano che – interamente – è perfetto e racchiude l’essenza di emozioni autentiche e profonde è un compito arduo, ma ecco un tentativo per aiutare chi vuole fare un viaggio immergendosi nella discografia di uno dei gruppi più apprezzati degli ultimi vent’anni.
- Se ti tengo qui, nel punto giusto, tra lo stomaco e la gola, dove batte forte il petto, c’è un esercito di anime da sempre pronte a tutto solo per difenderti. Sei al sicuro, credimi. (Se ti tengo qui)
- Cade la pioggia e tutto lava, cancella le mie stesse ossa. (Cade la pioggia)
- Io son sicuro che in questa grande immensità qualcuno pensa un poco a me. (L’immensità)
- Lo sai da qui si vedono le luci sciogliersi. Ci pensi mai? Il tempo si misura in brividi. (Lo sai da qui)
- Forse è un sole spento quello che sento e che brucia in fondo all’anima senza più attese, senza alcuna dignità. (E così sia)
- È così difficile parlar di noi due con la tua testa tra le gambe, così stanchi di noi due che non abbiam voglia di noi due. (La distrazione)
- Ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso. Meraviglioso perfino il tuo dolore. (Meraviglioso)
- Io non so più ridere, io non so più piangere, per ore il mio soffitto fissa me. (Es-senza)
- Lecca l’anima: ha il sapore dell’oceano e ruggine. (Se io ti tengo qui)
- Potessi trattenere il fiato prima di pensare, avessi le parole quelle grandi per poterti circondare di quello che di me bellezza in fondo poi non è. (Quel posto che non c’è)
- E resto qui sul filo di un rasoio ad asciugar parole che oggi ho steso e mai dirò. (Estate)
- La notte è scesa già dentro l’anima su tutta la città, il buio è solo dentro me e non ho più paura. (Luna)
- Torneranno tutte le genti che non hanno voluto parlare, scenderanno giù dai monti e da allora staremo a sentire quelle storie da cortile che facevano annoiare, ma che adesso sono aria, buona pure da mangiare. (Fino all’imbrunire)
- Mettiamo via questa città, ne ho nostalgia andando via, non è più mia o forse non lo è stata mai… magari un po’. (Genova22)
- Voglio restare solo, meglio restare in volo, via da chi non crede più d’avere ancora in tasca un paio d’ali. (Solo)
- Amami anche se non mi conosci, ti prego amami anche se siamo nascosti, amami senza dovermi cercare, senza sapere da che parte stare, resta nel mondo in cui tu vuoi invecchiare, io verrò a prenderti. (Per uno come me)
- Io non lascio traccia come pioggia sulla neve, quando cado mi confondo con quello che già c’è. (Io non lascio traccia)
- Un vecchio che rincorre quell’attimo fuggente, l’avesse preso prima non ne avrebbe fatto niente. (L’amore qui non passa)
- Scagli la pietra chi è senza peccato, scagliala tu perché ho tutto sbagliato. (Mentre tutto scorre)
- Ti è mai successo di guardare il mare, fissare un punto all’orizzonte e dire: “È questo il modo in cui vorrei scappare, andando avanti, sempre avanti, senza mai arrivare”? (Ti è mai successo?)
Frasi Negramaro sull’amicizia
Forse, più che delle frasi sull’amore, quelle sul legame amicale rappresentano un modo per suggellare un rapporto indissolubile. Le relazioni finiscono, la passione si spegne, ma chi trova un amico sincero ha un tesoro anche più prezioso della famiglia: perché è l’empatia che si crea naturalmente fra due persone che lo sugella. Ecco allora che le frasi nelle canzoni dei Negramaro che parlano di amicizia hanno quel quid che fa sì di innamorarsi perdutamente di un gruppo che, con un sound unico, incornicia vere e proprie poesie.
