La grandezza di Madre Teresa di Calcutta, sempre al servizio degli ultimi

Una storia straordinaria, quella di Madre Teresa di Calcutta - poi Santa per la Chiesa Cattolica - che dedicò la sua vita agli altri. Sempre al servizio degli ultimi

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Redazione

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Fragile come una delicata farfalla e forte come una leonessa, Madre Teresa di Calcutta è la donna sempre al servizio degli ultimi. Una piccola – grande suora che ha saputo cambiare il mondo con la sua idea di carità e di amore per il prossimo, superando i confini che le venivano imposti e segnando la storia.

La storia di Madre Teresa di Calcutta

Agnese Gonxha Bojaxhiu nasce nel 1919 a Skopje, in Macedonia‎. La più piccola di cinque figli del droghiere di un paesino che muore all’improvviso quando lei ha solo otto anni, lasciando sua madre sola.

Agnese ha diciotto anni quando decide di diventare una missionaria. Si unisce alle Suore di Loreto e riceve il nome di Mary Teresa. Un anno dopo quella scelta, nel gennaio del 1929, arriva in India, il luogo che cambierà per sempre la sua esistenza e quella degli altri.

A Calcutta prende i voti perpetui, diventano Madre Teresa, e insegna nella scuola per ragazze. Nel 1946, in un viaggio in treno che la porta da Calcutta a Darjeeling, comprende quale sarà lo scopo del resto della sua vita: mettersi al servizio dei “poveri fra i poveri”. Inizia così un percorso fatto di dedizione e coraggio, che la porterà a creare la sua comunità religiosa e a portare uno sguardo nuovo sulla povertà e su un concetto di pietà e amore per il prossimo troppo spesso dimenticato.

La vita al servizio degli ultimi

Gli anni successivi quella piccola suora, minuta nell’aspetto ma in possesso di un cuore immenso, rivoluziona il mondo. Il suo obiettivo di vita, quello di dedicarsi agli altri e ai poveri, è una vocazione.

Nello slum di Calcutta fonda la Casa per i bambini di strada e indossa il sari bianco e azzurro, simbolo della congregazione. Le sue opere attirano l’attenzione di capo di Stato, star internazionali e intellettuali, e nel 1979 riceve il Premio Nobel per la pace.

Alla consegna del riconoscimento rifiuta il banchetto per i vincitori e chiede che i seimila dollari di fondi fossero donati ai poveri di Calcutta. “Le ricompense terrene sono importanti solo se utilizzate per aiutare i bisognosi del mondo”, spiegherà poi.

Fonte: Getty Images
Madre Teresa fra i poveri di Calcutta

E mentre il suo piccolo movimento diventa sempre più grande, diffondendosi in tutto il mondo, Madre Teresa di Calcutta lotta contro i problemi di salute. L’artrite reumatoide peggiora, seguita da un infarto.

Nel 1991 si ammala di polmonite e due anni dopo contrae la malaria. Nonostante ciò non si ferma e continua la sua missione fra quegli “ultimi fra gli ultimi” che ha sempre sostenuto e amato. Il 5 settembre 1997 quando muore, all’età di 87 anni, lascia qualcosa di straordinario e inimmaginabile. Quella piccola suora, con la sua forza di volontà, è riuscita a creare una rete straordinaria di amore per i più deboli. Dall’Asia all’Africa, centinaia di case, orfanotrofi, ospizi e lebbrosari accolgono chi ha bisogno, seguendo il suo esempio.

Il 19 ottobre del 2003, Madre Teresa di Calcutta viene proclamata beata da papa Giovanni Paolo II e, nel 2016, Papa Francesco la proclamerà Santa per la Chiesa Cattolica.

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