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Medicina olistica, allopatica, tradizionale: quali differenze
Medicina, sicuramente, ma quale? La medicina che conosciamo come la medicina attuale, fatta di farmaci, diagnosi, protocolli e visite prende il nome di medicina allopatica, ovvero medicina altra rispetto alla tradizionale, fatta di erbe, usi, consuetudini, sapere antico e naturale. Questa distinzione spesso sfugge e si considera medicina allopatica quella tradizionale e viceversa. La sapienza delle erbe e di preparati riguarda anche quella dell’uso di argilla, miele, cera d’api, prodotti naturali ovvero che vengono dalla natura. Di solito viene tramandata oralmente e implica una piena assunzione di responso circa la propria salute, non un demandare verso un esperto esterno specializzato.
Se la medicina tradizionale ha il grande merito di metterci in contatto con le stagioni, con i doni della natura, dal canto suo la medicina allopatica ha i grandi traguardi della chirurgia diventata sempre meno invasiva, che dovrebbe comunque essere presa in considerazione come ultima sponda. La cognizione e la sapienza umana hanno quindi preso orientamenti diversi e traguardi molteplici. Per ogni situazione e per ogni disturbo si deve valutare la condizione di partenza e quella presente e non si dovrebbero trarre conclusioni affrettate.
La medicina olistica deve il suo nome alla radice greca “olos”, che significa “tutto”. In quest’ottica un problema fisico non viene considerato come separato da quello della mente o dell’anima. La medicina olistica si basa prima di tutto sul concetto di autoguarigione, ovvero sulla stimolazione di un processo di equilibrio che appartiene a ciascuno/a di noi. Le discipline olistiche in futuro e anche nel presente costituiscono un ottimo alleato della medicina allopatica e viceversa. Se la coscienza cammina di pari passo con la scienza gli individui iniziano a comprendere che si riesce a vivere secondo un altro modo integrato di vivere il corpo e la psiche.
Ottima idea anche rivolgersi a un approccio integrato, sentendo diversi specialisti che hanno anche approcci diversi. In uno stesso disturbo diversi specialisti potrebbero vedere simboli completamente diversi. Un semplice disturbo alla pelle potrebbe quindi nascondere delle situazioni di disagio emotivo, come anche una condizione di stipsi potrebbe significare resistenza, ansia o gestione difficile di rischi ed estrema cautela.
Approccio al disturbo in medicina olistica
Il disturbo in medicina olistica viene considerato come un modo di ristrutturare e riequilibrare tanti aspetti della persona, da quello emozionale a quello psichico, passando per la parte spirituale e quella intellettiva. Il disturbo deriva da un insieme di abitudini (alimentari, di movimento), forme-pensiero, condizioni genetiche, ambiente, fattori esterni, gestione delle emozioni, stress, situazioni professionali che creano nervosismo.
La persona viene considerata come un organismo completo, nella sua fisiologia e nei suoi aspetti psicologici. La medicina olistica rappresenta comunque un grande contenitore che comprende molte discipline e pratiche di origine diversa. Potreste per esempio decidere di avvicinarvi alla medicina ayurvedica o alla medicina cinese, oppure esplorare l’ambito dell’energia con il Reiki o con forme di massaggio energetico come lo shiatsu o il tuina. Altre vie per esplorare i conflitti interni sono le costellazioni o le biocostellazioni. Anche il Pranic Healing e l’Aura Soma sono discipline che appartengono alla medicina olistica e lo stesso vale per pratiche che lavorano sulla respirazione come il Rebirthing e la respirazione olotropica. Anche la cromoterapia e l’aromaterapia sono discipline che ricadono nella categoria di medicina olistica, come anche l’omeopatia e la terapia con i fiori di Bach (floriterapia). Anche l’osteopatia, che esplora la connessione tra organi interni, sistema nervoso, tessuti e ossa, costituisce una grande e importante branca della medicina olistica. Ciascuno di noi ha metodi che risuonano meglio e risultano efficaci in quanto ci suggeriscono vie per conoscerci sempre meglio e ristabilire l’equilibrio anche con l’ambiente esterno.
Consigli per avvicinarsi alla medicina olistica
Se avete sempre affrontato i disturbi con un approccio allopatico, ricorrendo spesso a farmaci – magari anche quando non c’era reale bisogno – potrebbe essere complesso avvicinarsi a una visione diversa. La via migliore sarebbe quella di avvicinarsi ad amici o persone care che sono all’interno della visione olistica. Fate sempre attenzione a non trovare fanatici e cercate di distinguere bene tra le vostre resistenze di fronte a un terapeuta olistico o all’istinto che magari vi sta dicendo di non investire su quella relazione d’aiuto.
Tanto un medico quanto un terapeuta olistico possono sbagliare interpretazione dei disturbi e stare nel vostro potere significa proprio prima di tutto ascoltarsi, sentire e vedere come le cose si muovono dentro. In medicina olistica conta molto l’apertura verso quel che possiamo accogliere; quel che ci arriva ma non ci trova pronti/e rischia di diventare tossico. Siate quindi molto in ascolto di quel che potete comprendere ovvero prendere con voi stessi/e momento per momento.