Il piccolo Tani e la sua favola reale destinata a diventare un film

La storia di Tanitoluwa Adewumi, che da bimbo profugo della Nigeria è diventato un National Master, diventerà un film

Pubblicato: 12 Maggio 2021 12:29

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Ci sono storie che meritano di essere raccontate. Vite apparentemente segnate dal corso degli eventi – e dal luogo di nascita – che ritrovano però il loro riscatto e che si trasformano in favole moderne destinate a portare la speranza e l’ottimismo nella quotidianità di tutti. Questa è la storia di Tanitoluwa Adewumi – conosciuto da tutti come Tani – che da bimbo profugo si è trasformato nel re degli scacchi.

C’era una volta la famiglia Adewumi con grandi speranze e sogni straordinari. C’era, nella loro vita, la violenza di Boko Haram e la voglia di scappare via, lontano da quella terribile realtà. Ci sono stati, poi, gli anni difficili, fatti di stenti e di sopravvivenza, di una vita vissuta per strada, senza il calore di una casa.

Tani, insieme alla sua famiglia e a suo fratello, lascia la Nigeria nel 2017 e si trasferisce negli Stati Uniti con la richiesta di asilo religioso. Agli Adewumi è stato concesso di vivere a New York, all’interno di un rifugio per senzatetto a Manhattan.

Austin, il fratello maggiore, insegna a Tani a giocare a scacchi, con una scacchiera fatta in casa e dei pezzi di Play-Doh (pongo). Quel semplice passatempo, però, si trasforma ben presto in una passione: il piccolo Adewumi è un vero fenomeno e i genitori lo esortano a continuare.

Viene notato subito da Shawn Martinez, il capo allenatore di scacchi del P.S. 116. Ma la quota per entrare nel club è troppo alta da sostenere per i genitori del piccolo Tani. Continuerà comunque a giocare e ad allenarsi fino a raggiungere, all’età di 10 anni, il titolo di National Master. Ottenuta l’indipendenza economica, la famiglia Adewumi ha assunto un Grand Master, Giorgi Kacheishvili, che oggi allena il figlio tre volte alla settimana.

“Voglio essere il più giovane Grand Master di sempre, tra un anno, al massimo due”, aveva detto il piccolo Tani a Nicholas Kristof, giornalista del New York Times che lo aveva voluto conoscere e intervistare quando il bambino era già campione di New York, battendo i suoi coetanei – ricchi e ben istruiti – nonostante vivesse ancora nel rifugio per senza tetto.

È stato allora che i genitori hanno deciso di scrivere un libro che raccontasse la storia della forza e del coraggio del loro bambino che, da senzatetto, si era trasformato nel piccolo re degli scacchi. My name is Tani… and I Believe in Miracles, questo il titolo del libro, diventerà presto un film della Paramount che ha già acquisito i diritti per la realizzazione.

A occuparsene sarà Steven Conrad, regista e sceneggiatore statunitense, che ha scritto la sceneggiatura di La Ricerca della Felicita di Gabriele Muccino.

Fonte: Getty Images
Tanitoluwa Adewumi

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