Ortensia: come coltivarla, curarla e dove tenerla in vaso o in giardino

Volete un bel cespuglio di ortensie coloratissime sul balcone o nel vostro giardino? Ecco tutto quello che c'è da sapere per prendervene cura

Pubblicato: 30 Maggio 2023 16:08

Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Se siete alla ricerca di una bella pianta che cresca rigogliosa e porti un tocco di colore al vostro giardino, l’ortensia non vi deluderà: i suoi cespugli, in primavera, sbocciano in un tripudio di sfumature meravigliose che profumano l’atmosfera. È la scelta ideale se avete abbastanza spazio, ma alcune varietà si prestano anche ad essere piantate in vaso per allietare il vostro balcone. Inoltre le ortensie non richiedono grandi attenzioni e si coltivano facilmente, adattandosi bene al clima mediterraneo. Vediamo come coltivarle, sia in giardino che in vaso.

Ortensia, le caratteristiche della pianta

L’ortensia (scientificamente chiamata Hydrangea) è una pianta floreale appartenente alla famiglia delle Hydrangeacee: imbattibile quando si parla di specie ornamentali, è caratterizzata da fiori grandi e molto appariscenti, che possono essere di tanti colori diversi. Originaria dell’Asia e dell’America meridionale, si è diffusa nel ‘700 in Inghilterra e poi pian piano in tutto il resto d’Europa, grazie alla sua adattabilità anche alle temperature più rigide.

Esistono diverse varietà di questa pianta: una delle più comuni è l’Hydrangea macrophylla, che dà vita a bellissimi cespugli ricchi di fiori colorati. La sua caratteristica principale è la capacità di produrre fiori diversi in base al tipo di terreno in cui viene piantata. Se acido, saranno infatti tendenti al blu; al contrario, su un terreno basico o alcalino, i fiori che spunteranno avranno un graziosissimo colore rosa o violetto.

Altre varietà (alcune delle quali rampicanti) sono più piccole e si adattano meglio alla crescita in vaso. È il caso dell’Hydrangea panicula, l’unica specie che dà fiori bianchi: il suo alberello può arrivare sino ai 5 metri in altezza, ma non occupa molto spazio in larghezza. Tutte le ortensie, comunque, sono facili da coltivare e non necessitano di particolari attenzioni. Il loro habitat ideale è fresco e mite, quindi dovrebbero essere sistemate al riparo dalla luce diretta del sole, soprattutto in estate o nelle zone più calde. Inoltre sopravvive bene all’inverno, resistendo anche alle temperature rigide.

Come piantare le ortensie

Se avete deciso di dedicarvi alla coltivazione delle ortensie, ci sono alcuni passaggi da seguire per garantirvi una pianta rigogliosa che produca fiori bellissimi. Innanzitutto, scegliete attentamente il periodo in cui piantare: se partite dal seme, il momento migliore è la primavera, attorno al mese di aprile. Al contrario, se avete acquistato una piantina già cresciuta e dovete solamente metterla a dimora, fatelo durante il mese di maggio oppure attendete l’autunno, tra ottobre e novembre.

Nel preparare il terreno, ricordate che le ortensie prediligono una base umida e ricca di humus, da abbinare a fertilizzanti naturali come la torba acida o il letame. Come abbiamo visto, l’esposizione è importante: questa pianta cresce meglio se posizionata in un luogo ben ventilato e protetto dai raggi diretti del sole, ad eccezione dei periodi invernali. Durante la stagione fredda, potete spostare il vaso anche all’interno della vostra abitazione, lasciandolo però accanto ad una finestra dove può ricevere la luce solare. Se la pianta è in giardino, ricordatevi di pacciamare il terreno per proteggerlo dalle temperature più rigide.

In vaso

Vediamo ora come piantare un’ortensia in vaso. Scegliete innanzitutto un contenitore che sia largo abbastanza, in base alla varietà che avete deciso di seminare. È importante che il vaso abbia dei fori sul fondo, per permettere al terreno di drenare l’acqua in maniera più efficiente. Riempitelo di terriccio (meglio se apposito per ortensie) e utilizzate del fertilizzante per fornirgli tutti i nutrienti di cui la vostra piantina avrà bisogno.

A questo punto, fate un piccolo buco nel terreno e inserite i semi: potete anche utilizzare una delle tecniche per accelerare il processo di germinazione, e solo in un secondo momento trasferire il seme germogliato nel terreno. Se invece avete acquistato una piantina già cresciuta, controllate che le sue radici siano umide – potete immergerle in acqua tiepida per mezz’ora prima di passare alla messa a dimora. Scavate quindi una buca abbastanza profonda e sistematevi la pianta, compattando poi il terreno con le mani. Qualsiasi sia il metodo scelto per piantare le ortensie, ricordate di annaffiare subito dopo.

In giardino

Per piantare un’ortensia in giardino, valgono le stesse indicazioni che abbiamo già visto. Nel preparare il terreno, fate particolare attenzione alla concimazione: visto che in questo caso non avrete il terriccio specifico per ortensie, dovrete aggiungere un fertilizzante che possa garantire alla pianta tutto il nutrimento di cui necessita per crescere. Vangate profondamente il terreno per renderlo più morbido, quindi scavate una piccola buca e inseritevi i semi o la piantina che avrete precedentemente acquistato. Compattate la terra con le mani e annaffiate subito: l’ortensia ha bisogno di acqua per crescere, e teme in particolar modo la siccità.

Come coltivare le ortensie

Una volta piantate le vostre ortensie, il più è fatto: non sono molte le accortezze che dovrete avere d’ora in avanti per far crescere al meglio le piantine. Partiamo dall’annaffiatura, la parte più delicata di ogni coltivazione. Visto che l’ortensia teme i terreni aridi, dovete fare in modo che quello in cui dimora sia sempre abbastanza umido, evitando però pericolosi ristagni d’acqua che potrebbero far marcire le radici. Il modo migliore per capire se la pianta ha bisogno d’acqua consiste nel toccare il terreno con le dita e sentire se è ancora umido o se invece si sta seccando.

Meglio abbondare con le annaffiature durante il periodo della gemmazione, mentre si possono diradare quando la pianta è già fiorita. Bagnate il terreno la mattina presto o la sera dopo il tramonto, usando acqua a temperatura ambiente. Potete riciclare l’acqua piovana, così da evitare anche i problemi derivanti da una possibile eccessiva presenza di calcare. È poi necessario potare annualmente l’ortensia, a partire dal terzo anno di vita: in autunno, dopo il periodo della fioritura, dovrete eliminare i rami secchi e i fiori avvizziti, per far sì che non sottraggano nutrimento, acqua e luce alle parti vitali della pianta.

Infine, ricordate di concimare periodicamente la pianta – soprattutto in primavera, quando ha inizio la fioritura – e di controllare che non venga infestata dai parassiti. In quest’ultimo caso, potete provare alcuni rimedi naturali per sconfiggere formiche, cocciniglie, afidi e ragnetti rossi, i “nemici” più comuni delle ortensie.

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