Ci sono storie d’amore che rimaranno, per sempre, impresse nella nostra memoria. Si tratta di relazioni così intese e folli, a volte anche estreme, che spesso si faticano a comprendere. Tra queste, troviamo sicuramente quella tra Jane Birkin e Serge Gainsbourg, una delle storie moderne più memorabili di sempre.
Lei la diva, l’icona di femminilità e sensualità nel mondo, lui il musicista famoso, non solo per le sue canzoni, ma anche per le sue donne, Brigitte Bardot, per esempio. Ma in lei, lui, trova la sua musa e poi l’amore e lo scandalo. Una relazione così travolgente e caotica che sconvolge i benpensanti dell’epoca. Dieci anni di ossessione e follia, di amore e di gioie, come il momento della nascita della piccola Charlotte. Poi la dipendenza dall’alcol e l’oblio, un addio straziante che lascerà entrambi distrutti.
So anche che qualunque cosa faccia, non sarò mai felice senza Serge. Perché se me ne vado, mi mancherà sempre la mia vita eccezionale accanto a un uomo eccezionale.
L’incontro
Al contrario di quello che si può pensare, il loro non fu un colpo di fulmine travolgente. Il primo incontro con Serge è rimasto impresso nella memoria di Jane Birkin come qualcosa da dimenticare. Sul suo diario scriverà “Quel Gainsbourg, sarebbe il mio amante sullo schermo ma è così arrogante, con la puzza sotto il naso, sprezzante nei miei confronti. E in più mi ignora completamente!”.
Entrambi si ritrovano davanti alle telecamere per i provini di Slogan, la pellicola diretta da Pierre Grimblat, ma a quei tempi, questo è chiaro, nessuno dei due poteva immaginare che sarebbero stati i protagonisti della storia d’amore più incredibile di tutti i tempi.
La scintilla
Nonostante lo scontro iniziale, dovuto principalmente alla timidezza di lui che lei fatica a comprendere, i due decidono di darsi una possibilità, non immaginando neanche lontanamente che quell’incontro avrebbe dato vita al primo capitolo di una leggenda che porta, ancora oggi, i loro nomi.
Così, senza nessuna avvisaglia, l’attrazione esplode ed è fatale. Escono, trascorrono la notte insieme nella camera di albergo di lui tra alcol, sesso e il collasso di Serge: la relazione comincia. Nelle interviste successive la Birkin, nonostante l’epilogo, parlerà di quella notte come una delle più romantiche della sua vita.
Le notti selvagge e gli scandali
Passionali e istintivi, Jane e Serge balzano spesso agli onori della cronaca: discutono nei locali e litigano animatamente in strada. Per mettere fine a un litigio con Gainsbourg, Jane si lancia nella Senna. Il resto è passato alla storia, insieme al top Yves Saint Laurent che le si appiccica addosso mostrando tutte le sue forme. Ma tra loro è così, lo è sempre stato e sempre sarà. Un momento la guerra e l’attimo dopo la pace. Le persone che conoscono la coppia, ormai, lo hanno imparato.
Ma loro non smetto di stupire, come dimostra l’incisione dell’irriverente e scandalosa Je t’aime… moi non plus. La canzone che è metà cantata e metà fatta di orgasmi simulati ha un successo formidabile, ma strano e inquietante. Non tutti l’apprezzano, anzi. Il brano viene bandito da tutte le radio d’Europa mentre in Francia viene trasmesso solo dopo le 23. Il Vaticano denuncia l’affronto: Serge e Jane sono la coppia più trasgressiva del secolo.
E di scandali, canzoni e follie ne seguiranno ancora. Ma prima Jane e Serge trovano il tempo per suggellare il loro patto d’amore con la nascita della loro unica figlia, la futura attrice Charlotte Gainsbourg.
La nascita di Charlotte
La nascita di Charlotte placa gli animi ribelli e audaci di Jane e Serge, ma solo di giorno. Si lasciano fotografare dai paparazzi con ampi sorrisi e facendo trasparire la normalità che ci si aspetta da due genitori responsabili. Ma è di notte che i due tornano a essere quelli di un tempo, i trasgressivi e i ribelli. Mettono a letto Charlotte ed escono, per poi tornare il mattino, accompagnarla a scuola e riposarsi.
Serge debutta alla regia e coinvolge Jane in Je t’aime moi non plus, un film dall’alto contenuto erotico che è un omaggio alla canzone omonima. Poi ancora bassi, alti, eccessi di ogni tipo, ma la storia prosegue per anni, finché la Birkin, un giorno, decide di lasciare il suo Serge.
La fine della relazione e l’amore oltre ogni cosa
L’amore c’è, ma la felicità vacilla, soprattutto in Jane che è estremamente insoddisfatta. Serge precipita e lo fa giorno dopo giorno. Si trascura, fuma nonostante i problemi al cuore e si lascia annegare in fiumi di alcol. Jane non ce la fa più, è rimasta da sola a portare avanti quella relazione, la stessa che ormai definisce una messa in scena.
L’alcol è il mio incubo. Lo trasforma in una persona diversa e che fa paura. E a volte dice che ora che ha la gloria, il denaro, la celebrità, la sola cosa che non conosce è uccidere, non parlava mai così prima.
E poi arriva Jacques Doillon, il regista dolce e affettuoso, l’uomo tutto d’un pezzo che corteggia la Birkin e la fa sentire di nuovo donna, di nuovo amata. È in lui che Jane ritrova la speranza, quella che gli ha portato via il baratro all’interno del quale Serge è precipitato.
Così nel 1980, è la diva ad apporre la parola fine alla storia con Gainsbourg. Non ci vorrà poi molto affinché Jane faccia coppia fissa con Jacques, lui che era già il suo amante da qualche tempo. Una decisione, questa, che però manda allo sbando Serge. Lui precipita sempre più in basso. Profondamente, paurosamente. Lei va avanti. Ma l’amore, quello vero costruito in quei 10 anni di follia non si può dimenticare.
Nonostante la relazione con Jacques, l’uomo che le ha donato la speranza, Jane ama ancora Serge e lo farà per tutta la vita. Così anche lui. Entrambi capiscono che forse, l’unico modo per restare al fianco, l’uno dell’altra, è quello di restare amici. Così i due restano legati per sempre, per il bene di Charlotte, per il loro bene. E nel 1991, quando il cantante francese si spegne, Jane passa tre giorni interi al fianco del cadavere di quello che era, e sempre sarà, l‘amore della sua vita.