È morta nella sua casa di Roma a 89 anni, in seguito a una lunga malattia, Marina Cicogna. Erede delle dinastie Cicogna Mozzoni e Volpi di Misurata, aristocratica raffinata ma dall’animo ribelle e anticonformista, fu una donna in grado di segnare un’epoca, sfidando senza timore conformismo e patriarcato. La prima grande produttrice cinematografica, la prima donna ad amare pubblicamente un’altra donna.
Marina Cicogna, che amò senza mai nascondersi
Fu la prima donna italiana ad avere una relazione pubblica con un’altra donna. E lo fece come fece ogni cosa nella sua straordinaria vita: senza scalpore e senza ostentazione. Per Marina Cicogna non esistevano regole inviolabili, il ben pensare non le apparteneva e così, quando le capitò di innamorarsi di una donna, visse la sua storia in modo naturale, semplice, come fosse la cosa più normale del mondo. Anche se viveva in un mondo che, purtroppo, non la pensava così.
Il primo grande amore della contessa Cicogna fu Florinda Bolkan, attrice di origini brasiliane vincitrice di due David di Donatello. “La trovavo speciale, solare, libera, disinibita, fisico asciutto, sorriso infantile, aspetto androgino” dichiarò Cicogna nell’ultima intervista rilasciata al Corriere della Sera. Il loro amore durò vent’anni, nonostante i reciproci tradimenti: “Alle sue scappatelle davo poco peso, ma si rifiutava di accettare la mia con Benedetta, che dovette nascondersi in un armadio, tra i miei vestiti”.
La grande produttrice si riferisce a Benedetta Gardona, molto più di una semplice scappatella, al suo fianco da più di 30 anni. Si conobbero al teatro, divennero amiche, Benedetta – più giovane di 25 anni – iniziò ad aiutarla con gli aspetti più tecnologici del suo lavoro e pian piano, nacque l’amore. Molto diverso da quello con Florinda: “Benedetta è molto più giovane, ma ha una saggezza e una tranquillità. Ha un carattere molto più difficile di Florinda, ma è molto stabile. I brasiliani pensano che tutto sia possibile, che possono fare quello che vogliono e tutto è preso molto leggermente. Benedetta non prende la vita leggermente”.
Innamorata devota ma contraria al matrimonio, per assicurare un futuro sereno alla più giovane Benedetta, una volta ammalatasi, Marina Cicogna ha adottato la compagna: “Ho capito che non avrebbe avuto nulla, un giorno, se io non l’avessi adottata” raccontò a Serena Bortone ospite di Oggi è un altro giorno. “Dopo molti anni di vita insieme, in modo naturale e libero, si interfacciarono dei problemi tra una parte della mia famiglia e Benedetta e così per tutelare lei e il suo futuro quando io non ci sarò più, in totale accordo con i suoi genitori, decisi di adottarla, cosa che dieci anni fa era l’unico modo possibile per regolamentare in qualche modo il nostro rapporto e darle la protezione che merita”.
I flirt con i divi più affascinanti del cinema
Se i suoi più grandi amori furono Florinda e Benedetta, Marina Cicogna si concesse anche un paio di flirt con alcuni degli uomini più affascinanti della storia del cinema, ad esempio Alain Delon: “Fu buffo. Ero a Megève, dove condividevo una stanza d’hotel con Ljuba Rizzoli, che era bellissima. Lui lasciò un biglietto sotto la porta: ti aspetto nella camera 104. Mancava il destinatario. Strappai il biglietto dalle mani di Ljuba e mi precipitai io”.
La più grande produttrice cinematografica al mondo
Il New York Times la definì “una delle donne più potenti del cinema europeo”. Marina Cicogna fu la prima produttrice cinematografica donna, fautrice di alcuni dei film più iconici e ribelli del secolo scorso. La prima produttrice donna a vincere un Oscar, nel 1971 con il film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto.
Ma così come nell’amore, anche nella carriera, Cicogna fece tutto senza ostentazione, senza quasi rendersi conto del proprio essere speciale: “Se lo sono stata non me ne sono mai accorta. È vero in quel momento ero l’unica produttrice donna al mondo, ero l’unica ad aver vinto un Oscar per questo ma non me sono davvero mai resa conto. Solo anni dopo hanno iniziato a sottolineare il fatto che ero stata la prima donna ecc. ecc., non ci facevo davvero caso” e in queste parole rilasciate a Vogue, risiede tutta la sua essenza.