- E adesso non c’è niente al mondo che possa somigliare in fondo a quello che eravamo, a quello che ora siamo, a come noi saremo un giorno. (La prima volta)
- Dimmi che sapore ha la mia cruda sincerità, dimmi quanto male fa il tempo che non passa mai. (I miei robot)
- Faccio finta di ascoltare, tu non mi incanti più, ti darò sempre ragione proprio come vuoi tu. (Mono)
- Solo per te io cambierò pelle, per non sentir le stagioni passare senza di te. (Solo per te)
- Manchi come l’aria e manchi come il sale e manchi prima al cuore, poi alle mani e poi al mio dolore. (Manchi)
- Insegnami come affrontare gli abissi per poi risalire nei cieli più alti, raccoglimi dalle cadute nei boschi e spingimi verso sentieri già persi, raccontami di quanto siamo più forti, adesso che abbiamo trovato noi stessi. Ricordami ancora quei giorni felici, se sono legati a dei baci rubati, cancellami tutti i pensieri più tristi, se mai per noi due ce ne fossero stati. (Ridammi indietro il cuore)
- Dimmi ancora quanto pesa la tua maschera di cera, tanto poi – tu lo sai – si scioglierà come fosse neve al sol. (Mentre tutto scorre)
- Tornerai anche tu tra gli altri e mi sentirò impazzire. Tornerai e ti avrò davanti, spero solo di non svenire. Mentre torni non voltarti, che non voglio più sparire nel ricordo e nei miei giorni, resta fino all’imbrunire. (Fino all’imbrunire)
- La notte ha i suoi colori e li vedi così chiari se dimentichi i rancori. (Zanzare)
- Ho capito che se mi rifletto guardandomi il viso non mi riconosco, ma poi un bel sorriso mi taglia la faccia e mi dico: “Sono identico a te”. (Sei)
Negramaro, i testi sull’amore
E qual è quel cantante/gruppo che nelle frasi delle sue canzoni – Negramaro compresi – non parla d’amore? È il sentimento che muove il mondo, capace di far nascere e cessare guerre, mettere in discussioni legami che dovrebbero resistere al tempo e allo spazio, ma che di fronte all’innamoramento e alla passione si sgretolano. Ecco allora una selezione dei versi più belli del gruppo salentino sull’argomento.
- Se tutto è bellissimo, se è come un miracolo, se anche il pavimento sembra sabbia contro un cielo che s’innalza altissimo, intorno a noi è bellissimo. (Attenta)
- Chissà perché io sto bene con te mentre tu credi in me solo se ti accontento (Scomoda-mente).
- Se cado giù sei mia, risalgo e tu sei mia, Voglio di più e sei mia. Non chiedo di più e sei ancora mia. Lascia che sia come vorrei ogni mio istante. (Ogni mio istante)
- Tenersi stretto, stretto in tasca il mondo per poi ridarlo un giorno solo a te, a te che non sei parte dell’immenso ma l’immenso che fa parte solo di te. (L’immenso)
- Usami, straziami, strappami l’anima, fai di me quel che vuoi, tanto non cambia l’idea che ormai ho di te. (Mentre tutto scorre)
- Quando vai via da me porta via quello che sei. Sai che peso su di me la tua pelle se poi non c’è. (Neanche il mare)
- Ma tu lo sai che affogo nei miei guai… l’amore che mi dai? (Apnea)
- Avrei voluto osare, rapirti e poi volare, ma ci ho pensato tanto, non c’entra qui il coraggio. (Si è fermato il tempo)
- E ruberò per te la luna se il buio ti farà paura. (E ruberò per te la luna)
- Stai attenta ché mi uccidi in questa stanza e un bacio non conosce l’innocenza. (Attenta)
- Sì, io lo so, tutta la vita sempre solo non sarò e un giorno lo saprò di essere un piccolo pensiero. (L’immensità)
- Dimmi se c’è ancora sulle labbra il mio sapore quando pensi che sian troppe le paure. (Parlami d’amore)
- Ho strappato via anche l’ultima mezz’ora pensando che sia l’unica maniera per sentirti qui vicino ancora. (Nuvole e lenzuola)
- Chi sono io senza di noi? Poca acqua per tanta sete. Tanta vita per poco e niente. (È tanto che dormo?)
