Elisa, Mannoia, Pausini: appello al Governo per i lavoratori dello spettacolo

Un appello lanciato da Fiorella Mannoia, Elisa e Laura Pausini via social per i lavoratori dello spettacolo: “Ricordiamoci anche di loro. Come possono vivere senza prospettive?”

Pubblicato: 17 Aprile 2020 16:15

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Un appello, con hashtag #seiconnoi❓ lanciato da Fiorella Mannoia, Elisa e Laura Pausini via Instagram e Twitter per ricordare tutti i lavoratori dello spettacolo che sembrano non comparire nelle bozze della fase 2, quella del “ripartiamo- e tuteliamo-  da qui”

Ricordiamoci anche di loro. Come possono vivere senza prospettive?” dicono all’unisono le cantanti.

“Appello al nostro Governo perché nessuna voce resti inascoltata. Chiediamo ai nostri colleghi, a tutti professionisti dello spettacolo e a tutti quelli che come noi amano la musica l’arte e ogni forma di intrattenimento di unirsi in questo momento così delicato”. Comincia così l’appello lanciato dalle cantanti.

Di seguito, il testo completo:

“Oggi è ancora il tempo del dolore per chi non c’è più, delle cure ai malati e del sostengo economico, morale e organizzativo da chiedere a gran voce per tutti gli operatori sanitari che sono in prima linea, e questa senza dubbio è la priorità. Domani, però, nel rispetto di tutti, dovremmo ripartire. Non possiamo permetterci di dimenticare qualcuno, di lasciare indietro centinaia di migliaia di lavoratori senza colpe e ad oggi senza prospettive. Non siamo parlando di noi o per noi. Stiamo parlando di tutti i musicisti, gli autori, i dj, i ballerini, gli operai, i tecnici, i lavoratori speciali, i professionisti di ogni settore dello spettacolo, i lavoratori senza cassa integrazione, i lavoratori occasionali, tutte le maestranze che lavorano nel mondo della musica e dell’intrattenimento. Stiamo parlando di chi suona la sera nei locali delle vostre città e di chi insegna musica ai vostri figli. Non sono star, ma è gente che lavora e con quel lavoro ci paga ciò che serve per vivere. Gente che come tutti ha il diritto di lavorare e di essere protetto quando senza alcuna colpa il lavoro e la dignità vengono messi in pericolo. Di loro e della loro angoscia e del loro disagio economico si parla pochissimo. Il paese si appresta a definire la ‘fase 2’ e leggiamo ovunque di iniziative, proposte e modalità che consentiranno una graduale, difficile e doverosa ripresa delle attività produttive e commerciali. Ma non leggiamo mai di cosa accadrà ai lavoratori del mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento. Noi artisti che condividiamo con questi lavoratori una parte fondamentale della nostra vita e conosciamo a fondo le difficoltà che stiamo attraversando, ci chiediamo: come potranno reggere ad un’emergenza che diventa sempre più lunga? Come potranno vivere dignitosamente senza neanche la prospettiva di poter, un giorno, tornare a fare il proprio lavoro? Cosa succederà agli eventi di quest’estate e a quelli programmati nei mesi successivi? Quando potranno tornare a lavorare? Per questo attendiamo e ci auguriamo che a tutti i lavoratori del settore, per tutta la fase dell’emergenza, venga assicurato un trattamento economico e previdenziale dignitoso e che – sulla falsariga di quanto già fatto in altre nazioni – si definisca il futuro dei prossimi eventi rispettando e garantendo i diritti di tutti, che il Governo ascolti le varie associazioni di categoria coinvolte e possa offrire all’intero settore ipotesi realistica dei tempi in cui poter tornare a lavorare con risorse concrete che consentano la ripresa delle attività in condizioni di sicurezza per i lavoratori e per il pubblico. Ci auguriamo, infine, di rivederci presto, in un club, in teatro, nei palasport o negli stadi, nelle arene o nelle piazze. E quando ci rivedremo il primo applauso sarà dedicato a loro, ai nostri costruttori di sogni”.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963