Alimentazione e Sindrome di Gilbert: miti da sfatare e dieta consigliata

Scopri come un’alimentazione equilibrata può aiutare a gestire la sindrome di Gilbert, sfatando i falsi miti e sostenendo il benessere del fegato.

Pubblicato:

Biagio Flavietti

Farmacista e nutrizionista

Farmacista e nutrizionista, gestisce dal 2017 una pagina di divulgazione scientifica. Appassionato di scrittura ed editoria, lavora come Web Content Editor per alcune realtà del settore farmaceutico e nutrizionale.

La sindrome di Gilbert è una condizione genetica benigna che interessa il metabolismo di una molecola chiamata bilirubina. In parole povere, questa molecola giallastra ottenuta dalla degradazione dei globuli rossi presenti nel sangue non viene smaltita correttamente e si accumula nei tessuti provocando una lieve colorazione itterica della cute (giallognola). Ovviamente, si tratta di una colorazione molto lieve della cute e che spesso non porta alcun sintomo con sé. Talvolta questa sindrome non viene riconosciuta infatti dai sintomi, ma attraverso le analisi del sangue di routine; sul piano alimentare, pero, emergono spesso indicazioni e consigli contraddittori per la sua gestione. Diciamo chiaramente che la sindrome di Gilbert non richiede una cura, ma è molto utile saper riconoscere i fattori che possono far aumentare la bilirubina e i sintomi che in alcuni casi possono emergere, come stanchezza e disagio epatico in caso di stress, digiuno, febbre o esercizio fisico molto intenso.

Cos’è la sindrome di Gilbert?

Si tratta di una delle forme più comuni e diffuse di iperbilirubinemia non coniugata, che interessa una fetta davvero estesa della popolazione adulta. La malattia è caratterizzata da un disordine ereditario che vede l’enzima UDP-glucuronosiltrasferasi 1A 1 (UGT1A1) non funzionare correttamente e quindi portare ad un aumento della bilirubina non coniugata all’interno del sangue.

Nonostante abbia una natura benigna e sia priva di sintomi, sono tantissime le persone che cercano cambiamenti dietetici e addirittura terapie farmacologiche per gestire la bilirubina e ridurre l’ittero (quasi sempre molto lieve).

La letteratura scientifica non evidenzia alcuna dieta “miracolosa” per la gestione della sindrome di Gilbert, ma piuttosto raccomanda alcune pratiche che possono essere utili per evitare un incremento della bilirubinemia.

Miti alimentari da sfatare sulla sindrome di Gilbert

In caso di sindrome di Gilbert bisogna seguire una dieta a bassissimo apporto di calorie per pulire il fegato?

No, al contrario di quanto si possa pensare una diminuzione drastica delle calorie in un paziente colpito da sindrome di Gilbert può aumentare la bilirubina nel sangue. Quindi per queste persone non è indicato il digiuno prolungato, diete severe e drastiche.

Le persone affette da sindrome di Gilbert devono evitare tutti i grassi alimentari perché potrebbero stressare il fegato?

Questa tesi non è supportata da alcuna evidenza scientifica e, anzi, le ricerche condotte hanno mostrato come una dieta quasi priva di grassi possa contribuire a un aumento significativo della bilirubina nel sangue.

Esiste una dieta miracolosa che possono seguire le persone affette da sindrome di Gilbert per diminuire la bilirubina nel sangue?

No, al momento non ci sono evidenze scientifiche che mostrano come delle diete specifiche, come quella chetogenica o paleolitica, possono essere implicate in un miglioramento dei livelli di bilirubina in un paziente affetto da sindrome di Gilbert. Le linee guida indicano che non è necessario alcun regime alimentare speciale per questi pazienti, fatta eccezione per una dieta sana ed equilibrata.

Cosa fare a livello alimentare in caso di Sindrome di Gilbert

Negli ultimi anni un’analisi sistematica sui vari studi condotti sull’alimentazione nei pazienti affetti da malattia di Gilbert ha evidenziato alcuni punti da tenere in considerazione per quanto riguarda la dieta di questi soggetti:

Ciò che è emerso da tutti gli studi e le ricerche e che è necessario evitare i trigger alimentari che possono indurre ad un aumento della bilirubina e seguire invece una dieta sana, bili bilanciata ed equilibrata nel tempo.

Consigli alimentari per chi ha sindrome di Gilbert

Pur non esistendo un protocollo alimentare per la sindrome di Gilbert, le linee guida su una sana e corretta alimentazione evidenziano alcuni punti principali da tenere in considerazione:

Fonti bibliografiche

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963