- Liberi, ci sembrerà di essere più liberi se dalle nostre mani non cadranno più parole per noi due. E sarà più semplice sorridere alla gente senza chiederle se sia per sempre o duri un solo istante. (Basta così)
- Fermale tu queste *** di lacrime che bagnano i giorni e asciugano gli occhi sempre più liquidi e tagliano solchi sul viso. (Lacrime)
- Amore che torni, se davvero ritorni, scegli come chiamarmi ma non come cambiarmi. (Amore che torni)
- Dimmi a che serve restare lontano in silenzio a guardare la nostra passione che muore in un angolo. (Cade la pioggia)
- Se stringi tra le mani la mia voce ti accorgi che tu non sentirai distanza. (Nella mia stanza)
- Parlami di quando mi hai visto per la prima volta, ti ricordi a stento o rivivi tutto come, come fosse allora? (La prima volta)
- Io non voglio capire in fondo che non ci sei, e mi tengo stretto il sogno mio e ti lascio finire i giorni – i tuoi giorni – nella mia testa, accanto a me. (Londra brucia)
- Se ti porti dietro il mondo, porta dietro pure me. (La finestra)
- Chiudendo gli occhi scivoli via da me. (Come sempre)
- Solo per te convinco le stelle a disegnare nel cielo infinito qualcosa che somiglia a te. (Solo per te)
- Sono così trasparente, mi credi? È tutta qui l’anima che tu mi chiedi. (Comunque vadano le cose)
- Bocca dentro bocca e non chiederti perché tutto poi ritorna in quel posto che non c’è dove per magia. Tu respiri dalla stessa pancia mia. (Quel posto che non c’è)
- Al centro dei miei pensieri ora sei e sento che mai da me tu fuggirai. (Dopo di me)
- Mentre salgo su penso a quante volte allo stesso vento ho affidato il canto per cullarti ancora un altro po’. (Scusa se non piango)
- Nascondo questa stupida allegria quando mi guardi. (Estate)
- E allora sai, che ne dici se adesso ci sfioriamo lo stesso, senza toccarci, tu chiudi gli occhi, amami anche se non mi conosci. (Per uno come me)
- Ogni volta che guardo nei tuoi occhi smuovi il terreno sotto i miei piedi e non so davvero perché. (Your eyes)
- Senza peso, senza fiato, senza affanno, mi travolge e mi sconvolgi. Poi mi asciughi e scappi via. (Senza fiato)
- La mia pelle è carta bianca per il tuo racconto: scrivi tu la fine. (Cade la pioggia)
- Tu ricordati di me, finché il fiato avrai per farlo, pelle per sentirlo, cuore per odiarlo. (Tu ricordati di me)
- Quante volte ho stretto in mano una mano che non c’è per sentirmi meno solo… ti ho inventato accanto a me. (Lacrime)
Frasi dei Negramaro per i tatuaggi
E quando le parole esprimono le emozioni più profonde e autentiche che una persona possa provare, perché non renderle indelebili? Perché non fare in modo che – sulla propria pelle – diventino espressione della propria personalità, della propria esperienza, di gioie e dolori? Ecco qualche verso che possa ispirare e segnare corpo e anima. A tal proposito, chissà che non possano diventare anche frasi di tatuaggi di coppia.
- E non mi resta che allacciare un paio d’ali alla mia testa e lasciare tutti i dubbi a una finestra. (La finestra)
- Parlami di quanto a volte siamo stupidi, immaginando la regia di un film a lieto fine. (Il nostro film)
- Non importa se non so stare a galla per un po’, gli errori miei… li rifarei. (Apnea)
- Nel bacio degli amanti che si scambiano i silenzi. C’è una storia da buttare un’altra tutta da rifare. (L’amore qui non passa)
- In bilico tra santi e falsi dèi, sorretto da un’insensata voglia di equilibrio. (Estate)
- Lo spazio vuoto è pieno della tua mancanza. (Pezzi di te)
- È così che se ne va senza tante parole, senza fare più rumore, quel po’ di noi. (È così)
- Nel mondo dicon tutti che ci sia poca bellezza da salvare e da rubare, non sanno mica quanta ne nasconda questo mio stupore (Sole).
- Vivere non è abbastanza se non c’è distanza che non ti permetta di desiderare perdersi, per poi riprendersi, non è dividersi. Siamo sostanza che non può sparire. (Il posto dei santi)
- Costringimi a implorarti, ridi delle mie paure, spingi fino in fondo nel mio cuore il tuo coltello. (Gommapiuma)
- E non ricordo più chi sei. Tu sei, non sei più quel che eri un tempo. E ora sei quel che c’è di diverso da me. (Sei)
- Amami come sai uccidermi tutte le volte. (La giostra)
Le frasi tratte dalle canzoni dei Negramaro, fra i protagonisti della 74esima edizione del Festival di Sanremo, riescono ad arrivare dritto al cuore: a curarlo quando soffre e ad accompagnarlo nelle esperienze positive che, come in una giostra, si alternano nelle varie fasi della vita.